Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è interamente dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga.

31 maggio 2016

Lissone: Onore delle armi!

 
 Ascoltiamo di più i lavoratori nei luoghi di lavoro 
Essi sanno ciò che è meglio per loro...

Lissone aggiornamento: abbiamo ricevuto il resoconto dell'incontro effettuato tra Azienda e rsa di negozio, alla presenza del funzionario Filcams/Cgil nel quale si racconta  ufficialmente quanto avvenuto, noi comunque rimaniamo perplessi sulle modalità di gestione dell'incontro da parte del funzionario, al quale ricordiamo che i 40 lavoratori intervenuti all'assemblea nonostante si stata fatta di Sabato, in Esselunga, e tutti gli ostacoli posti dall'azienda: avvertimento di non retribuire l'assemblea se non fosse grantito il presidio minimo nei vari reparti, giorni di up e ferie concessi di sabato con disinvoltura, avevano dato preciso mandato si agire nel seguente modo:

  • Durante l'incontro capire e valutare le proposte dell' Azienda, e di quante persone si necessitava per mantenere il nuovo orario di apertura, focalizzandosi sopratutto in chiusura.
  • Ricevute tali proposte e informazioni alzarsi dal tavolo delle trattative, sottoporre le proposte Aziendali ai lavoratori durante una breve assemblea fatta ad hoc durante la settimana.
  • Se eventalmente improponibili organizzare per lo sciopero già programmato (quello del 28 maggio) altre iniziative. Oppure pianificarne altre, in quanto a livello territoriale ci sono a disposizione altre 8 ore di sciopero da utilizzare a seconda delle necessità.
  • Solo dopo tutto ciò, si doveva procedere a presentare una contro proposta concreta che avevamo già pronta e costruita durante le due precedenti assemblee insieme ai lavoratori.

Peccato che tutto ciò non sia avvenuto, le informazioni date
dall'Azienda sono risultate scarse e lacunose, le proposte solo accennate, prevedibilmente, l'Azienda ha anche sventolato una programmazione oraria già pronta per essere applicata, ottenuta sondando anche l'adesione alla volontarietà per i full-time. Sappiamo però fin troppo bene come viene ottenuta questa volontarietà, è successa la stessa cosa per la famosa programmazione trimestrale delle domeniche.
VOLONTARIATO SPINTO lo potremmo definire.

Perchè a Lissone, diciamocelo..., non si fanno mancare niente sono sperimentali anche sulla programmazione domenicale.


Poi ci dicono purè come se non lo sapevamo che il nuovo orario di apertura graverà principalmente sui lavoratori e lavoratrici part-time, il peggioramento dei tempi vita/lavoro sulle part-time ci dicono potrebbe essere alleviato in futuro mediante utilizzo di full-time volontari (?!), probabilmente, si dice, verranno assunti circa 10 lavoratori in forza a Lissone limitatamente per la durata della sperimentazione che terminerà l'8 ottobre 2016.
Ci informano anche che la programmazione già in essere (3 settimane) sarà presente in luogo accessibile a tutti, noi chiediamo che venga appesa in bacheca Aziendale e non solo visibile su richiesta all'ingresso.
Nessuna possibilità di allungare la pausa per la "squadra" dell'ultimo turno in chiusura che sarebbe di 20 minuti, ma noi si chiedeva di farne 30 di minuti e retribuiti con la possibilità di poter mangiare qualcosa ad esempio al "Bar Atlantic", possibilità che noi volevamo estesa a tutti i lavoratori dell'ultimo turno di chiusura e non solo ai full time.
Peccato che durante l'incontro dopo aver ricevuto le proposte aziendali si sia proceduto a mostrare subito le proposte dei lavoratori incassando un chiarissimo e secco NO su tutto, o qualche piccola apertura sulla chiusura anticipata delle casse self, ma nulla di scritto, e ciò preoccupa i lavoratori. Siamo sicuri che anche per i delegati sindacali del negozio non è stata facile questa gestione ma si sono battuti coraggiosamente diamo loro almeno l'onore delle armi.

Va bene, ci stà, le trattative sono sempre complicate a volte con esito imprevedibile, ma almeno rispettare il mandato ricevuto dai lavoratori lo riteniamo doveroso, se in assemblea si era pianificato democraticamente con il contributo di tutti i lavoratori presenti di svolgere i negoziati in un determinato modo, così si doveva fare. (per capirci: se si è deciso in assemblea di usare un cappello VERDE, in fase di trattativa si doveva usare un  un cappello di colore VERDE, punto.

Facciamo un piccolo peccato di presunzione: ammettiamo che ci inorgoglisce sapere che l'Azienda quando tratta con le oo.ss prima consulta il blog  www.cambialiberamente.blogspot.it , e poi contatta i funzionari.

Ricordiamo che questo blog è espressione vera e reale dei tanti colleghi che ci scrivono, e sostengono le nostre iniziative, quanto scritto nasce sempre all'interno di Esselunga, del punto vendita, tra il tagliare una fetta di salame, sfilettare un branzino, esporre un cartone di detersivo o accogliere un cliente alle casse e salutarlo cordialmente come ci è stato insegnato.

[Citazione tratta da il blog: "LaRagione.org"]
Purtroppo il protagonismo dei lavoratori che si schierano e organizzano contro queste misure in diversi casi viene avversato anche dall’apparato sindacale, se ritenuto troppo combattivo. Per questo motivo la nostra volontà di resistere deve essere pronta allo scontro non solo col padronato, ma anche nei confronti dei funzionari laddove questi non rispettino il volere di chi vive sulla propria pelle i contratti firmati in altre stanze.

Saluti, alla prossima news.
Cambialiberamente staff


26 maggio 2016

Cosi, un po di leggerezza...



Lissone: barra a dritta...ma non troppo! e news sul finale.


Chi sabato (21 maggio) ha partecipato all'assemblea del negozio di Lissone ha già di per se contribuito ad un cambiamento (che sarebbe importante cogliere).

La determinazione di chi ha partecipato all'assemblea sabato 21 maggio potrà magari contagiare in futuro anche coloro che non sono riusciti a trovare la forza di salire per poter esprimere il proprio pensiero, e speriamo anzi che ciò che hanno fatto i colleghi di Lissone possa rimanere di esempio anche per molti colleghi di altri negozi.
www.crescita-personale.it

Abbiamo partecipato all'assemblea del negozio di Lissone, e possiamo dire che abbiamo visto una grande determinazione e una bella energia, tenete presente che fare un'assemblea in Esselunga di sabato non è affatto una cosa semplice, soprattutto per i lavoratori che per tutta la settimana precedente hanno subito un forte "condizionamento", tanto per usare un termine soft.

Ma la partecipazione è stata comunque notevole, anche se quasi dimezzata, ma ce da tener presente anche una situazione veramente paradossale, e cioè, mentre da una parte l'azienda lasciava a casa alcune lavoratrici e lavoratori con ferie e UP (per disperdere la forza dell'assemblea), dall'altra chiamava del personale da altri negozi (anche in numero consistente), soprattutto di cassa e gastronomia, reparti dove c'è stata la maggior concentrazione di presenze, ma in assemblea non è mancata la presenza di personale dei reparti come latticini, profumeria, frutta e verdura ecc., e dall'altra ancora chiedeva con una lettera indirizzata alla RSA un presidio minimo garantito, decisamente molto alto.

Una cosa è certa, ciò che è emerso dai lavoratori in assemblea, a nostro avviso, è che sono stufi di subire decisioni calate dall'alto, che influiscono negativamente sui tempi di conciliazione tra vita e lavoro, e che vengono applicate senza un minimo di condivisione, e vorrebbero indubbiamente fare o proporre qualcosa.

E' inoltre chiaro che gli stessi lavoratori
it.paperblog.com
si sentono poco tutelati dalle organizzazioni sindacali, le quali vengono percepite in maniera molto distante dai lavoratori rispetto alle problematiche che si trovano a subire (minacce, trasferimenti, lettere di contestazione, pressioni, consigli ecc.), qualora volessero mettere in campo eventuali iniziative di protesta ( già l'assemblea che si è tenuta sabato potrebbe considerarsi tale).


L'assemblea comunque ha deciso di formulare, attraverso la propria RSA, richiesta formale d'incontro (in precedenza l'azienda aveva già contattato il funzionario) nella quale chiedere all'azienda di esplicitare le proprie intenzioni rispetto ai presidi, alla gestione delle casse (tradizionali,self ecc.), dei reparti, insomma di come intende gestire la questione "ampliamento orario 7:30/22:00 (sembrerebbe il minimo no?).

Dopo di ché eventualmente provare ad avanzare delle  proposte (alcune sono già venute fuori dall'assemblea) per migliorare le condizioni lavorative e conciliazione tempi vita/lavoro che a causa di questo ampliamento di orario di apertura inevitabilmente peggioreranno (pensiamo solo alle lavoratrici che rientreranno a casa intorno alle 23).

Quindi l'assemblea nonostante la propria contrarietà a questo tipo di orari, fa emergere una nota propositiva.

Ma veniamo alle notizie di oggi (26 maggio) data in cui si è
goaldiretta.it
tenuto l'incontro proprio con l'azienda:


A quanto pare (come un po ci si aspettava) l'azienda non si è sbottonata più di tanto in merito all'organizzazione dei presidi dei vari reparti ne all'organizzazione in genere, mostrando solo un minimo di calendarizzazione delle casse in base ad alcune presenze volontarie già ottenute (si parla di tre settimane di programmazione), mostrando quindi un apparente disorganizzazione (cosa molto strana per Esselunga), oppure paradossalmente di contro si potrebbe dire che ostenta una certa arrogante sicurezza, dovuta al fatto che presume (quasi una certezza) che  riuscirà comunque ad ottenere ciò che vorrà (magari agitando lo spauracchio dei trasferimenti?), e quindi a portare avanti senza nessun problema la sperimentazione.

Qualche proposta è stata anche fatta da parte della RSA (ci riferiscono) ad esempio una sorta di modularità degli orari del part time, anzichè la pausa di venti minuti come previsto per l'ultimo turno che chiude alle 22 (come da contratto integrativo), è stato proposta una pausa retribuita di trenta minuti (per l'ultimo turno di chiusura) con la possibilità di utilizzare il badge aziendale per mangiare (al bar Atlantic magari), come anche la possibilità di chiudere almeno alle 21,30 le casse Self,  insomma qualche proposta è stata messa sul tavolo.

Ma nulla a quanto pare era oggetto di valida contrattazione da parte aziendale, che pare di contro abbia lanciato una proposta di inserire l'orario scritto (entrata e uscita) per 5/10 part time, ovviamente con orario di chiusura, il che sa quasi di beffa.

Attendiamo però per completezza di informazioni un comunicato sindacale da parte della RSA interessata, unitamente all'organizzazione sindacale.


likedin,it
A questo punto non resta che aspettare la prossima reazione dei lavoratori (immaginiamo ci sarà una assemblea a stretto giro).

Ma fondamentale dovrà essere l'apporto della Filcams territoriale, affinché non lasci morire questa (legittima) protesta, perchè a nostro avviso i lavoratori (di Lissone in questo caso) vanno sostenuti e seguiti, E NON LASCIATI SOLI.

La prima occasione di protesta è alle porte, sabato 28 maggio sciopero Nazionale, ma indubbiamente non sarà l'ultima.

"Non si ottiene niente se non ci si mette in gioco, arrabbiatevi, uscite da quella zona grigia in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, coltivate il coraggio di ribellarvi".

A risentirci, lo staff di cambialiberamente.





21 maggio 2016

Lissone: l'unità ci rafforza

NON DICIAMOCI DI NO DA SOLI!

Ciao a tutti un brevissimo aggiornamento sullo svolgimento dell'assemblea di oggi a Lissone. 

Iniziamo subito col dire che nonostante le numerose iniziative messe in atto dall'azienda per confondere i lavoratori con il fine distrarli dal nocciolo della questione, cioè l'allungamento degli orari di apertura 7:30- 22 la partecipazione è stata più che buona, anzi direi "STORICA" è segno che i lavoratori, per ora quelli di Lissone, hanno preso coscenza che insieme possiamo cambiare il corso delle cose e comunque provare a modificarlo, impariamo a non dirci di NO da soli!
Sono state più di quaranta le persone che vi hanno preso parte, e che a gran voce hanno confermato le iniziative prese durante la scorsa assemblea, la più significativa per ora è stata la proclamazione dello :

STATO di AGITAZIONE 

 

per le ulteriori iniziative intraprese vi terremo informati prontamente, con un post dedicato nei prossimi giorni.

Cos'è lo stato di agitazione? Esso comporta una serie di  misure di lotta (scioperi improvvisi e articolati per reparti, zero straordinari, zero flessibili oraria, ecc.) atte a sensibilizzare l'azienda in merito a problematiche da risolvere o migliorare nell'interesse dei lavoratori.  

Commentate gente commentate...

19 maggio 2016

COMUNICATO SINDACALE

Sostegno e solidarietà ai colleghi/lavoratori del negozio di Lissone (MonzaBrianza)

arcifuzzy.it
Dopo l'assemblea del 13 maggio 2016, che ha visto una adesione di circa 80 lavoratori, per la questione apertura negozio 7:30/22:00 (Lissone è tra i negozi in sperimentazione da fine mese), insieme ai lavoratori si è deciso di procedere a dar luogo ad una nuova assemblea dei lavoratori e lavoratrici SABATO 21 Maggio  (2 ore al mattino e 2 al pomeriggio), che potrebbe  dare seguito ad una protesta degli stessi per le condizioni peggiorative dei tempi di vita/lavoro che questa scelta aziendale, decisa unilateralmente, farà ricadere sulle lavoratrici e lavoratori.

Se l'adesione dei lavoratori, in termini numerici, dovesse confermarsi (come sembra essere), per la prima volta dopo moltissimo tempo, finalmente, potremo assistere ad una vera protesta organizzata dai lavoratori di un punto vendita di Esselunga (almeno in Lombardia, perchè in alcune zone della Toscana non sono nuovi a questi accadimenti).

L'Azienda dal canto suo pare davvero aver preso in seria considerazione che sabato 21 maggio potrebbero, per la prima volta, esserci dei seri problemi di servizio alla clientela.

A dimostrazione di ciò l'Azienda ha fatto pervenire alla RSA di negozio una richiesta di presidio minimo garantito, pena il non riconoscimento economico dell'assemblea stessa per un certo numero di lavoratori (con che criterio poi), cosa che finora non è mai accaduta, ma non crediamo comunque che i lavoratori si faranno fermare per pochi euro.

Di contro però pare stia concedendo ad un numero significativo di lavoratori una giornata libera ( con ferie e Up ) proprio sabato 21 maggio (per le notizie che ci giungono).

Vorrà dire che se non vi concedono un giorno di ferie o di U.P. di sabato è sufficiente avvisare Rsu/Rsa e organizzare una bella e vivace assemblea in quella giornata!!

Scherzi a parte, sembrerebbe più un tentativo per disperdere le forze ed indebolire la protesta.



evoluzionenordic.it
Ma pare che i lavoratori del negozio di Lissone questa volta siano molto compatti è determinati, e a loro diciamo di non mollare perchè saranno di esempio per molti e molti colleghi anche di altri negozi, al di là di come andrà a finire,
perché avranno comunque avuto il coraggio di alzare la testa ed esprimere in maniera FORTE e CHIARA il loro pensiero e le loro proposte.

NOI SIAMO CON VOI  colleghi di Lissone (anche fisicamente ci saremo), faremo in modo che questo post venga condiviso e appeso in più negozi possibile, affinchè si parli del vostro esempio per dimostrare e dimostrarvi che non siete soli, e questo è proprio l'appello che facciamo a tutti i colleghi rsu dei vari negozi.

(gradito anche un sostegno dei lettori del blog, anche attraverso i commenti a questo post).

FORZA COLLEGHI DI LISSONE

Lo staff di cambialiberamente

16 maggio 2016

Nuovi orari alllungaaaati...

Apertura 7:30/22:00, cosa succede nei negozi 

brianzagolf.it
Cominciamo col dire che su questa vicenda pare esserci parecchia confusione, anche all'interno dell'azienda stessa, proprio tra i vertici aziendali (Vendite e Risorse Umane), il che lascia abbastanza basiti, perché non siamo abituati a vedere queste incertezze, tant'è che molti capi del personale, in merito alla richiesta di incontro fatta da alcune RSU/RSA in merito alla vicenda, hanno risposto (ma non tutti hanno risposto), in maniera evasiva, confusa o incompleta, insomma pare che l'imperativo fosse prendere tempo.

Dal canto nostro, come come già saprete (se avete letto i post precedenti), abbiamo immediatamente informato il segretario nazionale della Filcams, il quale inizialmente era all'oscuro della vicenda, salvo poi adoperarsi, insieme alle altre due strutture sindacali nazionali (Fisascat Cisl e Uiltucs Uil) per richiedere un incontro in merito alla vicenda e non solo.

it.123rf.com
Sollevare immediatamente la questione, a più livelli possibile, crediamo (o almeno abbiamo la presunzione di credere) sia servito quanto meno a rallentare questo processo di ampliamento dell'orario, sia in termini di tempo sulla partenza (sarebbe dovuto partire a quanto sembra già due settimane fà), sia probabilmente sul numero di negozi che presumibilmente partiranno con la sperimentazione a fine mese, per il periodo, si dice, Maggio-Ottobre, che sono 16, ma che inizialmente dovevano essere circa 20/30 per quel che ne sapevamo.

Sempre per le informazioni che sono circolate in merito alla questione dell'estensione dell'orario di apertura dei negozi, pare che la prestazione lavorativa fino alle 22 sarà effettuata su base volontaria, ma questo crediamo possa valere per i lavoratori
Full-Time che hanno eventualmente l'orario modulare fino ad un massimo delle 21:30 (e non per gentile concessione), ma per per i Part-time, non avendo l'orario di entrata ed uscita scritto sul contratto individuale, ne una modularità  oraria (e questo è discriminante), potranno spostare il loro orario verso la chiusura di negozio (i  lavoratori part-time quindi saranno indubbiamente i più penalizzati).

E i reparti con vendita assistita?

it.123rf.com
Tra le voci ce nè anche qualcuna un po' bizzarra, a nostro avviso, che dice che i reparti assistiti chiuderanno al solito orario e la clientela usufruirà del servizio take-away (forse in base alla disponibilità?).

A due settimane dall'inizio di questa sperimentazione, tutta questa confusione ci sembra preoccupante, cosi come questa scelta (rinnegata recentemente dall'azienda in uno degli incontri nazionali sul lavoro domenicale, in quanto scelta, a quanto pare sbagliata, sulla quale erano tornati indietro qualche anno fa) di modificare l'orario di apertura e chiusura.

Sta forse cambiando qualcosa all'interno dell' Azienda?
Di sicuro ci auguriamo che cambi qualcosa tra i lavoratori ( e così pare stia avvenendo), perchè non subiscano passivamente questa scelta unilaterale da parte dell'azienda, che impatterà negativamente sui tempi di vita/lavoro di lavoratori e lavoratrici, e stavolta speriamo adeguatamente sostenuti dai propri rappresentanti sindacali. 

Venerdì 13 maggio sono state organizzate diverse assemblee in

10 maggio 2016

Vota il sondaggio (qui a sinistra)

Questo il testo: Cosa ne pensate del nuovo orario sperimentale di apertura al pubblico proposto da Esselunga per ora solo in alcuni negozi?

Mi piace
Non mi piace
E' un'opportunità di lavoro in più
Ci saranno nuove assunzioni
Creerà disagi nei tempi vita/lavoro


Puoi dare più preferenze, per avere un risultato il piu reale possibile non utilizzare più dispositivi per esprimerti quali: Pc, notebook, tablet, smartphone.


Staff Cambialiberamente








6 maggio 2016

Comunicato modifica orario di lavoro


Foto: fotolegale.it
In data odierna alcune RSU/RSA hanno iniziato ad inoltrare all'azienda una richiesta d'incontro, ogniuna per il proprio negozio, nella quale si chiedono chiarimenti e conferme sull'ampliamento dell'orario di apertura del negozio, chiedendo altresì che in attesa di una data utile per l'incontro, si sospenda ogni iniziativa in merito al cambio di orario di apertura/chiusura di negozio.  

Vi terremo aggiornati 

Lo staff di cambialiberamente 

5 maggio 2016

ULTIMORA...Sperimentazione nuovo orario di lavoro!


Ci è stato comunicato che in data 5 maggio 2016 le organizzazioni sindacali hanno ricevuto comunicazione telefonica dalla direzione aziendale di Esselunga al riguardo dell'intenzione di sperimentare per un numero limitato di negozi (16) un ampliamento temporaneo di apertura dalle 7:30 alle 22.

Le O.O. S.S. hanno formalmente invitato Esselunga ad attivare adeguati livelli di confronto con le Rsu di negozio interessate.

Per ora non siamo ancora a conoscenza della lista ufficiale dei negozi che ne faranno parte.

2 maggio 2016

Accordo sul lavoro domenicale, oggi parte la sperimentazione per i negozi selezionati. (per ora)

Oggi 2 Maggio 2016 parte la sperimentazione dell'accordo sul lavoro domenicale ( ieri i punti vendita di Esselunga sono rimasti chiusi) nei negozi che sono stati scelti in prima battuta per la sperimentazione, ma i lavori per alcune filiali tra quelle scelte sono ancora in alto mare, mentre in alcuni punti vendita sono stati trovati accordi di negozio sulla sperimentazione.


tratto da luciannacalvis.it
Ma ciò non toglie che la sperimentazione  in questi negozi parta comunque.

Pare che ci sia stata comunque un po di confusione nei primi incontri (forse pianificata) e si sia perso del tempo prezioso.

Il processo della trattativa di negozio in sintesi, dovrebbe avvenire, in pratica, attraverso una serie di passaggi: 

1) Informazioni che l'azienda dovrebbe fornire, per adempiere alla prima fase della contrattazione che servirebbero a capire di quanto personale diviso per reparti il negozio ha bisogno anche in funzione dei flussi di vendita.
In questo caso le RSU/RSA di negozio dovrebbero verificare che siano dati sufficientemente completi per iniziare la trattativa, e se possano servire a capire se l'azienda sta "sparando" troppo alto con la richiesta di personale.

2)Individuare insieme una modalità di gestione della programmazione, in tutti i suoi aspetti, (turni , riposi, come concordare le domeniche "liberate"  con e per  i lavoratori interessati, ecc...)
tratto da assogaps.org

3) MA SOPRATTUTTO, a nostro avviso, tener conto di come si sono espressi i lavoratori, attraverso il referendum, nel punto vendita interessato.

Quest'ultimo punto (ma primo, per noi, in ordine di importanza) dovrebbe essere indubbiamente tra i più rilevanti, perché altrimenti si rischia di tradire il mandato ricevuto dei lavoratori che ci hanno eletto, e che comunque rappresentiamo.

Partiamo dal presupposto che riteniamo (ma non solo noi) inutile firmare un accordo di negozio tale e quale a quello nazionale, per il semplice motivo che eventualmente l'accordo di punto vendita dovrebbe essere migliorativo, tenendo conto delle specificità del negozio, dei lavoratori, del loro parere, ma comunque in generale, diverso, più calzante alle esigenze di entrambi i soggetti, altrimenti non si capisce a cosa serve fare un accordo di punto vendita.

Se cosi non fosse, se i dati forniti non fossero esaustivi per la trattativa, se non ci fosse una condivisione sulla programmazione (già le prime criticità stanno emergendo), se non ci fosse una miglioria rispetto all'accordo quadro nazionale (che è magari già stato bocciato dai lavoratori di quel punto vendita, attraverso il referendum), bisognerebbe firmare a questo punto "un mancato accordo", specificandone i motivi.

Firmare un "mancato accordo" significa che l'azienda potrà comunque applicare l'accordo quadro nazionale, ma si specifica che in quel punto vendita non c'è stata un'intesa, per x motivi.
E questo è molto importante anche per rivendicare eventuali migliorie o per interrompere la sperimentazione tra un anno.


tratta da nonciclopedia.wikipedia.com
Se a fine anno risulterà dagli atti che tutto è andato liscio, anche se magari non è cosi, rimarranno veramente ben poche carte in mano da giocare per fare qualsiasi cosa.

Ad ogni modo di tutti questi passaggi vi dovrebbe rimanere traccia attraverso dei verbali di riunione, i quali poi dovrebbero essere girati ad una sorta di "cabina di regia", ovvero di un gruppo di delegati(RSU/RSA) dei negozi (per quanto riguarda Filcams Cgil,), facenti parte del coordinamento nazionale, cosi da raccogliere più informazioni possibile sull'andamento delle trattative durante questo anno di sperimentazione dei vari negozi interessati.  Ma ad oggi a quanto pare questo gruppo di lavoro non è stato ancora creato (e il tempo passa veloce).

Per concludere, personalmente riteniamo come primo concetto che il parere espresso dai lavoratori sia un elemento vincolante rispetto ad una trattativa di negozio, e che prima di prendere qualsiasi decisione sia opportuno fare una assemblea con i lavoratori.

Fa sempre un po effetto vedere raggiungere accordi di negozio, a nostro avviso, uguali o peggiorativi rispetto all'accordo quadro nazionale in quei punti vendita dove è prevalso il voto contrario all'accordo stesso, come ad esempio (per citarne un paio di nostra conoscenza) Venegono Inferiore (Va) e Masnago (Va), dove rispettivamente i lavoratori si sono espressi con 64 contrari e 54 favorevoli e 115 contrari e 60 favorevoli nel secondo caso.

Vi terremo aggiornati sul proseguo della sperimentazione, ma contiamo anche di avere informazioni direttamente dai lavoratori interessati, attraverso la nostra mail cambia.liberamente@gmail.com oppure attraverso i commenti.

Lo staff di cambialiberamente.

P.S. "Se vuoi che i commenti restino liberi e anonimi come è accaduto fin'ora (onde evitare censure anche per noi),  esprimiti pure liberamente nel merito delle questioni con il tuo punto di vista, ma ti chiediamo di utilizzare un linguaggio consono e non violento e minaccioso, grazie"