Sovratitolo

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19 aprile 2016

CCNL

Federdistribuzione nega il contratto alle lavoratrici e ai lavoratori della grande distribuzione commerciale

Nel pomeriggio di ieri 13 aprile sono cessate le trattative per la definizione del primo contratto collettivo nazionale di lavoro per le aziende aderenti a Federdistribuzione.
Le ragioni della rottura sono da ricondurre alle condizioni inderogabili e non negoziabili poste da Federdistribuzione per la sigla del contratto, vale a dire:
  1. La destrutturazione del sistema di inquadramenti utilizzando la leva del jobs act;
  2.  
  3. L’imposizione di norme destinate a consentire alle aziende di derogare a tutte le norme del futuro contratto anche in assenza di  accordo tra le parti a livello aziendale;
          3.Porre a 28 mesi dall’inizio dei negoziati tali condizioni inderogabili e non negoziabili dimostra che    l’asserita volontà di Federdistribuzione di realizzare un’intesa è priva di fondamento. Federdistribuzione  vorrebbe imporre un diktat inaccettabile attraverso cui realizzare un evidente vantaggio competitivo a danno dei propri dipendenti.
    In aggiunta a ciò è emersa palese la volontà di Federdistribuzione di modificare in peggio le norme contrattuali sul mercato del lavoro, l’orario di lavoro e la bilateralità, con particolare riferimento ai sistemi di welfare (assistenza e previdenza integrative), determinando un danno aggiuntivo per i dipendenti delle imprese ad essa associate.
    Le Organizzazioni Sindacali Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e UILTuCS proclamano, nelle aziende aderenti a Federdistribuzione, uno sciopero nazionale per l’intera giornata del 28 maggio 2016 ed ulteriori otto ore di sciopero da gestire a livello territoriale ed approfondiranno nei prossimi giorni le ulteriori iniziative da adottarsi.
    Roma, 14 aprile 2016
    Tratto dal sito della Filcams Cgil nazionale