Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è interamente dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga.

20 dicembre 2014

Democrazia chiama... Filcams/Cgil risponde, ma non avevamo dubbi !

Buongiorno a tutti gli utenti del blog, con questo post vi aggiorniamo in merito agli ultimi sviluppi sull'incontro con Esselunga che si terra' lunedi 22 dicembre.



Possiamo dirvi che le nostre richieste sono state parzialmente accolte, in quanto al su citato incontro non partecipero' direttamente, ma almeno la provincia di Varese sara' rappresentata degnamente dal nostro Segretario Generale Pino Pizzo.

Non posso che accogliere questa notizia con soddisfazione, ma non perche' la ritenga una vittoria personale, ma perche' una scelta che permette una partecipazione e una distribuzione piu' equa per tutti i territori la ritengo una vittoria della Filcams Cgil in generale.


Sul versante MonzaBrianza la questione rimane aperta, in quanto ad oggi non vi sono ulteriori aggiornamenti, e quindi nessuna rappresentanza della nostra provincia incontrerà Esselunga.


Davide Dimatteo RSU/RLS Esselunga Saronno.

Flavio Lorenzi Rsu/Rls Esselunga Varedo.

17 dicembre 2014

SCELTE IMPOSTE, NON CONDIVISE, e per nulla rappresentative...

Come gia' vi avevamo anticipato in un precedente post, prima di Natale si sarebbe dovuto tenere un incontro Nazionale con Esselunga, per avere chiarimenti sulle intenzioni dell'azienda di assumere a partire dal primo di novembre 2014 anche i full time con la domenica di contratto(obbligatoria), in questo incontro si vorrebbe anche capire cosa l'azienda abbia intenzione di fare in merito al lavoro domenicale.

Ebbene questo incontro si svolgera' il 22 dicembre.
A questo incontro partecipera' una delegazione ristretta.
Per i delegati della Filcams Lombardia di Esselunga ci sono cinque posti disponibili.

Il segretario generale della Filcams di Milano e il segretario generale della Filcams Lombardia a quanto pare hanno deciso che tre posti andranno a tre delegati dei negozi della provincia di Milano, uno ad un funzionario di Milano ed uno ad un delegato di Brescia.

Nessun posto quindi per altri delegati Esselunga di altre province come per esempio Varese e Monza Brianza che contano comunque rispettivamente 8 e 11 punti vendita su ciascun territorio.

A mio avviso una scelta nella distribuzione dei posti assolutamente non equa oltre che non condivisa con il coordinamento Nazionale dei delegati della Filcams di Esselunga.

A tal proposito per esprimere il mio disaccordo ho mandato una comunicazione mezzo FAX ai vari segretari della Filcams interessati (che troverete in allegato alla fine del post), compreso il segretario Nazionale Cristian Sesena

Vorrei poter partecipare a questo incontro sia in rappresentanza del negozio di Saronno che in generale come unico rappresentante di Varese presente nel coordinamento Nazionale Esselunga, idem anche per MonzaBrianza con un delegato, cosi come ritengo che i posti disponibili andrebbero quantomeno distribuiti per i territori piu' rappresentativi.

Staremo a vedere se almeno mi daranno una risposta, resto in attesa .........a risentirci

Per leggere il fax inviato ai segretari Filcams clicca qui per Varese e qui per mail inviata a segreteria MonzaBrianza.

Davide Dimatteo RSU/RLS    Esselunga Saronno

Flavio Lorenzi RSU/RLS   Esselunga Varedo

12 dicembre 2014

30 novembre 2014


L’ABUSO DEL PERMESSO “104″, PER ASSISTENZA DEI CONGIUNTI, GIUSTIFICA IL LICENZIAMENTO.

imageLa natura illecita dell’abuso del diritto a fruire dei permessi per l’assistenza dei congiunti, di cui all’art. 33, L. 104/1992, e il ragionevole sospetto che il lavoratore ne abbia abusato, legittimano il ricorso al controllo occulto c.d. “difensivo” ad opera del datore di lavoro. L’uso improprio del permesso per l’assistenza dei congiunti giustifica il licenziamento per giusta causa in quanto compromette irrimediabilmente il vincolo fiduciario indispensabile per la prosecuzione del rapporto di lavoro.

Un datore di lavoro si avvale di un’agenzia investigativa per “pedinare” un proprio dipendente, sospettato di utilizzare i permessi ottenuti per l’assistenza ai congiunti ai sensi dell’art 33 della L. 104/1992 al fine di recarsi in vacanza. Scoperto l’illegittimo uso del permesso, il datore licenzia il dipendente per giusta causa.

Il dipendente impugna il licenziamento contestando, in giudizio, la liceità del controllo operato dal datore e la conseguente utilizzabilità delle risultanze probatorie derivanti dall’attività investigativa. In particolare, secondo il lavoratore gli artt. 2 e 3 dello Statuto dei lavoratori legittimerebbero, in presenza di un ragionevole sospetto, solo i controlli c.d. “difensivi” ovvero finalizzati ad accertare gli illeciti perpetrati a danno del patrimonio aziendale. In nessun caso, invece, il controllo potrebbe avere ad oggetto l’attività lavorativa intesa quale adempimento dell’obbligazione di fornire la propria prestazione lavorativa cui, a dire del lavoratore, sarebbero riconducibili i controlli effettuati dal datore di lavoro nel caso in esame.

25 novembre 2014


Safety with a smile
E' stata inserita una rubrica simboleggiata dall' omino di nome Napo presente sul lato destro del blog, è sufficiente cliccarci per accedere ad un sito dove sono presenti alcuni filmati da visionare che riguardano appunto la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Come usare i film
"Il modo migliore per usare Napo è pensare come Napo"


I film delle serie Napo sono realizzati in animazione computerizzata. Essi illustrano personaggi del mondo del lavoro, che affrontano problemi legati alla sicurezza. Il personaggio principale, Napo, e i suoi compagni comunicano senza utilizzare le parole. Essi sono culturalmente "neutri" e pertanto chiunque vi si può identificare, a prescindere dalla lingua, dal paese d'origine o dalla cultura.

La serie Napo non è il passepartout per risolvere tutti i problemi di sicurezza. Napo non è un esperto di sicurezza né il suo punto di vista è quello di un professionista nel settore.

I film non sono stati concepiti con l'obiettivo di fornire informazioni esaustive su un argomento né vanno considerati come film formativi o didattici. Lo scopo di Napo e dei suoi amici è di suscitare interesse per la sicurezza e salute sul lavoro con i loro personaggi accattivanti, le storie divertenti e la loro allegria. Il modo migliore per usare Napo è "pensare come Napo". Il motto di Napo per un posto di lavoro più sicuro, più sano e migliore è “la sicurezza con un sorriso”.

Le storie hanno un valore educativo. Sollevano domande e stimolano il dibattito su aspetti specifici della sicurezza sul luogo di lavoro. A volte forniscono risposte pratiche ai quesiti o semplicemente guidano alla loro risoluzione.
È in questa combinazione di educazione, neutralità culturale e allegria che la serie "Napo" trova la sua identità.

Proprio perché Napo è il protagonista di un cartone animato, gli è concesso esplorare aree che risulterebbero impossibili in un film drammatico o in un documentario. È indistruttibile ed eterno, a differenza dei lavoratori che cerchiamo di tutelare.

12 novembre 2014

COOrd.Nazionale Bologna novembre 2014

Bologna 6 novembre 2014
Coordinamento nazionale delegati Filcams 
Esselunga com’è andata…


negozi-aperti-la-domenica-li-richiedono-i-consumatori_M1.jpgL'incontro Nazionale delle RSU Filcams di Esselunga che si è tenuto a Bologna aveva come argomento principe la discussione sul  fatto che Esselunga ha deciso unilateralmente da novembre di assumere dipendenti full-time, includendo di fatto la domenica obbligatoria ai nuovi assunti, quindi con settimana lavorativa da lunedì a domenica compresa, con tutte le problematiche del caso: ore di straordinario festivo azzerate, riposo non più cadente di domenica, non che le difficoltà del caso di inserimento e compatibilità con i nostri orari modulari, cancellando di fatto la volontarietà che resterebbe comunque per i "vecchi" assunti (per ora).

Al coordinamento erano presenti i delegati (rsu) dei vari negozi Esselunga a livello nazionale, dalla Lombardia alla Toscana, Piemonte, Liguria, Veneto ed Emilia Romagna (il Lazio per ora assente)



Fermo restando che anche l'ipotesi di una risoluzione a livello governativo sulla liberalizzazione degli orari commerciali risulta ancora molto lontana e difficile dal divenire, e fermo restando che un sindacato dovrebbe cercare di evitare il formarsi di situazioni discriminanti tra lavoratori ed evitare appunto che si vengano a creare lavoratori di serie A e lavoratori di serie B (anche se in realtà negli ultimi anni questo errore è stato sicuramente commesso).
Prima di procedere con il dibattito c'è stato il discorso di introduzione del segretario della Filcams Nazionale, con delega per Esselunga, Christian Sesena, il quale ha fatto capire come sul lavoro domenicale ormai i tempi per decidere di raggiungere accordi siano stretti, o si continua a nascondere la testa sotto la sabbia ed aspettare che le scelte ci piombino addosso o si comincia ad affrontare il problema del lavoro domenicale in maniera seria e costruttiva, e questa probabilmente e' l'ultima occasione che ci rimane.
C'e' in oltre da tener presente che Esselunga non  ha ad oggi, intenzione di disdettare il contratto integrativo (CIA), che pure ha un costo per l’azienda, e che nonostante l'ultimo nostro contratto nazionale del commercio (terziario distribuzione e servizi) preveda un obbligatorietà al lavoro domenicale per un buon numero di domeniche (circa il 25-30% del totale), l'azienda non si e' mai rivalsa sul fatto di precettare la prestazione lavorativa obbligatoria della domenica (ad eccezion fatta per alcuni negozi dove vi è in atto una sperimentazione unilaterale aziendale), seppur con eventuali complicanze del caso.


Indubbiamente dobbiamo riflettere...



7 novembre 2014

Saronno inizio amaretto... con finale a sorpresa

AGGIORNAMENTO...

Ciao a tutte le colleghe e colleghi , come avete visto dal titolo in oggetto l'azienda era partita male nei confronti dei rappresentanti RSU di Saronno e sulle relazioni sindacali.
Ci siamo lasciati dopo l'assemblea con i colleghi di Saronno dicendo che aspettavamo risposte al riguardo di:

1) Accordo deroghe orari, visto che non si e' voluto parlare di percentuali (quanti a giornata e quanti a turno) avevamo fatto pervenire la nostra proposta di effettuare orario a giornata per un massimo di tre mesi e non quattro come aveva proposto l’azienda.

2) avevamo chiesto che la scadenza della RSU (che scadeva il 5 novembre 2014, 5 gg dopo l'apertura) venisse posticipata per tutto il periodo nel quale il negozio e' stato chiuso, o al limite una proroga alla scadenza di sei mesi, visto che sarebbe complicato fare le elezioni appena entrati, anche per non “ostacolare” la nuova apertura del negozio.

3) accordo su video sorveglianza aspettavamo ancora una risposta definitiva sulle nostre integrazioni, sempre volte alla massima trasparenza.

A pochi giorni dall'apertura avevamo ricevuto una risposta negativa, e in pratica nulla di quello che avevamo cercato di concordare spiegando per filo e per segno le motivazioni non ci era stato concesso, facendo un giro mirabolante di parole, nemmeno una richiesta era stata accolta, abbiamo spiegato come ora lo spieghiamo a voi che gli accordi si firmano quando appunto si trovano punti d’incontro comuni. In quel caso l’azienda aveva deciso punto e basta, ma che accordo mai si può fare a queste condizioni?
Per cui riflettendoci sopra avevamo deciso questo:

Già' mercoledì 29 giorno di apertura avremmo consegnato una comunicazione all'azienda in cui si spiegava che con la presente avviavamo la procedura di elezioni per la nuova RSU di Saronno, con tutto quello che ne' consegue, assemblea, ricerca comitato elettorale ecc... Inoltre avremmo chiesto il “congelamento” delle firme degli accordi su deroghe orari e video sorveglianza fino a nuove elezioni RSU, e quindi fino a nuove RSU elette nessuna firma per nessun accordo.

Da rilevare inoltre come RLS (rappresentante lavoratori salute sicurezza), visto che alcuni colleghi lavorano già' a Saronno da due settimane a negozio chiuso, si erano chieste informazioni in merito alla loro sicurezza in quanto fino ad allora era ancora cantiere, sono stato completamente ignorato, anzi mi è stato detto che non ne avevo nessun diritto, salvo poi venire il giorno precedente l’apertura un rspp dicendo che comunque informare RLS non era una sua priorità, facendo un largo giro di parole forvianti, per poi chiedermi di firmare un verbale sul fatto che mi hanno dato un informativa, all’ultimo giorno, del quale nemmeno volevano rilasciarmi una copia perché' l'avrei trovata sul dvr (documento valutazione rischi).

Erano mesi che noi rappresentanti ci incontravamo per trovare soluzioni favorevoli sempre nel

4 novembre 2014

Incontro Nazionale con Esselunga

foto: www.scuolacastiglione.gov.it
La segreteria Nazionale  di Filcams/Cgil congiuntamente alle altre due sigle sindacali ha richiesto un incontro di confronto in merito all' organizzazione del lavoro, con particolare riferimento alla gestione del lavoro domenicale, la cui implementazione appare imminente come annunciato in questi giorni dalla direzione di Esselunga, in quanto ci è stato annunciato che ad esempio per le nuove assunzioni full-time la settimana lavorativa andrà da lunedì a domenica, con tutte le conseguenze del caso.

Noi RSU di negozio siamo stati convocati per partecipare ad un incontro che si terrà a Bologna, in preparazione all'incontro di cui sopra, siamo tutti invitati rsu e i lavoratori tutti, che abbiano idee, proposte, soluzioni anche audaci,  al riguardo del lavoro domenicale, di farsi avanti contattandoci direttamente qui sul Blog, aggiungendo un commento a questo post, nel gruppo Facebook Cambialiberamente, oppure
mail: cambia.liberamente@gmail.com

All'incontro sarà presente Christian Sesena che fa parte della segreteria nazionale con delega per Esselunga, che ultimamente è stato molto prezioso nella soluzione di alcune spinose problematiche per l'apertura del negozio di Saronno.

Un grazie di cuore a chi vorrà far sentire la propria voce, per mezzo della nostra partecipazione a Bologna.

RSU unitaria Cambialiberamente.


Assenze tattiche al lavoro:
              licenziamento assicurato...

Assenze per malattia sistematiche «a macchia di leopardo», comunicate all’ultimo
momento,Cassazione, che ha rigettato il ricorso di un uomo licenziato dalla società datrice di lavoro. Il ricorrente, al quale avevano dato torto anche i giudici del tribunale di Vasto e quelli della Corte d’appello dell’Aquila, chiedeva di dichiarare illegittimo il licenziamento, sostenendo che questo «può intervenire solo se viene superato il periodo di comporto», ovvero il numero complessivo di assenze, fatto che non si era verificato nel caso in esame. I giudici dell’Aquila, invece, avevano rilevato che «l’eccessiva morbilità, dovuta a reiterate assenze, anche indipendente da colpevolezza dello stesso e nei limiti del periodo di tolleranza contemplato dalla contrattazione collettiva», aveva integrato «gli estremi dello scarso rendimento», cosicchè la prestazione del dipendente «non si rilevava più utile per il datore di lavoro».

«costantemente agganciate ai giorni di riposo del lavoratore» e spesso avvenute nei turni di fine settimana oppure notturni, possono avere come conseguenza il licenziamento per «giustificato motivo».

Scompensi organizzativi

Lo ha stabilito una sentenza depositata dalla sezione lavoro della  Suprema Corte ha condiviso le conclusioni dei giudici del merito, rilevando che le assenze, «per le modalità con cui si verificavano», per «un numero esiguo di giorni, due o tre, reiterate all’interno dello stesso mese e costantemente ’agganciate' ai giorni di riposo del lavoratore»

29 ottobre 2014



                                                         Le festività

Il numero di giorni considerati festivi dal legislatore e la cadenza per essi prevista ha subito numerose modifiche nel tempo.
Ad oggi, sono previste undici festività che possono distinguersi in civili e religiose in virtù dell’evento che viene celebrato. Ad esse si possono aggiungere festività locali, generalmente stabilite dalla contrattazione collettiva.

In particolare, i giorni festivi sono i seguenti:

Festività nazionali civili
25 Aprile: Anniversario della liberazione
1 maggio: Festa del Lavoro
2 giugno: Fondazione della Repubblica

Festività nazionali religiose:
il primo giorno dell’anno
6 gennaio: Epifania
il lunedì seguente al giorno di Pasqua (variabile)
15 agosto: Assunzione della Beata Vergine
1 Novembre: Ognissanti
8 dicembre: Immacolata Concezione
25 dicembre: Natale
26 dicembre: S. Stefano

Festività locali
ricorrenza del Santo Patrono del comune in cui è situata l’unità produttiva


Nelle giornate festive, al lavoratore, sono sostanzialmente accordati due diritti: il diritto di astensione dal lavoro festivo e quello di percepire la retribuzione.
Tale seconda tutela riceve poi differente trattamento a seconda che si tratti di festività lavorate o non lavorate.

- Diritto di astensione

Il diritto al riposo nei giorni festivi non è considerato dall’ordinamento assoluto, poiché non è espressamente sancito dalla Costituzione accanto al diritto al riposo settimanale e alle ferie previsti dall’art. 36 Costituzione.

Non è però posto in dubbio il fatto che il lavoratore possa rifiutare la prestazione lavorativa richiesta dal datore di lavoro. Ciò significa che, anche in presenza del suo rifiuto a fornire attività lavorativa, il dipendente non perde il diritto di ricevere la normale retribuzione, che deve essere pertanto regolarmente corrisposta dal datore di lavoro. Né, allo stesso modo, può essergli contestata l’assenza ingiustificata, costituendo la presenza al lavoro nelle festività una libera scelta del lavoratore, cui appunto non può essere imposto di lavorare.

Tale tutela è espressamente e unanimemente riconosciuta dalla giurisprudenza (Cass. 8.08.05 n. 16634; Cass. 15.09.97 n. 9176) e dalla dottrina, le quali, pur ammettendo l’insussistenza di un espresso divieto di prestazione lavorativa festiva, ritengono che tale previsione sia implicitamente prevista nella normativa riguardante la maggiorazione della retribuzione in caso di effettivo lavoro in queste giornate.

Peraltro, il diritto appena delineato ha carattere disponibile: il lavoratore può infatti rinunciare al godimento del giorno festivo e decidere di prestare il proprio lavoro anche in queste occasioni. Dunque il datore di lavoro può richiedere la prestazione, ma l’effettiva prestazione dell’attività può avvenire esclusivamente in presenza di uno specifico accordo fra le parti.
Non si ritengono infatti applicabili in via analogica nemmeno le eccezioni previste al divieto di lavoro nel giorno della domenica.

- La retribuzione durante le festività

Il trattamento retributivo dovuto al lavoratore nei giorni festivi è differente a seconda che egli non presti la propria attività godendo quindi del riposo o che invece decida (su libero accordo) di lavorare.

- Le festività non lavorate

Qualora il lavoratore goda della festività, è necessario operare un’ulteriore distinzione:
i soggetti retribuiti in misura fissa hanno infatti diritto alla normale retribuzione globale di fatto giornaliera compreso ogni accessorio: ciò comporta che il compenso dovuto mensilmente rimane inalterato a prescindere dai giorni festivi che ricorrono nello stesso mese;
i soggetti pagati a ore hanno diritto alla normale retribuzione globale di fatto giornaliera compreso ogni accessorio e ragguagliata ad un sesto dell’orario settimanale di lavoro (o 1/5 nel caso di adozione di adozione della settimana corta)

- Le festività lavorate

I lavoratori che prestano la propria attività durante una giornata festiva hanno diritto ad una maggiorazione del compenso.
Tale maggiorazione è di regola stabilita dal contratto collettivo applicato al caso specifico e si delineano differentemente a seconda che il soggetto sia pagato in misura fissa o a ore:
nel primo caso spetta la retribuzione giornaliera maggiorata della percentuale prevista per lavoro festivo;
nel secondo caso spettano le quote orarie relative alle ore di lavoro effettuate oltre alla maggiorazione prevista per il lavoro festivo.

25 ottobre 2014

Manifestazione cgil noi ci siamo

Ciao tutti, care colleghe/i alcuni componenti del nostro guppo Blog Filcams Cambialiberamente
sono presenti oggi a Roma, foto in tempo reale per rivendicare:
LAVORO, DIGNITA', UGUAGLIANZA


20 ottobre 2014

Assemblea Straordinaria per i colleghi di Saronno

ESSELUNGA SARONNO STA' PER RIAPRIRE

Cari colleghi, fra poco il negozio di Saronno riaprira' (molto probabilmente il 29 ottobre) e ci aspetta un periodo di lavoro molto intenso (ci permettiamo di dire per fortuna), ma cercheremo da parte nostra di far si che sia il piu' possibile agevole per tutti. 

Abbiamo ottenuto un incontro con l'azienda il 17 ottobre in viale Piave, per cercar di trovare  il piu' possibile dei buoni accordi sia sulla deroga agli orari che sui nuovi impianti della videosorveglianza, oltre che ragionare sulla agibilita' sindacale,visto che il nostro mandato va a scadere pochi giorni dopo il nostro rientro a Saronno. 

Di questo vi daremo conto comunque Mercoledi' 22 OTTOBRE in quanto abbiamo organizzato una assemblea straordinaria in CGIL a Saronno in via Maestri del Lavoro 2, per le ore 21,15 circa.

Teniamo a dirvi che ci stiamo impegnando molto per questo rientro nel nuovo negozio di Saronno, e stiamo facendo un lavoro sindacale inedito in quanto anche per noi e' la prima volta che affrontiamo una apertura (o riapertura), ma complice anche un po' di esperienza in piu' acquisita nel tempo, speriamo e crediamo di poter fare un discreto lavoro.

Detto questo ci congediamo dicendo che cosi' come era prima di lasciarci come adesso che torneremo a lavorare insieme, potrete contare su di noi. 

Auguriamo a tutti buon Lavoro, a presto.

                                                   la RSU di Esselunga Saronno


15 ottobre 2014

Avviso a tutti gli interessati negozio Slunga Varedo
La Democrazia è partecipazione e l’unione dà la forza !


Care colleghe e colleghi ricordiamo a tutti che partecipare alle assemblee e votare è un diritto fondamentale per essere informati e aggiornati su come evolve il mercato del lavoro e di conseguenza una parte comunque necessaria per il  nostro futuro e quello delle nostre famiglie oltre che serve a dare più forza a chi vi rappresenta.
PER PARTECIPARE AD UN' ASSEMBLEA NON È NECESSARIO CHIEDERE IL PERMESSO A NESSUNO OLTRE CHE ALLA NOSTRA COSCIENZA, è sufficiente:


  • Avvisare il proprio capo reparto per tempo. (anche nell'arco della giornata)
  • Recarsi al "timbro" durante il normale orario di lavoro quando inizia l'assemblea, e digitare "cambio attività" selezionando la causale 25 Assemblea.
  • A fine assemblea è sufficiente passare il badge in "entrata" al timbro.


Rammentiamo inoltre che l’argomento principale sarà l’elezione del RLS ovvero rappresentante lavoratori per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. 
Una figura molto utile sia per noi lavoratori ma necessaria anche all'azienda, affinchè possa assicurare l'efficacia delle misure di prevenzione adottate.


L’assemblea si terrà venerdì 17 dalle 10:30 alle 12 e dalle 17 alle 18:30.
La votazione venerdì 24 dalle ore 9 alle ore 18 ininterrottamente.

Grazie per l'attenzione. RSU  Varedo.

1 ottobre 2014

Ancora Articolo 18

Articolo 18 ostacolo o protezione?


Ma davvero l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori, quello che consente il reintegro delle persone licenziate per ingiusta causa, è l’elemento che impedisce la ripresa dell’economia e dell’occupazione in Italia?


articolo 18 davide.jpgDi questo oggi ne è convinto il presidente del Consiglio Renzi ed il suo esecutivo. Soltanto due anni fa l'ex sindaco di firenze si scagliava a spada tratta contro la riforma Fornero in un noto studio televisivo, dichiarando che l’abolizione dell’articolo 18 era un falso problema, che non avrebbe aiutato ad affrontare le criticità reali dell’economia come corruzione, burocrazia, tassazione alle stelle, stipendi nelle stalle, e che non si fosse mai presentato un solo imprenditore che gli avesse detto che il suo problema era l'articolo 18.

Oggi il Presidente del Consiglio ritratta e afferma che gli imprenditori stranieri e le aziende non guardano all’Italia per investire,  non tanto per le motivazioni di cui lui stesso si era servito appena due anni prima, ma niente popò di meno che per questo "micidiale" articolo 18? Una querelle quella sull’articolo 18 che per altro rischia di mettersi al secondo posto, perché è il lavoro a non esserci più oramai e non certo per colpa di questo articolo.



Questi repentini cambiamenti di strategie mi fanno pensare che il nostro presidente del consiglio sia stato messo lì (come altri prima di lui) per eseguire precisi ordini dettati da qualcun'altro (dall'Europa, dalla Troika, solo dalla Merkel?), altrimenti non si capisce come possa dire tutto e il contrario di tutto.

La cosa triste a mio avviso e' continuare a parlare di articolo 18 come un TOTEM, e a definire le persone che lo difendono come coloro che difendono vecchie ideologie, come se Renzi con il suo modo di fare e parlare di futuro facendoci credere di dover superare queste vecchie barriere, possa farci “digerire” qualsiasi schifezza (e sembra che ci stia riuscendo), mentre in realta' a mio avviso questa idea di futuro rischia di vederci piu' arretrati di come siamo partiti.


“Pensate per esempio che senza la Tutela dell'articolo 18 i famosi licenziati dalla nostra azienda per inidoneita' alla mansione, non sarebbero stati reintegrati (poi qualcuno di questi ha scelto l’indennizzo),ma hanno potuto combattere contro il licenziamento ingiustificato e discriminatorio.”

29 settembre 2014

Articolo 18

In Italia non esistono leggi che obblighino il datore di lavoro ad assumere. Lo sanno tutti quelli che hanno cercato e cercano un lavoro: i curricula, i colloqui, i pellegrinaggi da un ufficio all'altro e gli immancabili "non stia a telefonare le faremo sapere noi". Sembra una banalità ma vedrete che non lo è. Se poi si trova un posto le possibilità sono infinte o quasi: associato in partecipazione (in teoria una sorta di socio in affari, in realtà un modo per pagare meno tasse per chi ti assume), lavoratore a progetto, partita iva ( ho conosciuto segretarie di medici che lavoravano così), lavoratore a chiamata con chiamata pressoché costante (un portiere d'albergo vicino a casa mia, 50enne lavora così) e infine il tempo determinato. 
Tutti contratti fragilissimi che permettono al datore di lavoro di fare quello che gli pare, mentre il collaboratore vive col timer infilato laddove non batte il sole, e con circa 800/900 euro al mese.
I privilegiati secondo Renzi sono i tempi indeterminati, vere e proprie cozze attaccate allo scoglio del posto fisso. A loro si applica l'articolo 18 ( anche ai tempi determinati in realtà ma non serve perché il contratto ha una scadenza). Questi semidei quando sono stati assunti hanno svolto in genere un periodo di prova ( minimo di 30 giorni di effettivo lavoro ) in cui appunto sono stati provati per vedere come se la cavavano. Poi si sono seduti comodamente su questo solido architrave. E tanti saluti alla produttività. Ma questi scansafatiche sono davvero inamovibili? Intanto le imprese sotto ai 15 dipendenti non hanno questo orpello con cui fare i conti. E in Italia sono la maggioranza. Sopra i 15 licenziare e' possibile purché vi sia una ragione. Se rubi, se sei recidivo nei ritardi, se trafughi segreti aziendali e li divulghi , se alzi le mani: sono tutte cause di licenziamento.
Con la Fornero poi anche un motivo economico può motivare il licenziamento di un

26 settembre 2014

Nuovo Negozio

Benvenuto Negozio Esselunga di Venegono (VA)

Incontro di gruppo Cambialiberamente 24/09/2014
Ciao a tutti, il giorno 24 settembre si è tenuto un incontro collettivo del gruppo Cambialiberamente, al quale hanno partecipato tutti i rappresentanti sindacali dei rispettivi negozi: Lainate (MI), Solaro (MI), Varedo (MB), Lissone (MB), Castellanza (VA), Olgiate O. (VA), Saronno (VA), Venegono (VA).
Il primo argomento che abbiamo affrontato è stato quello di rivalutare in chiave "moderna" il classico sistema di informazione che abbiamo in dotazione, che è la "Bacheca Sindacale", principale fonte d'informazione per tutti i lavoratori,  posta solitamente nella zona ristoro o nelle vicinanze degli spogliatoi, in realtà in alcuni negozi "l'ammodernamento" è già iniziato con comunicati sindacali più brevi e concisi al riguardo di argomenti per così dire "pesanti" soprattutto quando si parla di CCNL contratto di lavoro nazionale, CIA (che ahimè non è l'acronimo di Central Intelligence Agency) ma contratto integrativo aziendale, orari modulari e via dicendo, cercando di renderli piu scorrevoli quando si prova a leggerli in piedi, davanti al muro, dopo un'impegnativa giornata di lavoro, oppure con l'affissione di articoli o "approfondimenti mirati" arrichite con vignette o immagini curiose su argomenti di interesse generale, ne ricordo alcuni, ad esempio uno dei più interessanti, inerente all'utilizzo delle nuove modalità di MALATTIA uscite dall'accordo del 2011 (che,  Filcams/Cgil non ha firmato), oppure modalità di funzionamento della pausa caffè o ancora non meno importante una breve "infarinatura" ( i panettieri rideranno ahhahhaha) sul funzionamento del fondo di pensione integrativa Fon-te al quale possono aderire anche in lavoratori di Esselunga.
E' da qualche mese che stiamo sperimentando anche una sorta di bacheca virtuale: il BOLG su internet che trovate a questo indirizzo: www.cambialiberamente.blogspot.it e anche su Facebook, mediante il gruppo Cambialiberamente. (Cercatelo nel motore di ricerca cliccando sulla lente), oppure per domande dirette mail: cambia.liberamente@gmail.com


22 settembre 2014

Proposta Referendum

La Regione mette un freno alle aperture domenicali e festive
gigante-nuova

La Lombardia si appresta a limitare le aperture domenicali e festive di negozi e centri commerciali. La Commissione Attività produttive, presieduta dal Vicepresidente Carlo Malvezzi (NCD), a larghissima maggioranza ha approvato questa mattina la proposta di referendum abrogativo della legge che, di fatto, toglieva a regioni ed enti locali la facoltà di pianificazione.

10 settembre 2014

Orari Modulari

                                                                                                                                                                                                                                                                  ORARI MODULARI PER I 40 ORE?
                                                    SI!! SI  PUO'      
www.mag-systems.it
Ciao a tutti gli utenti del blog "cambialiberamente", oggi vogliamo portarvi a conoscenza del fatto che in un punto vendita della nostra azienda nella provincia di Varese è stato raggiunto un'accordo tra R.S.U. e l'Azienda sugli orari modulari per i reparti di drogheria ( sia cassieri/e e rifornitori) e Gem. La cosa a nostro avviso interessante è che sono stati presentati finalmente sia modulari per chi svolge settimanalmente le 37,50 ore, sia per i 40 ore. La cosa è da noi particolarmente apprezzata in quanto in tempi non sospetti (circa un anno e mezzo fa) una R.S.U. di un negozio del nostro gruppo, nel momento della trattativa sugli orari modulari , in quel momento del reparto panetteria, aveva proposto un orario modulare anche per i 40 ore(visto che in quel momento in quel reparto c'erano ben 4 persone  su 7 a 40 ore) il tutto presentando all'azienda già un prospetto orario preparato dalla R.S.U., a quel tempo l'Azienda rispose che il CIA (contratto integrativo aziendale) non prevedeva orari modulari su 40 ore. Sempre la stessa R.S.U. aveva portato all'attenzione della Filcams Cgil nazionale tale problematica, la quale in un incontro sucessivo con l'Azienda (sempre a livello nazionale) aveva portato le richiesta di risoluzione di questo problema,

29 agosto 2014

Malattia Carenza

foto tratta da www.tutelareilavoratori.it 
                                                                                                                                                                                                                                          Come si calcolano gli eventi della malattia   

Ciao a tutti  utenti del blog, oggi parliamo di come vengono calcolati i primi tre giorni di malattia nel nostro contratto e  per quante volte (eventi) saranno pagati durante l'anno. Pur essendo articolo posto nel contratto nazionale dall'aprile del 2011 ancora si tende a fare un pò di confusione in merito a questo argomento. C'è da sapere innanzitutto che la retribuzione della malattia è cosi composta:
  
1) 100% della retribuzione giornaliera per i primi tre giorni.
2) 75% della retribuzione giornaliera dal 4° al 20° giorno. 
3) 100% della retribuzione giornaliera dal 21° in poi.  

ATTENZIONE: il punto numero 1 (cioè il 100% della retribuzione giornaliera per i primi tre giorni) viene concesso solo nei primi due eventi di malattia, al terzo evento verrà corrisposto per i primi tre giorni di malattia il 66% della retribuzione, al quarto evento di malattia verrà corrisposto il 50% della retribuzione, dal quinto evento in poi non verrà corrisposta nessuna retribuzione per i primi tre giorni di malattia ( ovviamente dal 4° giorno in poi tutto rimane retribuito normalmente come indicato sopra). Il calcolo degli eventi

21 agosto 2014

Pensione integrativa

PENSIONE INTEGRATIVA: LEGGERE ATTENTAMENTE LE AVVERTENZE                                    Ciao a tutti gli utenti del blog, oggi vogliamo parlare di pensione integrativa, è nello specifico parleremo di alcune situazioni che si vengono a creare intorno a questo argomento.
Foto:robertopesce.com
Come saprete il fondo di pensione complementare 

(o integrativo ) del nostro settore è fondo Fon.Te.(per tutte le info sul fondo potete andare sull'ottimo sito di fondo Fon.Te. che trovate tra i link sulla destra della pagina del nostro blog). C'è da sapere innanzitutto che dopo 48 mesi di permanenza a Fon.Te. c'è la possibilità di passare ad un altro fondo pensionistico, e cioè di spostare la propria posizione e far confluire il proprio TFR ad altra forma pensionistica complementare. In virtù di questo alcune compagnie assicurative private chiamano i nostri colleghi cercando di convincerli a cambiare fondo e facendosi dare, promettendo qualche regalo, altri nominativi dei nostri colleghi da poter contattare. Quanto vi diciamo ci è stato raccontato da più e più colleghi. Ad esempio pare che alcuni funzionari di INA Assitalia al telefono,   che per cercare di ottenere un incontro con voi dicano che  la stessa gestisce la parte azionaria e di investimenti del fondo Fon.Te.(e quindi di passare direttamente a loro saltando un passaggio). E' bene sapere invece che questa compagnia assicurativa gestisce una quota di investimenti di uno solo dei 4 comparti presenti nel fondo Fon.Te. ,quello garantito, negli altri comparti non è presente (bilanciato,crescita,dinamico).

4 agosto 2014

                                                                                                                                                                                                                      http://www.percessareilfuoco.org/

30 luglio 2014

                                                                                                                                                                                                                      Cosa si deve fare quando non si può spostare una visita  specialistica?                                                 Questa è una di quelle curiosità che può essere utile sapere, in una disposizione aziendale del 2 gennaio 2007 con oggetto "visite specialistiche" si spiega che per il dipendente che  necessita di visita specialistica non effettuabile fuori dall'orario di lavoro, avvertendo preventivamente l'azienda, nel caso, sarà riconosciuto un permesso retribuito per la sola durata della visita stessa. Il riconoscimento della retribuzione è però subordinato al fatto che il dipendente presenti una certificazione rilasciata
    foto tratta da Poliziadomani.it                                                                     
dal medico specialista in cui si riporta la durata (inizio e fine) della visita. Attenzione nella disposizione si precisa che non sono considerate visite specialistiche le terapie, e quindi per esempio massaggi, inalazioni raggi ultravioletti, iniezioni ecc. e nemmeno le visite odontoiatriche e gli accertamenti ( prelievi del sangue, esami radiologici ecc.). Quanto vi diciamo lo potete trovare solitamente appeso nelle bacheche aziendali nei fascicoli dedicati alle disposizioni aziendali.

26 luglio 2014

24 luglio 2014

Come usare il badge

TIMBRATURE e PAUSE
Ciao a tutti, oggi vogliamo parlare di timbrature in entrata e in uscita, sia per i part-time che per i full-time ed anche fare un pò di chiarezza sulla timbratura delle pause. Le timbrature di inizio e fine lavoro sono regolate dal contratto integrativo, anche se può sembrare banale è meglio ricordarne alcuni meccanismi.Partiamo dalla timbratura in uscita (più semplice) che vede come condizione di miglior favore l'arrotondamento ai 5 minuti ,quindi l'uscita viene conteggiata di 5 min. in 5 min., (ad esempio se si timbra uscita alle 14:07, la timbratura verrà registrata alle 14:05).

foto:news.biancolavoro.it
 Mentre per le timbrature in entrata ci sono due varianti, se si timbra dopo l'orario assegnato (per esempio orario modulare) la timbratura viene arrotondata ai 5 minuti (condizione di miglior favore), facciamo un esempio, se devo iniziare alle 7:00 e sono in ritardo, e timbro alle 7:02 sarò pagato dalle 7:05(e non dalle 7:15). Le timbrature antecedenti l'orario di lavoro assegnato vengono conteggiate invece di 15 minuti in 15 minuti, ovvero, se devo iniziare alle 7:00 e timbro alle 6:50 sarò pagato dalle 7:00, se invece timbro alle 6:45 sarò pagato dalle 6:45, attenzione però, per

6 luglio 2014

Papa Francesco dice:

«La questione della domenica lavorativa, non interessa solo i credenti, ma interessa tutti, come scelta etica. E’ questo spazio della gratuità che stiamo perdendo. La domanda è: a che cosa vogliamo dare priorità? La domenica libera dal lavoro – eccettuati i servizi necessari – sta ad affermare che la priorità non è all’economico, ma all’umano, al gratuito, alle relazioni non commerciali ma familiari, amicali, per i credenti alla relazione con Dio e con la comunità. Forse è giunto il momento di domandarci se quella di lavorare alla domenica è una vera libertà»

2 luglio 2014


La Costituzione italiana

Abbiamo deciso di inserire a cadenza regolare in questo blog alcuni degli articoli che compongono la "Costituzione" della repubblica italiana, che nonostante sia stata scritta ed entrata in vigore più di sessant'anni fà, 1 gennaio 1948 dimostra come i nostri "padri" costituenti erano "avanti" con le loro idee di tutela della libertà e partecipazione, con questi tre articoli intendiamo oltre che fare un ripasso veloce degli articoli più significativi, darvi alcuni spunti per creare una discussione aperta, (tipo legge Fornero ecc...)  fra tutti quelli che vi vogliono partecipare, semplicemente aggiungendo un commento, cosicchè da generare un sano scambio di opinioni tra noi lavoratori......


Articolo 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Articolo 36
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.