Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga ma siamo in grado di dare informazioni utili anche a tutti coloro che lavorano nella GDO..

3 marzo 2016

Ci siamo quasi

         Ad un passo dall'esito del Referendum

A quattro  giorni dal voto del referendum sulla scelta di far partire o meno l'accordo (sperimentale) sul lavoro domenicale, ci poniamo una domanda:
Happyblog.it

la scelta di votare se essere favorevoli o contrari a questo accordo è stata libera e incondizionata per tutti?

Per fare questo vogliamo trarre qualche spunto anche dall'articolo che abbiamo postato nella colonna di sinistra del blog, preso da una pagina facebook del gruppo comunicazione della Filcams di Milano, dal quale, tra le altre cose, siamo "leggermente" chiamati in causa.

Nel post in questione, si dice che 22.000 addetti di Esselunga "avranno la possibilità di esprimersi con una vera consultazione referendaria", e ancora "...si poteva anche non osare tanto".

A nostro avviso, una questione fondamentale come questa doveva passare necessariamente da un referendum, e visto che le Organizzazioni Sindacali (purtroppo) hanno una rappresentatività in azienda non particolarmente rilevante, il fatto di chiedere come Organizzazione Sindacale il referendum su questo importantissimo argomento, non ci sembra un atto di coraggio, ma un atto dovuto.

IL referendum è stato chiesto, anzi preteso (".. noi lo abbiamo preteso..") dalle organizzazioni sindacali, e allora ci chiediamo come mai non si sia riuscito a gestirlo in maniera omogenea e completa ugualmente in tutti i negozi.

Lo diciamo, essendo venuti a conoscenza (anche in prima persona) di situazioni al quanto paradossali, ci giungono notizie di realtà dove il referendum è stato effettuato in una sola giornata (o solo venerdì o solo sabato), o con dinamiche del tutto assurde, ad esempio direttore che passava a far votare nei reparti con l'urna in mano, votazioni fatte con urna situata al box assistenza clienti, urne abbandonate, conteggi schede fatta in negozi diversi da quello dove si era votato ecc, situazione che se dovessero essere confermate, non sarebbero sicuramente motivo di orgoglio per chiunque faccia parte del sindacato (noi compresi), considerando che il referendum, essendo stato indetto dalle Organizzazioni Sindacali, non poteva e non doveva essere lasciato gestire o cogestire (in alcune realtà) dall'azienda, non ci sembra corretto.
l'indipendenzanuova.com

"Perchè la democrazia ci piace anche quando ci può dare torto"

Da questa frase riusciamo a trarre un grande spunto.
La democrazia prevede a nostro avviso anche che vi possano essere opinioni (anche al nostro interno) differenti e diverse, e anche contrarie. 
Abbiamo deciso di sostenere il NO perchè questo accordo, cosi come scritto, per noi, non rappresenta i principi con cui avevamo iniziato e proseguito la trattativa, principi che sono sta chiari fin dal primo giorno delle trattative, spiace che qualcuno si sia perso dei passaggi importanti.

Abbiamo sostenuto alla fine il nostro principio di contrarietà, sia attraverso il web, che direttamente davanti alle persone, nelle sedi dove abbiamo potuto esprimerlo (coordinamento regionale/provinciale, lo esprimeremo anche al coordinamento nazionale se ce ne sarà occasione). 
Il web per noi è un mezzo di comunicazione, diffusione e condivisione , e non uno scudo, per nasconderci (basta cliccare su "chi siamo" a inizio pagina).

Se la democrazia "piace", perchè impedire ad alcuni delegati di affiggere in bacheca ANCHE volantini che spiegano le ragione sulla scelta del voto del NO, come accaduto a molte RSA, volantini, come ad esempio il nostro che spiegavano nel merito il perchè della scelta del NO.

Al contrario di volantini che spiegavano cosa sarebbe successo votando si, illustrando una realtà fantastica, mentre invece se si fosse votato il no sarebbe accaduta una catastrofe (alla faccia della corretta informazione).


it.blagstinews.com
Quindi ci domandiamo:

Che tipo di scelta hanno avuto a questo punto i lavoratori ?
Una scelta libera e consapevole?
Conoscevano i vari punti di vista?
Hanno avuto la possibilità di conoscerli?

Di certo sappiamo che le figure direttive aziendali hanno fatto a tantissimi colleghi una "informazione" (a tappeto) a favore del si, a tratti anche "molto particolare e fantasiosa", i funzionari e segretari sindacali dal canto loro hanno fatto più o meno altrettanto, le voci fuori dal coro, nonostante piaccia la democrazia sono state mal digerite (non in tutti i casi). 
A questo punto attendiamo l'ufficialità del dato nazionale sull'esito del referendum.

Detto ciò potremmo dedurre che la vittoria del SI sarà abbastanza netta.

Ma se non fosse cosi, se la vittoria del SI non fosse cosi netta, nonostante la "disparità di forze in campo", allora secondo noi sarebbe opportuno che tutte le parti in causa qualche domanda se la ponessero, su come sia andato veramente questo referendum.

A risentirci, lo Staff di cambialiberamente.