Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga ma siamo in grado di dare informazioni utili anche a tutti coloro che lavorano nella GDO..

14 luglio 2018

Incontro al Ministero del lavoro

La Flaica CUB al tavolo del Ministero del Lavoro
ministerodellavoro.gov.it
Buongiorno a tutti, ieri 12 luglio 2018 alle ore 12:30 presso
il Ministero del lavoro a Roma si è tenuto un incontro tra il Vice Ministro del lavoro On. Cominardi e alcuni rappresentanti della Flaica Cub e dei Cobas, nel merito delle liberalizzazioni degli orari commerciali (lavoro domenicale e festivo).

Chi vi scrive era presente a quel tavolo.

Durante il dibattito si è cercato di spiegare tutti i punti contenuti nella lettera  della Flaica Cub del 6 luglio 2018, nonchè gli effetti collaterali (negativi) che anche le liberalizzazioni degli orari del commercio hanno portato in tutti questi anni.

Abbiamo cercato di spiegare che oltre alla risaputa situazione di "noi lavoratori" diretti, si è innescato un meccanismo ormai ubriaco che conosce nuove derive ad ogni possibilità di abbassare l'asticella dei diritti, della qualità del lavoro e del salario.


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ministero del lavoro.gov.it
Spiegando che i consumi sono ormai fermi, e i prezzi non garantiscono più di per se margine di guadagno, abbiamo cercato di spiegare come molte aziende siano passate da un atteggiamento "imprenditoriale" ovvero organizzatrice di beni e risorse Umane per creare "prodotto" e "valore aggiunto" ad un atteggiamento "manageriale", ad esempio avere una azienda che vale 9 ed a fine anno deve valere 10, con qualsiasi mezzo lecito (finanziario, immobiliare, contrattazione sindacale al ribasso, ecc).

Tutto ciò per sottolineare che le aperture domenicali e festive non solo non hanno aggiunto nuovo consumo (gli indici sono ben evidenti), ma che la necessita di trovare da parte delle aziende nuove forme di margine ha scatenato la caccia al ribasso delle condizioni lavorative.

Non è un caso che, appena
generalizzato il lavoro domenicale è stato indispensabile creare nuovi contratti che lo rendessero più economico in prima battuta, e poi non essendo sufficiente è stato fatto partire un filone di disdette degli integrativi (il nostro CIA non era in discussione se non per le maggiorazioni e le deroghe natalizie).

Abbiamo cercato di far capire che le  aperture domenicali hanno di fatto incentivato le aziende ad abbassare le retribuzioni e a comprimere i diritti.

Abbiamo fatto notare come questa continua "cannibalizzazione" tra aziende della grande distribuzione si riflette di fatto anche sulle piccole e piccolissime aziende agricole, le quali vedendosi imporre i prezzi di acquisto, vendono praticamente in perdita, facendo profitto solo grazie ai contributi Europei e/o sullo sfruttamento del lavoro nero.

Abbiamo cercato di chiarire che le liberalizzazioni del decreto "salva Italia" hanno avuto la grave colpa di far partire una stagione di degrado della qualità di impiego, sarebbe ora di rimuoverlo, ritornare a dare una regolamentazione per questo settore può solo aiutare a "rieducarci" a non cercare strategie al ribasso.
Il valore "rieducativo" per il nostro settore obbligherebbe ad avere dei limiti anche nella concorrenza, senza questo presupposto infatti la nostra contrattazione è destinata ad essere sempre e costantemente sotto attacco.

Da non sottovalutare il fatto che è necessario dare spazio ad un vero rispetto per chi sceglie di professare la propria religione, seguire il proprio culto, credere nella sacralità della Famiglia ma non può mettere tutto ciò in pratica perchè costretto a lavorare la domenica per un servizio che non ha certo l'essenzialità di un presidio medico. 

Ovviamente abbiamo colto l'occasione per parlare della rappresentanza e rappresentatività Sindacale e del monopolio dei confederali (Cgil Cisl e Uil), ma di questo argomento avremo tempo e modo di approfondire.

Abbiamo trovato di contro un atteggiamento da parte del vice Ministro Cominardi e del suo staff, molto attento e di grande ascolto, e possiamo affermare che c'è stato un buon dibattito.


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Cosa importante, nonchè di buon auspicio, il vice Ministro del lavoro ci ha mostrato la proposta di legge, a firma On. Davide Crippa, con la quale si intende abrogare le liberalizzazioni del decreto Monti (le liberalizzazioni complete rimarranno per i soli esercizi ricadenti nei comuni a carattere turistico). 
Sulla base del modello che è stato sperimentato con successo a Modena, la proposta di legge prevede l'apertura del 25% degli esercizi commerciali per ciascun settore merceologico in ciascuna domenica o giorno festivo, comunque non oltre il massimo annuo di 12 giorni di apertura festiva per ciascun esercizio commerciale (ad esclusione dei bar e ristoranti ecc,).

A questo punto non ci rimane, per ora, che seguire l'iter burocratico della proposta di legge, e vedere quanto verrà snaturata, noi ci auguriamo che possa rimanere il più possibile vicino all'originale, anche se ci sarà da verificare e monitorare alcune questioni (vedi la questione "comuni a carattere turistico").

Possiamo dunque ritenerci soddisfatti per questo primo incontro, ma... occhi aperti,  la strada per abolire le liberalizzazioni è piena di insidie, e alcune di queste potrebbero essere all'interno del governo stesso.

A risentirci, lo staff di cambialiberamente.

Inseriamo questa notizia attraverso questo link postato nei commenti , seguiremo l'evoluzione nei prossimi giorni.

https://www.linklav.it/bacheca1/news-dai-blog/140-uncategorised/10925-lavoro-festivo,-di-maio-negozi-chiusi-solo-6-giorni.html