Sovratitolo

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14 ottobre 2015

Bologna 9/10/2015 Esito incontro su lavoro domenicale


ESITO INCONTRO NAZIONALE SULLA TRATTATIVA PER IL LAVORO DOMENICALE.
 


L'incontro ha inizio  alle ore 11 come previsto, presenti per l'azienda il dott. Lattuada con altri tre collaboratori, dall'altre parte del tavolo le tre Orgazzazioni Sindacali Filcams Cgil, Uiltucs Uil, Fisascat Cisl, il nostro rappresentante nazionale per la  Filcams lo ricordiamo è il segretario nazionale Cristian Sesena, che è stato a nostro avviso all'altezza della situazione, per la verità dobbiamo dire che abbiamo apprezzato anche il segretario nazionale della Uiltucs, il quale ha espresso dei ragionamenti condivisibili.

Ovviamente ad assistere e successivamente partecipare alla discussione in platea c'erano i delegati Esselunga, per la Filcams quelli facenti parte del coordinamento nazionale, per il nostro gruppo del blog erano presenti Davide Dimatteo (Saronno) e Flavio Lorenzi (Varedo).

La partenza come al solito, è stata dell'azienda che prima di entrare nel vivo delle loro proposte ha esplicitato ancora dati sulle nuove aperture e riaperture (per ristrutturazioni), programmate entro la fine dell'anno, nuove aperture: Rozzano, Soliera (Carpi) e Monza, riaperture: Papiniano, Sassuolo e Cortefranca

L'azienda ribadisce che è un investimento molto importante economicamente, che va così ad aumentare la rete vendita, raggiungendo, ad oggi, la cifra di oltre 22.128 dipendenti, di cui 20mila nei punti vendita, viene ricordato inoltre che entro l'anno prossimo riaprirà il negozio di Como Camerlata dopo annose vicende anche di carattere burocratico che dovrebbero risolversi,  si prevede che entro la primavera 2016 possa riaprire. 
Il tutto sottolineando la scelta e la volontà di crescita nonostante il periodo critico generale. 
Oggi l'azienda per numero di dipendenti si colloca intorno al 15° posto tra le aziende italiane. 

Brevi cenni anche su gli investimenti futuri che si andranno a realizzare per la costruzione di un nuovo polo logistico nei dintorni di Brescia, se si riusciranno ad acquisire le aree predestinate.

Entrando nel merito della discussione l'azienda sottolinea che non ci saranno condizionamenti per quanto riguarda la  trattativa sull'organizzazione del lavoro domenicale, in virtù della situazione sulla trattativa del contratto nazionale con Federdistribuzione (di cui Esselunga è capofila) , che sta amaramente naufragando, con conseguente dichiarazione di sciopero da parte delle Organizzazioni Sindacali per le giornate del 7 novembre e 19 dicembre 2015.

L'azienda ribadisce inoltre che il lavoro domenicale è diventato imprescindibile per l'economia aziendale.

Detto questo l'azienda rende noto le aperture domenicali dei negozi: 134 aperti la domenica ( su 150, fra poco 137su 153) di cui 47 aperti al mattino e 87 aperti tutto il giorno. 

Specifica anche che su 20mila lavoratori dei negozi, circa 4mila
( il 20%) sono i lavoratori con l'obbligo del lavoro domenicale (sia full time che part time), non sempre ripartiti egualmente nei negozi.



L'azienda ovviamente parte con questa premessa anche per avvallare le proprie proposte.

Prima di passare alle proposte aziendali c'è una doverosa precisazione di Cristian Sesena, in cui  spiega che l'introduzione, se pur importante, non è del tutto condivisibile per le O.S., in quanto è difficile discostarsi completamente dalla  complessa situazione contrattuale nazionale, nessun condizionamento certo, ma al contrario, si cerca di capire se il possibile buon esito della "partita" sul lavoro domenicale, condizionerà l'andamento della trattativa sul CCNL con Federdistribuzione.

Inoltre è bene chiarire (dicono le O.S.) che la visione sulle aperture domenicali dell'azienda non coincide e non coinciderà mai con quella del sindacato (in merito soprattutto alle liberalizzazioni selvagge), ma visto la situazione stante, si proverà a trovare un accordo sull'organizzazione del lavoro domenicale (avendone avuto mandato dai delegati).

Molto importante prima di cominciare ad addentrarsi nella trattativa è capire se l'azienda comprende che per la maggior parte dei lavoratori lavorare la domenica non è come lavorare un mercoledì, in quanto le difficoltà organizzative molto spesso sono maggiori da gestire la domenica (per ovvie ragioni), quindi se su questo punto si è d'accordo le trattativa può proseguire.

L'azienda dichiara (in ordine) che non può imporre il proprio
pensiero sulle altre aziende associate in Federdistribuzione, ma sicuramente potrebbe far valere il suo peso specifico all'interno della delegazione trattante.

L'azienda riconosce che per un lavoratore, lavorare la domenica può risultare disagevole per varie ragioni, e comprendono che il lavoratore non è sempre entusiasta di lavorare la domenica, tant'è, dicono, che hanno cominciato gradualmente con le aperture 9-20.

Ora le proposte aziendali per sommi capi: 

Accordo sperimentale di un anno, programmazione su base trimestrale, privilegiando in primis la volontarietà (che potrebbe non bastare), in caso che non si raggiunga il personale sufficiente a garantire il presidio, si comanderà la prestazione ai lavoratori meno disponibili, tenendo anche conto delle disponibilità tra mattina e pomeriggio. (equa distribuzione dei carichi). 

Recupero prestazione domenicale in caso di malattia ( quando si è già data la disponibilità).

Carichi di lavoro: servirà sicuramente maggior presenza al mattino rispetto al pomeriggio ( comunque equilibrare volontarietà tra mattina e pomeriggio, seguendo il turno della settimana precedente).

Lavoro domenicale su turno, no giornata.

Le domeniche lavorative potenzialmente comandabili rimangono 24 per il DRO/GEM, e 31 per i reparti freschi.

Timida apertura sulla possibilità di togliere qualche domenica agli obbligati ("domenicali") in virtù del raggiungimento dell'accordo:

1 domenica a trimestre per i full time
1 domenica a semestre per i parte time 

Accordo quadro nazionale, con accordi decentrati a livello di singola filiale (in virtù delle diverse necessità), con partenza graduale, dai negozi con apertura 9-20.

Possibilità riposi attaccati, domenica-lunedì, no Sabato-domenica.

Revisione scaletta maggiorazioni (quella attuale è obsoleta in quanto pensata più di 10 fa), con superamento delle deroghe di dicembre.

A questo punto l'azienda esce dalla sala, e le organizzazioni sindacali insieme ai delegati presenti cominciano il confronto per imbastire le controproposte. La discussione  va avanti per circa un'ora e mezza, in cui ogni delegato dice la propria proponendo idee e punti di vista.
Trovata la "quadra" l'azienda rientra e si riparte.

Considerazioni e controproposte delle Organizzazioni
Sindacali:

Ok ad accordo sperimentale per un anno, che dovrà essere esigibile controllabile e verificabile, anche laddove il sindacato con le RSU/RSA non è presente. 

Ok accordo quadro nazionale, con decentramento accordo a livello di punto vendita, cercando intesa in merito alla  contrattazione sul singolo negozio con la RSU/RSA, con annesso controllo su efficacia, esigibilità e rispetto dell'accordo (ambo le parti).

Possibilità di riposi anche al sabato, (per poter avere 1 week-end libero ogni tot.)

Aperture su lavoratori domenicali ancora scarse, fare sforzo per liberare più domeniche.

Richiesta domeniche potenzialmente comandabili (24/31) troppo alta, se si considera che da contratto nazionale vigente (ccnl 2011) sarebbero eventualmente 24, quindi ridurre pretese.

Tener conto di lavoratrici madri con bambini sotto i tre anni, non che dei lavoratori/lavoratrici con legge 104.

Richiesta di organici adeguati per fronteggiare questo accordo, inoltre le figure cosi dette apicali,( capi, vice, addetti,ecc) dovranno essere conteggiati nella programmazione.

Accorpare reparti con basso numero di lavoratori, per evitare un turn over troppo stringente.

Ok modifica scaletta maggiorazioni, ma non basta togliere qualcosa dalle domeniche dicembrine per spalmarlo sul resto, bisogna metterci qualcosa in più a livello economico, rivedendo anche le distanze tra gli scaglioni delle maggiorazioni ( non si è entrati nello specifico della monetizzazione delle maggiorazioni).

Compensazioni, il tempo liberato è un elemento molto importante.

L' Azienda di fronte a tutto ciò risponde dicendo che sono argomenti su cui si può discutere, su qualcuno di più su qualcuno di meno (quali non ci è dato ancora sapere), e ci si lascia con una data, per il prossimo incontro, da fissare per metà novembre (mentre per il 29 ottobre è già fissata la data per il coordinamento nazionale Filcams).

Le nostre impressioni :

Indubbiamente c'è stata un'accelerazione della trattativa, e si è vista da parte dell'Azienda (senza illudersi troppo) un'apertura forse inaspettata, ma di contro si è vista nella parte del tavolo delle Organizzazioni Sindacali un piglio diverso, più consapevole della materia che si sta affrontando, facendolo in maniera determinata, almeno questa è stata la nostra impressione.

Diremmo quindi che si è fatto un pezzo di strada in più, nella direzione giusta.

"P.S. ricordiamo che il suddetto "eventuale" accordo non riguarda le part time cosi dette "non domenicali".

A risentirci presto sull'argomento, vi terremo come al solito aggiornati.

Lo staff di cambialiberamente.
per info e suggerimenti mail: cambia.liberamente@gmail.com

3 commenti:

  1. La proposta dell'azienda mi sembra ragionevole, su quella delle OOSS non mi esprimo.

    Già che ci sono vorrei chiedere quali sono i "nodi" che stanno bloccando il rinnovo del ccnl con federdistribuzione, a parte ovviamente l'organizzazione del lavoro domenicale. Perché mi pare di capire che "assecondando" Esselunga in questo accordo interno si dia anche una buona mano alla trattativa sul contratto nazionale che coinvolge tutti i lavoratori del settore, giusto? Mi sembra una cosa imporante.

    Altra domanda:
    l'azienda propone la possibilità di riposi attaccati ma non sabato-domenica. In quale altro modo si possono attaccare due riposi?

    Ultima cosa:
    Come funzionerebbe il decentramento dell'accordo nei singoli punti vendita? Nell'accordo "quadro" viene indicato in che modo si può intervenire, e poi si mettono d'accordo i rappresentanti sindacali con il direttore? (o gli ispettori o con chi altro?) Grazie.

    Grazie

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    Risposte
    1. A questo punto Stefano si può identificare come " troll".

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    2. l'unica cosa che mi auguro è che almeno gli altri abbiano il buon senso di ignorarti

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