La Flaica CUB al tavolo del Ministero del Lavoro
Buongiorno a tutti, ieri 12 luglio 2018 alle ore 12:30 presso
il Ministero del lavoro a Roma si è tenuto un incontro tra il Vice Ministro del lavoro On. Cominardi e alcuni rappresentanti della Flaica Cub e dei Cobas, nel merito delle liberalizzazioni degli orari commerciali (lavoro domenicale e festivo).
Chi vi scrive era presente a quel tavolo.
Durante il dibattito si è cercato di spiegare tutti i punti contenuti nella lettera della Flaica Cub del 6 luglio 2018, nonchè gli effetti collaterali (negativi) che anche le liberalizzazioni degli orari del commercio hanno portato in tutti questi anni.
Abbiamo cercato di spiegare che oltre alla risaputa situazione di "noi lavoratori" diretti, si è innescato un meccanismo ormai ubriaco che conosce nuove derive ad ogni possibilità di abbassare l'asticella dei diritti, della qualità del lavoro e del salario.
Spiegando che i consumi sono ormai fermi, e i prezzi non garantiscono più di per se margine di guadagno, abbiamo cercato di spiegare come molte aziende siano passate da un atteggiamento "imprenditoriale" ovvero organizzatrice di beni e risorse Umane per creare "prodotto" e "valore aggiunto" ad un atteggiamento "manageriale", ad esempio avere una azienda che vale 9 ed a fine anno deve valere 10, con qualsiasi mezzo lecito (finanziario, immobiliare, contrattazione sindacale al ribasso, ecc).
Tutto ciò per sottolineare che le aperture domenicali e festive non solo non hanno aggiunto nuovo consumo (gli indici sono ben evidenti), ma che la necessita di trovare da parte delle aziende nuove forme di margine ha scatenato la caccia al ribasso delle condizioni lavorative.
Non è un caso che, appena
ministerodellavoro.gov.it |
Chi vi scrive era presente a quel tavolo.
Durante il dibattito si è cercato di spiegare tutti i punti contenuti nella lettera della Flaica Cub del 6 luglio 2018, nonchè gli effetti collaterali (negativi) che anche le liberalizzazioni degli orari del commercio hanno portato in tutti questi anni.
Abbiamo cercato di spiegare che oltre alla risaputa situazione di "noi lavoratori" diretti, si è innescato un meccanismo ormai ubriaco che conosce nuove derive ad ogni possibilità di abbassare l'asticella dei diritti, della qualità del lavoro e del salario.
ministero del lavoro.gov.it |
Tutto ciò per sottolineare che le aperture domenicali e festive non solo non hanno aggiunto nuovo consumo (gli indici sono ben evidenti), ma che la necessita di trovare da parte delle aziende nuove forme di margine ha scatenato la caccia al ribasso delle condizioni lavorative.
Non è un caso che, appena