Welfare Welfare delle mie brame
chi è il più variabile del reame?
Chi era in cassa a San Valentino, il 14 pomeriggio sul tardi si trovava a battere mazzi di fiori scontati dal 30% al 50%... e magari pensava al senso della ricorrenza e al fare un gesto d'amore con la possibilità di risparmiare. Romantico? Mai quanto quello che, ormai per il terzo anno consecutivo, si ripresenta col Salario Variabile. Ci permetterete di autocitarci con brani dei nostri interventi passati, per comodità: se la RSU Filcams CGIL di Affori può copiare nostri articoli e firmarli a proprio nome (senza mai fare pubblica ammenda con i propri colleghi di Negozio), noi che ci copiamo da soli non siamo peggio di loro, no?
Non essendoci novità a livello normativo, ci limitiamo a ricordare il quadro di legge: l'Azienda che applica la formula “premio in welfare” con la firma dei Tre Porcellini ha diritto a esenzione fiscale e contributiva TOTALE
( vedi D.M. 25 marzo 2016; Circolare Agenzia Entrate N.28E 15 giugno 2016).
Insomma: i sindacati confederali per l'Azienda hanno ottenuto un fantastico risparmio e, per noi lavoratori, i risparmi che già ci riconosce la legge.
Insomma: i sindacati confederali per l'Azienda hanno ottenuto un fantastico risparmio e, per noi lavoratori, i risparmi che già ci riconosce la legge.
Parte
“obbligatoria” del CCNL è il versamento agli Enti Bilaterali e
il pizzo legalizzato per la fantomatica “assistenza contrattuale”,
quella che ci portano via dalle buste paga e finisce, con cifre
misteriose, a tappare i voraci bilanci sindacali. Questa premessa,
quindi, per ricordare a tutti, nero su bianco, che siamo
rappresentati da Organizzazioni che garantiscono risparmi fiscali
milionari ad aziende che, in cambio, effettuano trattenute dal nostro
stipendio per darli direttamente a loro.
In
perfetta continuità col Governo Renzi e del suo pupazzo Gentiloni,
la filosofia è la stessa degli 80 euro: ti do dei contanti in busta
paga. Dove li trovo? Tagliandoli agli enti locali e ai servizi dello
Stato: chi ha trovato in busta 80 euro, si è trovato anche un Comune
che aumenta le rette degli asili o i canoni d'affitto. Questo “bonus”
ce lo siamo ampiamente pagato da soli.
Con
la detassazione, il meccanismo è uguale: oggi puoi pagare la mensa
di tuo figlio risparmiando il 10%..e l'anno prossimo il tuo Comune la
aumenterà del 20% (perché il mancato introito si riverserà in meno
fondi agli enti locali. Oggi
sarai costretto a chiedere di applicare questo sistema, perché non
arrivi a fine mese;
lo stesso sistema che ci sta portando in un circolo vizioso, anche
(soprattutto) per la sanità e il diritto alla salute. Essere
costretti ad utilizzarlo non significa doverne gioire.
Per aiutarvi a fare i conti in tasca, diamo un brevissimo riassunto del sistema di tassazione, utilizzando la busta dell'anno scorso:
Come potete vedere, il Salario Variabile è SOGGETTO a CT, ovvero Contribuzione e Tassazione: prima di arrivare al netto, la cifra quindi passa attraverso alla trattenuta del 9,49% esattamente come le altre cifre soggette (vedi Competenza Corrente).Il Salario al netto dei Contributi Inps passa poi “al piano di sotto”, per subire la trattenuta IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche); la normativa riconosce un'aliquota agevolata del 10%, e quindi apparirà SEPARATAMENTE dal resto del reddito tassabile. Vedrete due IMPONIBILI (ovvero la base su cui si calcola la percentuale): uno per il Reddito soggetto ad aliquota intera, l'altro per la parte con la tassazione agevolata.
Quindi: Salario Variabile LORDO, meno 9,49% di Contribuzione, meno 10% di Tassazione, avrete la cifra netta. Sappiamo che sono nozioni elementari, ma molti ci stanno chiedendo conferme: preferiamo ripetere una cosa “ovvia” che lasciar correre le voci o creare fraintendimenti.
Quindi: Salario Variabile LORDO, meno 9,49% di Contribuzione, meno 10% di Tassazione, avrete la cifra netta. Sappiamo che sono nozioni elementari, ma molti ci stanno chiedendo conferme: preferiamo ripetere una cosa “ovvia” che lasciar correre le voci o creare fraintendimenti.
Detto questo, aggiungiamo solo che, naturalmente, le cifre convertite in WELFARE non possono essere portate in DETRAZIONE al 730: quindi, nel farvi i conti, tenete presente sempre quello che risparmiereste presentando certi costi della Dichiarazione annuale dei Redditi e confrontatelo con il risparmio che avreste grazie all'esenzione dalle trattenute che vi abbiamo mostrato qui sopra, in caso di opzione welfare; attenzione che, come incentivo, ogni cifra spostata dai contanti al welfare viene maggiorata del 10%.
Noterete che l'opzione “tessera prepagata” è saltata fuori per timore di scarse adesioni al welfare, col rischio che l'azienda da questa operazione ci guadagni poco; a differenza di una prepagata frutto di erogazione liberale (non dovuta da contratto, ma come “regalo” aperiodico tipo Natale), anche questa tessera adempie ad un istituto contrattuale (il pagamento del Salario previsto dal CIA) e pertanto rappresenta un vantaggio per l'azienda, rispetto ai contanti.
Uno scrupolo, forse non necessario: visto che la tessera prepagata
formalmente non ha vincoli di spesa, non è raro che qualcuno ipotizzi di
utilizzarla per comprare una Mastercard e fare così uno spostamento di
credito che, a tutti gli effetti, porterebbe con sé un vantaggio fiscale
ottenuto in virtù di un “pagamento in natura” che si trasforma però in
soldi spendibili ovunque... Prima di fare operazioni, valutatene la
correttezza comunicando con i vostri responsabili: noi riteniamo
fermamente che qualsiasi cosa diversa dall'acquisto di merci esca dal
quadro normativo.
In conclusione, ancora una volta ci troviamo davanti ad una situazione in cui le uniche cose ottenute dai Sindacati confederali sono prese dal bilancio dello Stato, con l'aggravante che il Padrone non solo non aumenta il premio da 14 anni, ma da 3 ci guadagna pure. E tutto questo per sigillare il patto d'acciaio sulle riscossioni (dalla retribuzione di tutti i lavoratori) degli istituti contrattuali a favore dei Sindacati.
Chissà se riusciranno mai ad ottenere qualcosa anche per noi.. o almeno a smettere di metterci le mani in tasca.
Nel frattempo: i dati sui singoli Negozi (e la conseguente cifra assegnata al singolo lavoratore) sono noti dal 2 gennaio... ma verranno comunicati solo dopo che avremo scelto l'opzione welfare o meno, senza sapere se sarà di 680, di 430 o di 930 euro. Un bell'esempio di trasparenza e rispetto, no?
CambiaLiberamente Staff
Precisazione Ultim'ora: corre voce tra numerosi colleghi che chi non utilizza il modulo che ci è stato consegnato per scegliere in quale modalità incassare il premio avrà problemi a riceverlo, No NON è così chi non lo utilizza e quindi non farà nessuna scelta riceverà come al solito l'accredito in busta paga.