Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è interamente dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga.

14 novembre 2019

Busta paga, questa sconosciuta!

DI CHI E' LA COMPETENZA? 
(quesiti ordinari sul lavoro straordinario)


Tra le domande frequenti negli incontri tra colleghi, quella sulle trattenute è la più gettonata... e la più complessa a cui rispondere.
Interrompiamo la lunga serie di post “di battaglia” e volantinaggio per un momento di divulgazione tecnica: NON tratteremo qui l'argomento in maniera approfondita perché purtroppo sappiamo che molti vogliono la risposta “in parole povere”. Rimandiamo la spiegazione sul calcolo di TUTTE le trattenute ad un post specifico sulla busta paga, che aggiorna, rivede e completa la lettura dalla prima all'ultima voce, con i consueti passaggi con freccine e caselline, deduzioni e detrazioni, come abbiamo fatto con l'illustrazione su ferie e maggiorazioni. E' nostra intenzione non solo farne una versione stampabile, ma anche produrre copie a libretto con la potente macchina della tipografia CUB, come abbiamo fatto per il Contratto Integrativo e l'Accordo Domenicale :D

Oggi quindi togliamo solo i dubbi sul concetto di “scaglione” e correlati: parleremo semplice semplice, tenendo conto che diversi lettori sono completamente alieni alla materia e vanno “iniziati” dall'ABC, cercando però di non annoiare chi si fa il 730 da solo!

Innanzitutto, ricordiamoci che il nostro Stipendio è soggetto a Contribuzione e Tassazione: la colonnina C e T prima di ogni voce spiega se quella cifra subirà il calcolo dei contributi Inps (C) o dell'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (T).

Per “Imponibile” si intende la cifra sulle quali la trattenuta si calcola:
  • Lo Stipendio Mensile (somma degli elementi fissi/automatici del mese), una volta calcolato “scende” al piano di sotto e diventa Competenza Corrente: interamente, per i full time; in percentuale proporzionale, per i part time.
  • La Competenza è solo la prima delle voci “mobili” o variabili del mese: si aggiungono gli straordinari, si tolgono le cifre dovute per la mensa o le eccedenze pausa e, finiti i calcoli col più e col meno, si arriva ad un Imponibile Lordo

L'imponibile lordo viene arrotondato all'euro superiore e diventa IMPONIBILE INPS: su quella cifra verranno calcolati i Contributi, corrispondenti al 9,49%

Nella riga successiva, si vede già l'imponibile IRPEF, ovvero la cifra sulla quale si applicherà la tassazione: si ottiene semplicemente togliendo all'Imponibile INPS i contribuiti e le altre cifre sulla stessa riga. No, almeno per oggi non ci soffermeremo a parlare degli Enti Bilaterali :)


CONTRIBUZIONE AL 9,49%... MA QUAL E' LA PERCENTUALE DELLA TASSAZIONE?
Presto detto:


Poniamo ad esempio che la nostra collega Loretta Aggiuntiva, facendo un botto di straordinari, arrivi a 25.000 euro annui.

Il suo reddito annuale attraverserà tre aree, o meglio: due scaglioni.

Il primo scaglione è quello del 23%, che si applica ai redditi fino a 15.000 euro, tenendo conto però che fino a 8.174 euro si è esentati

Il secondo scaglione riguarderà invece LA SOLA PARTE da 15.001 a 25.000.

Il 23% dei primi 15.000 (al netto dei primi 8.174 esenti) è 3.450 euro; i 10.000 che mancano ad arrivare a 25.000 saranno assoggettati al 27%.

Ma se la percentuale si basa sul reddito annuale, come faccio a fare una trattenuta OGGI se non so che somma avrò a FINE ANNO? Molto semplice: la percentuale Irpef applicata mensilmente è la proiezione di una stima e funziona come “acconto”: se alla fine dell'anno ci si manterrà nel medesimo scaglione, non sarà dovuto nulla di più di quanto già versato. Se un fine anno pieno di straordinari ci fa sforare nello scaglione successivo, con l'inizio dell'anno seguente, subito dopo il calcolo del reddito annuale REALE si subirà il famigerato CONGUAGLIO (raramente a favore).

Ripetiamo fino allo sfinimento: questa è una (ultra)semplificazione, solo per spazzare via le leggende urbane di chi dice stupidaggini tipo “fino a 40 ore hai una tassazione, poi un'altra” o “se fai 10 ore al mese rimani nel margine”. Niente di questo è vero: se sei un 5 livello senza scatti di anzianità, sarai ben più “leggero” di un terzo con mansioni e specializzazioni (o con maggiorazioni domenicali più importanti). Le dieci ore che fanno sforare il secondo, potrebbero non essere sufficienti a far sforare il primo; ricordatevi: parliamo di REDDITO annuale, non di numero di ore.

Quindi, consigliamo di tenere d'occhio la casellina del PROGRESSIVO ANNUALE (il cerchietto blu in basso) dove i mesi da gennaio fino allo scorso sono sommati, dando la situazione parziale.

Con riferimento agli scaglioni qui sopra, fate voi la vostra “proiezione”: calcolate quanti mesi mancano alla fine dell'anno (tredicesima compresa!) e avrete una stima accettabile della cifra con la quale andrete a “chiudere” l'anno. Usate anche le buste paga dell'anno scorso, per farvi un'idea: ogni Negozio fa storia a sé, e da alcune parti a dicembre si fanno meno straordinari che a giugno!

Specifichiamo che, come sempre, siamo a disposizione per approfondire o per trattare casi particolari: il contatto è sempre qui sotto, per chi non vuole “esporsi” nei commenti. Valido anche l'invito a richiederci incontri per discuterne dal vivo o in aula: abbiamo buste giganti formato lavagna con le quali spiegare viene molto più semplice!
Approfittiamo del frammento di busta qui sopra per chiarire anche una delle voci più discusse degli ultimi mesi: “ORE ORDIN(arie) ACC(ordo) 4.7.2019” e “UP MATURATI ACC(ordo) 4.7.2019” sono le voci relative all'Accordo con cui Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto la decisione di FederDistribuzione di annullare la festività del 16 di agosto nelle province in cui il lavoro era facoltativio. La prima voce sono i soldi (lordi) che vengono riconosciuti, la seconda sono le ore di up che ci regalano per non avere nemmeno provato a fare resistenza e firmato subito, senza consultarci preventivamente (come sempre).

Aggiungiamo una considerazione, all'argomento: come già avevamo evidenziato, la notizia della cancellazione della festività del 16 agosto per Milano e province limitrofe, a prescindere da considerazioni sul quadro complessivo (nel resto d'Italia già era ordinario) è avvenuta DURANTE la trattativa sul lavoro festivo e domenicale. Esselunga, che in Federdistribuzione è una voce pesante, con questa mossa si “regalava” tanti giorni aggiuntivi di lavoro a costo zero proprio nell'area in cui la concentrazione di Negozi è la più alta: un affare da decine di migliaia di ore. L'Accordo, che comprende anche la scaletta sui festivi (e quindi, per molti, anche il 16) non ha subito un colpo di tosse e Cgil Cisl e Uil hanno ingoiato felici: come se, mentre compri casa ad un certo prezzo, nel quartiere si scopre un giacimento di rifiuti tossici e tutto si deprezza, ma tu continui a considerare buono il prezzo di partenza. Siamo in ottime mani, no? Scrissero pure un comunicato trionfale, per convincerci del passo avanti.

Prima di chiudere, approfittiamo dell'argomento per chiarire un altro “mistero”: il CREDITO
BONUS IRPEF, ovvero le 80 euro “di Renzi”, come funzionano?


Be', visto che portano il nome di un uomo notoriamente ottuso, il meccanismo non poteva essere brillante: c'è il rischio che, raggiunto un certo reddito, chi fa ore di lavoro in più guadagni in straordinario ma perda il bonus – geniale, no?

Per la spiegazione completa, rimandiamo alla pagina Inps:

https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=49842

Chi le prenda, invece, è presto detto: chiunque abbia reddito non inferiore a 8.000 euro e non superiore a 26.600 euro. Sappiate però che le 80 euro “piene” si prendono solo se NON si superano i 24.600 euro: tra questa cifra e il limite di 26.600, si calcola in proporzione (!). Esempio molto pratico: se prendo 25.600, sono esattamente a metà dei due estremi e prenderò metà bonus (40 euro). Prima di esprimere commenti, ricordatevi che Renzi fu quello che si vantò dal palco di Confindustria di aver abolito l'articolo 18, dopo aver ripetuto per mesi su tutti gli schermi che non era abolito ma esteso a tutti con le “tutele crescenti”.
Ci sono stati casi di persone che hanno preso gli 80 euro mensili e, per i più svariati motivi, alla fine dell'anno hanno sforato il tetto e hanno dovuto restituire tutto, e altri che magari durante l'anno hanno perso il lavoro e sono finiti SOTTO gli 8000 euro e.. hanno dovuto restituire tutto, anche loro! Ok: ora potete esprimere commenti.



P.S. "Chi avesse bisogno di copie cartacee, ce le richieda: siamo un sindacato con poche risorse, ma le spendiamo tutte in informazione e attività"

CambiaLiberamente Staff

6 commenti:

  1. Post utilissimo con importanti informazioni.
    Grazie!

    RispondiElimina
  2. Utilissimo articolo!

    Dicembre si avvicina e dunque vi pongo una domanda:
    domenica 8 dicembre è festa (Immacolata) e dovremmo ritrovarcela pagata in busta paga come "festività cadente in domenica".
    Cosa succede se invece la si lavora, cioè se si lavora domenica 8 dicembre? Viene pagata il doppio o c'è la possibilità che si rimanga "delusi"...
    Grazie.
    Ted

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un tempo avevamo certezze, ora invece.. ah, saperlo! :D
      A parte gli scherzi (ma mica tanto), inquadriamo il problema: la festività è regolata da un articolo del CCNL che dice (ancora adesso):

      “In caso di coincidenza di una delle festività sopra elencate con una domenica, in aggiunta alla retribuzione mensile sarà corrisposto ai lavoratori un ulteriore importo pari alla quota giornaliera della retribuzione di fatto”
      Inoltre: “(Retribuzione prestazioni festive) Le ore di lavoro, a qualsiasi titolo richieste, prestate nei giorni festivi indicati nel precedente art. (…) dovranno essere compensate come lavoro straordinario festivo (…)”

      Facciamo l'esempio: fai 6 ore su domenica dell'Immacolata, l'8 dicembre. Alle ore di Competenza Corrente vengono aggiunte come Straordinario le ore prestate in più, stando al Contratto Nazionale: sono senza dubbio lavoro in giorno festivo! .. con un piccolo dettaglio: anche chi sta a casa ha il pagamento di 6 ore in più (a parità di turno) sotto la voce FESTIVITA' CADENTE IN DOMENICA.
      Quale sarà quindi la discriminante fra i due? … il giorno compensativo!
      Quello che non lavora, avendo fatto la domenica a casa, la considera festività E riposo (pagato, rispetto ad un riposo semplice); quello che lavora, se fa un compensativo (infrasettimanale, non retribuito come festivo), corre il rischio di vedere che le 6 ore svolte domenica siano considerate quelle ordinarie non svolte nel compensativo, e di conseguenza NON considerate straordinario!
      Insomma: siamo ancora nel vortice che si è spalancato dopo la firma dell'Accordo sul lavoro domenicale (e festivo) di Cgil, Cisl e Uil, con il problema del compensativo mangiato dal festivo (o viceversa), pur se in questo caso è un festivo ancor più particolare (un riposo domenicale comunque retribuito, a chi sta a casa).

      Ricordiamo anche che la Cgil, ha fatto causa e, dopo una vittoria in primo grado (molto pubblicizzata) HA PERSO ROVINOSAMENTE IN APPELLO (senza dirlo a nessuno) – in sostanza la Corte dice che se fai un Accordo per la programmazione di domeniche e festivi, una volta che sottoscrivi non puoi lamentarti di quello che tu stesso hai approvato. Il Tribunale, insomma, dice che la Cgil ha fatto causa a sé stessa, che la programmazione l'ha benedetta.

      La tua domanda quindi ha qualche fondamento: la situazione attuale è alquanto nebbiosa, con l'unica certezza che l'Azienda, ora più che mai, si sente spavalda e autorizzata a fare quello che vuole.

      Controllando le buste paga di chi ha avuto questo problema col 12 agosto (festivo del 15 usato come compensativo) ha avuto regolarmente pagate le ore in eccesso (ma non il diritto a lavorare un giorno in meno!), però abbiamo visto trattamenti diversificati – valutabili solo se si è a conoscenza dell'orario svolto ogni giorno, in tutto il mese di riferimento. Solo conoscendo, infatti, l'esatta quantità di ore aggiuntive e supplementari svolte si può vedere se il compensativo “mangiato” è stato retribuito con cifre extra rispetto alla competenza corrente.

      Se con queste righe siamo riusciti a rendervi il problema ANCORA PIÙ COMPLICATO, siamo soddisfatti: lo scopo infatti era proprio darvi un quadro del pasticcio in cui ci hanno ficcato i Tre Amigos sindacati confederali.
      Il consiglio – che vale sempre, per tutti – è quello di segnarvi ogni giorno su un'agendina l'entrata e l'uscita dal lavoro: senza di quelle, si può tirare solo a caso. Ricordiamo anche che è facoltà di tutti chiedere di consultare le timbrature “se necessario”: non ve le stamperanno, perché su queste cose sono bambini dispettosi, però potrete ricopiarle.
      E noi siamo disponibili alla verifica ;)

      Elimina
    2. Ma ti risulta che se un festivo cade di domenica e stai a casa, non hai diritto al giorno di riposo in settimana?

      Elimina
  3. Complimenti davvero per il Post.
    Più che mai c'è bisogno di capire e i vostri articoli sono dei mezzi sinceri e immediati per farlo.
    Il meccanismo degli 80 euro è notoriamente perverso.
    Tale meccanismo sconcertante dovrebbe ormai essere noto, però per qualcuno sarà ancora un mistero. I vostri chiarimenti sono quindi utilissimi.
    Ovviamente condivisibili le riflessioni su chi lo ha concepito.

    Attendo un post con considerazioni sulle domeniche di dicembre con la festività cadente nella settimana successiva.

    RispondiElimina

Scrivi qui il tuo pensiero...

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.