Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è interamente dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga.

29 ottobre 2018

Lo staff del blog aderisce allo sciopero!

Sciopero Generale 26 ottobre NOI ci siamo stati!

Ecco un breve racconto della giornata di lotta organizzata dal sindacalismo di Base, il sindacato quello vero, composto da persone, lavoratori che ci mettono la faccia e la determinazione e cercano di riconquistare valorosamente il terreno perso dei diritti, del salario, delle domeniche in famiglia, la scuola , che sia digitosa per tutti, la sanità pubblica...
La manifestazione si è svolta in tutta Italia con manifestazioni organizzate nelle principali città, da sottolineare la delegazione Falica/Cub di Varese  che in parte ha aderito allo sciopero generale recandosi all' ILVA di Taranto in solidarietà ai lavoratori e cittadini di quella difficile realtà (citiamo la loro partecipazione in quanto conosciamo bene alcune colleghe che lavorano in Esselunga che vi hanno partecipato, onore a loro), noi invece siamo rimasti "sotto" la Madonnina e abbiamo seguito il corteo da largo Cairoli (p.zza Castello Sforzesco) fino al comizio finale in San Babila.

Sottolineamo come gli scioperi e le manifestazioni sono "leganti" e ci "uniscono" sotto l'aspetto della solidarietà, ci si capisce subito tra lavoratori, si sà perchè si è lì tutti insieme a rivendicare chi la casa, chi un posto di lavoro, un salario più digitoso, chi magari la cittadinanza, perchè nel loro paese d'origine
sono perseguitati o cacciati per le loro idee o per la guerra, ognuno con la propria voglia di lottare, con i propri ideali, con la determinazione di non arrendersi alle ingiustizie, ai soprusi, ribadendo il concetto che vogliamo riassumere in una citazione di Giovanni Falcone che in uno dei momenti più difficili della sua vita, a chi gli chiese il perchè di così tanta ostinazione verso il malaffare e la corruzione disse: "Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare.", insomma possiamo sempre fare qualcosa, per il nostro futuro, per i nostri figli, per chi volete voi, ma mai stare immobili ad aspettare che qualcun'altro risolva i nostri problemi.

Non va dimenticato neanche il concetto ben espresso nell'immagine quì affianco "non abbiamo governi amici" ciò significa che una sindacato che davvero difende e rappresenta i lavoratori ha il compito semmai di incalzare i governi che si susseguono, di qualsiasi colore essi siano al solo fine di far evolvere ed emancipare il mondo del lavoro sotto l'egida dell' uguaglianza, della libertà e solidarietà nella società civile ovvero nei luoghi di lavoro.


CambiaLiberamente Staff

22 ottobre 2018

General Strike!

Anche il Commercio scende in piazza il 26 ottobre
SCIOPERO GENERALE

Venerdì 26 i lavoratori saranno invitati ad aderire allo sciopero genereale che si terrà in tutta Italia e che riguarderà anche il comparto del commercio.


Questo è un momento storico particolare, al governo del paese sembrano esserci due forze politiche meno sorde rispetto a quelle del passato nei confronti delle rivendicazioni di cittadini ed operai ma è altresì vero che non esistono governi amici, gli equilibri delle forze che condizionano i governi nelle proprie scelte NON sono ormai da tempo indeterminato a favore di chi lavora, ogni Governo, chissà perchè, si ricorda sempre di limitare e contigentare sempre di più il DIRITTO DI SCIOPERO o DIRITTO AL DISSENSO, ne è la prova il "decreto sicurezza" anche di questo governo appena approvato,  per queste ragioni è necessario oggi come non mai far sentire la nostra voce contro un sistema che si sta sgretolando, parliamo del sistema sindacale dei confederati che hanno anestetizzato per anni le lotte operaie scendendo a patti coi padroni da una parte e castrando la democrazia sindacale ammazzando il concetto stesso di rappresentatività con la creazione di un vero e proprio “cartello” che esclude dalle trattative chi non accetta e non si piega alle loro sporche logiche. 

Foto: thefinanceteam.co.za

Ma non solo, l'attuale governo sembra voler dar seguito ad una controriforma che superi le liberalizzazioni del “professor” Monti , ancora ecco che la nostra voce diventa una spinta importante, una sorta di megafono e di riflettore perché questo argomento non cada nel dimenticatoio o nel cassetto delle promesse elettorali.




Non dimentichiamo neanche il continuo peggioramento delle condizioni di lavoro dovuto alla corsa per il raggiungimento di risultati legati alla produttività.
Facciamo in modo che la persona, l'operaio non sia mai messo in secondo piano rispetto al profitto, ecco alcuni buoni motivi perchè bisogna esserci in piazza, senza sperare che siano sempre gli altri ad incrociare le braccia, dobbiamo essere Noi il cambiamento che vogliamo portare nella società civile uno per uno, solo Noi lavoratori e cittadini, insieme possiamo ambire a migliorare le nostre condizioni di vita e lavorative, ma Non singolarmente, INSIEME:

Restando nel "Microsistema" aziendale Esselunga ad esempio, sono ormai numerosi i negozi PRIVI di rappresentanza sindacale (RSU)  ma anche di rappresentante della sicurezza (RLS) semplicemente perchè chi è riconosciuto dai lavoratori come adatto e preparato a ricoprire questi ruoli rappresentativi, non puo essere eletto in quanto aderente a sindacati di Base che non hanno firmato accordi o contratti collettivi fortemente penalizzanti per i lavoratori (vedi accordi sulla malattia, le domeniche, ecc.), e NON aderiscono alle regole imposte da Aziende e sindacati confederali in commistione tra loro.

Per quanto rigurda il "Macro", quindi il sistema Paese, le motivazioni sono più ambiziose ma sempre coereti con il miglioramento "esistenziale" e l'emacipazione o evoluzione sociale del lavoratore e di conseguenza della società moderna ("organizzata" ,ci verrebbe da scrivere), e quindi si chiede ad esempio di:

Aumentare salari, pensioni e sicurezza sul lavoro, abolire il Jobs Act, rappresentanza sindacale con elezioni libere e democratiche, diritto universale a salute, casa, scuola e mobilità pubblica per questi e numerosi altri buoni motivi che potrete approfondire su questo volantino,


Scioperiamo tutti insieme

CambiaLiberamente staff 

13 ottobre 2018

Commissione Parlamentare

Seguite in diretta le audizioni della X Commissione attività produttive, commercio e turismo.

Se volete seguire i lavori della X Commissione parlamentare che si
occupa tra le altre cose di Commercio, ed attualmente sta svolgendo le audizioni di associazioni di categoria (Federdistribuzione, Confesercenti, ecc...), Istat, Cnel,  associazioni di liberi cittadini come "Domenica No grazie Italia o "C.A.L.S. comitato anti liberalizzazioni selvagge", le quali hanno come argomento la liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali e di conseguenza le aperture domenicali selvagge introdotte dal decreto "Salvaitalia", altre seguiranno nei prossimi giorni, per comodità, questi sono i link al caledario delle convocazioni ed anche il link che permette di vedere sia in tempo reale che in differita le audizioni on-line.

Vi linkiamo anche il testo della mail inviata alla X Commissione con richiesta d'incontro.

CambiaLiberamente STAFF



4 ottobre 2018

Porte e portoni!

Si chiude la porta si apre un "portone"

Dopo due post molto lunghi e complessi, vogliamo raccogliere alcuni spunti, in occasione dell'invio formale dei nostri suggerimenti alla Commissione Parlamentare che sta lavorando sul disegno di legge che dovrebbe portare al superamento del decreto Monti “SalvaItalia” e alle sue aperture selvagge.

 

Non vogliamo però ripetere le solite cose, ma puntualizzare “dettagli” che sfuggono a chi non è del settore (i tanti sapientoni che parlano in tv, facendo gli “opinionisti esperti di tutto” per mestiere) o chi invece lo vede solo in modo semplice, come se tutto non fosse inserito in un contesto in evoluzione costante. Una premessa fondamentale: siamo certi che qualsiasi provvedimento restrittivo sugli orari NON porterebbe a perdite di posti di lavoro (anzi), ma solo a redistribuzione dei carichi: chi pensa che il “futuro” sia mettere la domenica obbligatoria nel contratto di tutti e poi, ogni settimana, concedere di saltarla (dando flessibilità non retribuita), ha un contorto concetto di diritto.

Federdistribuzione, come prevedibile, è tornata all'attacco ed ha illustrato i suoi motivi (per chi volesse approfondire qui il PDF presentato in Commissione commercio a Roma). Nel modo più vecchio e renziano possibile: “le slides”, le diapositive con le freccette a prova di bambino tonto dove si dice tutto e niente. Si dice che nel settore ci sono 400 milioni di stipendi in più, ma non ci dicono chi li ha presi (magari sono 4 dirigenti da 100 milioni: qualche dato disaggregato no, eh?). Si dice che la crisi ha colpito duramente... quindi le domeniche non sono servite ad una mazza, se non a diminuire i margini? Si dice che sono a rischio 40 mila posti di lavoro, ma non si dice su che base: non è cambiato, lo scenario nei dieci anni di crisi? Si fa una proiezione degli ultimi anni sul preesistente? Boh: non ce lo spiegano: solo freccette.

 
Si dice che l'e-commerce crescerà... ma se è così inevitabile, stiamo solo rinviando il problema: perché non spingere per una regolamentazione più stretta delle piattaforme digitali, invece? Forse perché anche loro sono parte in causa?.