Sovratitolo

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11 aprile 2019

Pasqua e pasquetta

Ogni anno ci "rompono" le uova!

Buongiorno a tutti gli utenti del blog, ogni anno, nel periodo delle festività di Pasqua e Pasquetta ci troviamo a rifare più o meno la discussione sulle festività pasquali.

La Flaica-CuB nazionale ha provveduto a sensibilizzare l'Azienda che spesso si muove "disinvolta" nell'ambito di questa problematica, vedi comunicazione.

Riproponiamo lievemente aggiornato nel testo e nella modulistica il post dell'anno scorso. 

Come ormai molti di voi sanno la domenica di Pasqua NON è una festività retribuita, quindi non presente nelle festività retribuite nel nostro contratto nazionale del lavoro ( vedi art. 142).
Perché? Evidentemente essendo sempre cadente in domenica, che non era un giorno lavorativo obbligatorio per alcuni, non necessitava di una regolamentazione retributiva.


Part time week-end (PTW) :

Ora le cose sono "un po' cambiate", e quindi coloro che hanno la domenica da contratto (in questo caso i/le part time week end), considerato che i punti vendita saranno chiusi la domenica di Pasqua, dovranno recuperare quella giornata lavorativa in un altro giorno della settimana, pena, perdita di una giornata retribuita.

Ora, come già accade di routine per i part time week-end, in alcuni negozi, la questione si presenta spesso in questi termini :
La giornata si recupera a Pasquetta oppure N.R. (non retribuito).

E' pratica consolidata da qualche anno ormai sottoscrivere ed inviare in Azienda da parte di chi lo desidera, una richiesta di questo tipo: vedi modulo, avendo cura di aggiornare le parti in rosso, per far si che i/le part-time domenicali possano recuperare in altra giornata che non sia il lunedì di Pasquetta.


Aggiungiamo giusto due righe per capire perchè non vi è l'obbligo al lavoro festivo, neanche se espressamente indicato sulla lettera di assunzione.
Una delle chiavi di lettura potrebbe essere quella derivante dalla sentenza del tribunale di Rovereto che stabilisce in sostanza " ... l'annullabilità delle clausole contenute nei contratti individuali di lavoro volte a rendere obbligatoria e automatica la prestazione lavorativa in giorno festivo...", la sentenza (ma non è la sola) conferma che il diritto soggettivo ad astenersi dal lavoro in giorno festivo va oltre qualsiasi eventuale deroga eventuale o patto stabilito tra azienda e sindacato.

Quindi da ciò si evince che : essendo  l'azienda chiusa la domenica di Pasqua, la giornata lavorativa non sono tenuto a recuperarla a Pasquetta (ma bensì in altra giornata), in quanto giorno festivo (salvo libera scelta). 
Quindi se l'azienda forzasse la mano affinché io dia la disponibilità a Pasquetta, perché altrimenti mi mette N.R. (non retribuito), sarebbe sostanzialmente come se vi fosse un obbligo al lavoro festivo, in quanto non mi lascia alternativa al  recupero della domenica di Pasqua.

Consiglio: se non desiderate lavorare a Pasquetta, inviate la comunicazione/richiesta all'azienda con almeno due date in cui vi rendete disponibili al recupero.

Ci potrebbe essere qualche caso di PTW (ultime assunzioni) che potrebbero avere una clausola che stabilisce che qual'ora la festività coincida con un giorno di contratto, essi sono tenuti a garantire la prestazione.  
In questo caso sarebbe curioso vedere come l'azienda si muoverà, visto che quest'ultima sentenza va proprio contro questo tipo di contrattazione.

Ciò vale anche per i full-time con la domenica lavorativa
www.glocker.com
ordinaria inclusa
, perché anche molti di essi hanno la clausola che prevede l'obbligo della prestazione festiva, in questo caso pagata straordinaria, ma visto quest'ultima importantissima sentenza, bisogna vedere come si vorrà muovere l'azienda, e anche come si (se si) muoveranno in tal senso le Organizzazioni Sindacali nel loro complesso.(solitamente dalle nostre parti per i confederali non si deve distrubare l'azienda)


Per quanto riguarda il recupero della domenica di Pasqua per i "full-time domenicali", la questione si potrebbe porre in maniera diversa: 
In teoria la retribuzione della festività di Pasquetta gli dovrebbe venir riconosciuta, anche qual'ora il lavoratore non decida di dare la sua disponibilità in quella giornata, quindi nonostante la mancanza della prestazione lavorativa della domenica e del lunedì, il lavoratore in questione si vedrebbe retribuiti comunque i sei giorni di lavoro.

Unica ipotesi per cui questa tipologia di lavoratore non dovesse vedersi riconosciuta la retribuzione della giornata di Pasquetta possiamo pensare che sia nel caso, avendo loro il riposo a rotazione, che in quella settimana, a quel lavoratore capiti il riposo nella giornata di lunedì.

Cosa che però tendiamo ad escludere visto che nel CIA (contratto integrativo aziendale), al capitolo "riposo settimanale" si dice che il riposo infrasettimanale va dal martedì al venerdì (vero è che il capitolo citato fa riferimento a coloro che lavorano a giornata).

Invitiamo  questi lavoratori a chiedere quale giorno di riposo capiti loro in quella settimana

Ad ogni modo se ne sapremo di più vi aggiorneremo, intanto auguriamo a tutti buona Pasqua.

Lo staff di Cambialiberamente.