MEGLIO
(PE)TARDI
CHE MAI
Siamo
ancora a poche ore di distanza dal Capodanno e purtroppo l'elenco di
vittime dei botti non è ancora completo.
E'
nostro dovere aggiornarvi e mettervi a conoscenza dell'ennesimo caso
alla cui origine c'è leggerezza, cocciutaggine e una buona dose di
spavalderia.
Il signor
S. Lunga di Limito
(nome omesso per la privacy) il giorno 29
dicembre ultimo scorso,
maneggiando dei piccoli fuochi d'artificio nei pressi di un
Supermercato di
Lainate si è
causato delle lievi ferite. L'elemento che più rende perplessi è
che il signore
sia recidivo e
affatto nuovo a simili infortuni; tutt'altro che rari, infatti,
episodi di scottature ed abrasioni che lo hanno visto protagonista –
sempre nei parcheggi di Supermercati: Olgiate, Saronno, Milano..
Ad aggiungere beffa al danno,
la fattura di
“euro 2.000 più spese” in botti.
Ne valeva la pena?
Cambiando argomento: il
29 dicembre 2017 un Giudice ha ordinato ad Esselunga di riconoscere
la RSU del Negozio di Lainate.
I due lavoratori che la compongono, dopo una valutazione con i
lavoratori da cui sono stati votati e alla luce di una
trattativa/farsa sul lavoro domenicale che ha messo il luce
l'assoluta mancanza di elementi di pregio dell'Accordo, hanno deciso
di lasciare la Filcams CGIL e passare alla Flaica CUB.
L'Azienda, come prassi, li ha
dichiarati decaduti. Il Tribunale li ha reintegrati nel proprio ruolo
e ha condannato Esselunga al pagamento di 2.000 euro più spese
generali.
Abbiamo perso il conto dei
botti da duemila euro più spese, nei vari episodi: essendo soldi
della NOSTRA Azienda (in senso di spirito di appartenenza, non di
proprietà!) è tanto il dispiacere di vedere così tanti soldi
buttati solo per stabilire un principio: esistono solo Cgil, Cisl e
Uil e nessuno deve disturbare le “trattative”. Ci guardiamo allo
specchio: non siamo bellissimi.. ma non facciamo nemmeno paura. Tutti
questi soldi non si potrebbero spendere meglio?
Un augurio per un Buon
Anno,
che inizi sotto il segno
della Democrazia Sindacale
RIFIUTI
SOLIDI URBANI (non riciclabili?)
Visti
i (benvenuti) commenti ad ogni post, e una discussione sempre più
vivace, concludiamo con una considerazione che in parte è stata già
espressa nelle note degli interventi precedenti ma che può essere
passata inosservata.
NESSUNO
vorrebbe essere costretto ad andare da un Giudice per vedersi
riconosciuto come Rappresentante, nessuno vuole “riciclarsi” come
un parlamentare che “cambia casacca” ma la triste realtà è che
OGGI è (ancora) l'unico metodo. E nel
Contratto del Commercio firmato nel 2015 da Cgil, Cisl e Uil è anche
peggio:
le RSU perdono ogni autonomia rispetto alle sigle sindacali, che
decidono al posto dei rappresentanti e hanno potere
di sanzionarli.
Chi
non è in linea con i piani alti, con quello che si firma e si
decide, può essere disconosciuto.
Il
4 marzo voteremo il Parlamento con un sistema volutamente
corrotto
ideato da PD,
Forza
Italia
ma sostenuto anche da Lega
Nord,
dove la selezione (ancora una volta, sempre peggio) la faranno i
partiti e i nomi non potranno sceglierli i cittadini: chi ci
manderanno? Quelli più competenti e liberi di pensiero, o quelli
ciecamente fedeli al Capo? Abbiamo già gli Antonio Razzi e i Denis
Verdini, e come Ministro dell'Istruzione
(!!!)
una ex sindacalista che nel curriculum si era messa una laurea
inesistente: pensate che possa migliorare?
Vorremmo
un futuro in cui, in ogni Negozio, ci possano essere elezioni libere,
candidati liberi e diritto di votare: se è un sogno troppo
ambizioso, vorrà dire che il nobile concetto di RSU – nato proprio
per fornire procedure di elezioni più aperte – è destinato tra
gli scarti di un epoca passata, per colpa di chi dice di combattere
il modello Renzi ma, in pratica, vuole solo burattini fedeli.
Certo:
la fedeltà e l'affidabilità sono importanti... Ma se un partito o
un sindacato sono coerenti e fanno quello che è il proprio dovere, e
se non imbarchi gente che pensa solo ai propri vantaggi, la
fedeltà viene da sola.
Senza
il bisogno di sanzioni.
Marcello
Donadello – p. FlaicaUniti-CUB