Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga ma siamo in grado di dare informazioni utili anche a tutti coloro che lavorano nella GDO..

12 novembre 2014

COOrd.Nazionale Bologna novembre 2014

Bologna 6 novembre 2014
Coordinamento nazionale delegati Filcams 
Esselunga com’è andata…


negozi-aperti-la-domenica-li-richiedono-i-consumatori_M1.jpgL'incontro Nazionale delle RSU Filcams di Esselunga che si è tenuto a Bologna aveva come argomento principe la discussione sul  fatto che Esselunga ha deciso unilateralmente da novembre di assumere dipendenti full-time, includendo di fatto la domenica obbligatoria ai nuovi assunti, quindi con settimana lavorativa da lunedì a domenica compresa, con tutte le problematiche del caso: ore di straordinario festivo azzerate, riposo non più cadente di domenica, non che le difficoltà del caso di inserimento e compatibilità con i nostri orari modulari, cancellando di fatto la volontarietà che resterebbe comunque per i "vecchi" assunti (per ora).

Al coordinamento erano presenti i delegati (rsu) dei vari negozi Esselunga a livello nazionale, dalla Lombardia alla Toscana, Piemonte, Liguria, Veneto ed Emilia Romagna (il Lazio per ora assente)



Fermo restando che anche l'ipotesi di una risoluzione a livello governativo sulla liberalizzazione degli orari commerciali risulta ancora molto lontana e difficile dal divenire, e fermo restando che un sindacato dovrebbe cercare di evitare il formarsi di situazioni discriminanti tra lavoratori ed evitare appunto che si vengano a creare lavoratori di serie A e lavoratori di serie B (anche se in realtà negli ultimi anni questo errore è stato sicuramente commesso).
Prima di procedere con il dibattito c'è stato il discorso di introduzione del segretario della Filcams Nazionale, con delega per Esselunga, Christian Sesena, il quale ha fatto capire come sul lavoro domenicale ormai i tempi per decidere di raggiungere accordi siano stretti, o si continua a nascondere la testa sotto la sabbia ed aspettare che le scelte ci piombino addosso o si comincia ad affrontare il problema del lavoro domenicale in maniera seria e costruttiva, e questa probabilmente e' l'ultima occasione che ci rimane.
C'e' in oltre da tener presente che Esselunga non  ha ad oggi, intenzione di disdettare il contratto integrativo (CIA), che pure ha un costo per l’azienda, e che nonostante l'ultimo nostro contratto nazionale del commercio (terziario distribuzione e servizi) preveda un obbligatorietà al lavoro domenicale per un buon numero di domeniche (circa il 25-30% del totale), l'azienda non si e' mai rivalsa sul fatto di precettare la prestazione lavorativa obbligatoria della domenica (ad eccezion fatta per alcuni negozi dove vi è in atto una sperimentazione unilaterale aziendale), seppur con eventuali complicanze del caso.


Indubbiamente dobbiamo riflettere...





Ad ogni modo l'intento di Christian era quello di capire durante il dibattito il pensiero dei delegati nei vari negozi sulla vicenda del lavoro domenicale.


Molti sono stati gli interventi (tra cui anche una RSU del nostro gruppo), la linea generale ed il pensiero sul lavoro domenicale  è stato più o meno lo stesso per tutti , e in sintesi si potrebbe definire in queste parole, ...fermo restando che il lavoro domenicale non piace a nessuno (delle rsu presenti), indubbiamente è una problematica che da parte nostra  và affrontata e gestita..., un po' perché il nostro pensiero non è quello di tutti i lavoratori (in alcuni negozi fanno la fila per andare a lavorare la domenica e in altri no) un po' per riequilibrare le cose con chi, ad esempio le part-time domenicali che la domenica la hanno per contratto (e non dite che e' una loro scelta), vuoi perché comunque si parla di organizzazione del lavoro e come tale compete ad una RSU.


E' comunque stato richiesto all'Azienda, da parte delle organizzazioni Sindacali un incontro, volto  a chiarire la scelta che Esselunga ha deciso di effettuare in maniera unilaterale (su assunzione full-time con domenica), e anche per capire dove l' Azienda abbia intenzione di andare a parare e di cosa abbia realmente bisogno.
Detto questo, dal nostro punto di vista, dobbiamo essere pronti a metterci in gioco, e per arrivare a ciò  Christian Sesena ci ha esortato a confrontarci con i lavoratori all'interno dei negozi per capire anche la disponibilità di noi lavoratori al lavoro domenicale e quanto si è disposti a contribuire per "alleviare" il lavoro domenicale a chi lo ha già obbligatorio da contratto, oltre che cominciare a ragionare su varie ed eventuali possibilità di accordi, che potrebbero prevedere un incremento economico della prestazione, riposi a scalare con possibilità di recuperi a week-end, proporzionalità sul lavoro volontario, o ragionare su un accordo a livello generale per  poi lasciare ancora campo  alle RSU per le specificità di ogni singolo negozio, insomma di idee ne sono circolate parecchie e altre ce ne saranno, sempre ovviamente da valutare in futuro con tutti i lavoratori.
 
E' stato ribadito da Christian  che durante l'incontro che si farà con l'Azienda non verranno prese decisioni o firmati accordi ufficiali di nessun genere, ci ha comunicato inoltre che l'incontro avverrà a delegazioni ridotte, cioè saranno ovviamente presenti tutte e tre le sigle sindacali, ma con un numero limitato di delegati, (anziché  40 per ciascuna sigla sindacale solo una decina) come da richiesta di Esselunga, tutto ciò per rendere "più leggera" la discussione dal punto di vista emotivo, senza incappare in sterili polemiche ed inutili dibattiti su "punti e virgole".


Chiudiamo dicendo che e' molto importante  cercare di creare una certa mentalità solidale tra vecchi e nuovi assunti, senza che si vengano a creare rivalità e invidie tra le due tipologie di lavoratori che sono figlie anche di questa crisi epocale, e capire appunto quanto del proprio siano disposti a rinunciare i "vecchi" per rendere più equo e meno sfruttato il lavoro dei "nuovi" rendendo meno arduo il confronto e le diversità tra padri e figli.


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