Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è interamente dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga.

17 maggio 2018

Questo il punto di vista della Flaica-Cub di Milano sull'accordo delle domeniche

...E LA MONTAGNA PARTORI'...EHI! ..CHI SI E' MANGIATO IL TOPOLINO?

Annunciato con gran squillare di trombe e rulli di tamburi, il confronto finale sull'Accordo Domenicale aveva creato grandi aspettative in tutti quelli che avevano letto il volantino Filcams CGIL (quello che sembrava fatto apposta per dire: “Guardate che anche a noi non va bene!”).


Il trailer degli Avengers, uscito nello stesso periodo, aveva fatto il suo lavoro: il film è balzato in testa a tutte le classifiche mondiali. Niente di imprevedibile, tanti effetti speciali, ma un buon prodotto da cassetta.
Nel suo piccolo, anche il volantino aveva fatto sognare un po' anche noi brutti e cinici: il nostro ottimismo di fondo non riusciremo mai a zittirlo.. e siamo andati a vedere il film.
Niente di imprevedibile, pochi effetti speciali per distrarre il pubblico dalla mancanza di trama.

                  
 
Ci saranno occasioni per fare un'ulteriore analisi dell'Accordo nel suo insieme, ma prima occorre ricordare Accordo 1, la prima parte del film: è del 2016 e qualcuno nel frattempo ha scordato qualche dettaglio.

Questa è l'intestazione del volantino con cui la Filcams CGIL di Milano nel febbraio 2016 prendeva decisamente la parte del SI' e ne sosteneva le ragioni al referendum. Non entreremo nei dettagli di tutte le voci (per i completisti: cliccate qui) ma ci soffermeremo su una voce in particolare:


Questa in particolare campeggiava a far notare che in tema di soldi, si andava a migliorare. I soldi delle deroghe natalizie non vengono citati, ma si dà per scontato che siano ampiamente spalmati nel resto dell'anno (con le maggiorazioni “aumentate”)

      

Questo qua sopra, invece, appare nel volantino di aprile 2018. Come abbiamo già detto: noi ce ne eravamo accorti subito che le maggiorazioni erano in perdita e che Esselunga ci stesse risparmiando (anche alla luce del turnover di personale “vecchio” contro domenicali esentati da scaletta).
Nel 2016, se ne erano accorti anche loro, ma hanno preferito mentire? Oppure non se ne erano accorti, e hanno grossi problemi con l'aritmetica?
Vabbe': scurdammuce 'o passato, e vediamo se davvero ora i soldi ottenuti sono equivalenti.

I PERICOLI DEI PROGRESSI PROGRESSIVI: NON SALITE SU QUELLA SCALETTA

Le UNICHE novità della firma finale del 10 maggio scorso sono segnali molto controversi.
Riguardano i “domenicali” contrattuali, sia part time che full time.

1 – per i full time domenicali, le domeniche di riposo in un anno passano da 3 a 5
2 – per i part time domenicali, le domeniche di riposo passano da 2 a 3
3 – dal primo gennaio si applica una scaletta di maggiorazioni progressive anche a loro: il 30% ordinario del Contratto Nazionale, dalla venticinquesima domenica diventa 35% e dalla trentasettesima in poi diventa il 40%

Noi osserviamo e critichiamo, ma abbiamo anche il dovere di dire quali sono le novità che ci piacciono (visto che sono così rare).
Bene pensare ai “domenicali”: questi sono stati USATI sin dall'inizio della trattativa per dire che la solidarietà era doverosa e che doveva partire una programmazione seria. Sappiamo benissimo cos'è successo in questi due anni e quanto ne abbiano beneficiato loro: lo scambio ci è sempre sembrato poco equo. 22 domeniche obbligate ad un vecchio, ne liberano 2/3 ad uno nuovo? E i soldi delle deroghe natalizie, dove sono stati spalmati? Non di certo sul pane degli ultimi arrivati.

Approvato quindi il principio per il quale “diamo qualcosa in più a chi ha avuto niente”, c'è un piccolo dettaglio sul metodo: le maggiorazioni PROGRESSIVE sono un INCENTIVO.
Più sono disponibile, più “guadagno”. Un “vecchio” a cui si applica la scaletta ha interesse ad entrare negli scaglioni più alti; lasciamo per un momento da parte la questione del “quanto” e soffermiamoci sul principio: premiare la disponibilità fa funzionare il sistema. Chi ne vuole fare di più, ne toglierà qualcuna a chi ne vuole fare di meno e sarà giustamente “ricompensato”.

Con i lavoratori domenicali, però, la progressività è addirittura un controsenso.

      

IL PRINCIPIO, LA FINE, LA FINE DEL PRINCIPIO

Proviamo ad illustrare meglio. Il lavoratore domenicale non ha bisogno di un sistema di INCENTIVO, ma di un semplice riconoscimento del DISAGIO. Non potendo scegliere di stare a casa, avrà tutte le domeniche il problema del figlio che non ha scuola o i mezzi pubblici che non ci sono: dalla prima all'ultima domenica. E se le settimane sono 52, e 4 sono di ferie, vuol dire che un full time domenicale se ne fa 48.
Le prime al 30%, poi sale al 35% e poi prende il 40%... che è un disincentivo a non saltare le sue 5 domeniche “bonus”: la differenza tra il domenicale che ne fa 43 e quello che ne fa 48, con gli scaglioni progressivi, sono 5 domeniche pagate con la maggiorazione massima.
SE LO SCOPO DEL GIOCO E' DIMINUIRE LE DOMENICHE AL LAVORATORE DOMENICALE, CHE SENSO HA PREMIARE PROGRESSIVAMENTE CHI NE FA DI PIU'?
Non era meglio fare il 35% dalla prima all'ultima? Forse era più evidente che è una miseria? Forse qualcuno era ansioso di scrivere “40%” per mettere un po' di fumo negli occhi e dare un “rinforzino” al solito tavolo dove l'azienda piglia tutto?

Clamoroso poi che quel 5% sia poi lo stesso che l'azienda non ha MAI pagato a chi aderisce alle Clausole.. perché, sappiamo bene, NESSUNO firma le Clausole: è tutta flessibilità volontaria e sono tutti/e felici di non avere un orario fisso, queste/i part time pazzerelloni. Soprattutto quando si alza l'orario di chiusura e scopri che non vai più via alle 21.30.

LA DONNA E' MOBILE, IL PART TIME PEGGIO

E concludiamo questi pochi appunti con il consueto onore ai vincitori: “The Winner is...ESSELUNGA!”. Era un confronto impari, ma uno ci spera sempre...
Chiunque conosca la vita di Negozio, sa che ormai siamo verso un'abbondanza sistematica di lavoratori con la domenica contrattuale: capita sempre più spesso che, al di là dell'accordo, a questi colleghi venga chiesto un cambio giorno (sempre ben accetto e sempre esente da Clausole e maggiorazione). “Domenica vuoi stare a casa?”
Il part time, in questo modo, diventa un jolly che, la settimana successiva, recupera quando più fa comodo, indipendentemente dai giorni che ha nella lettera di assunzione.
Su questo fronte, storicamente debole, non solo non sono stati fatti passi avanti ma si è praticamente messo il timbro sul metodo.

Forse, bisognava puntare di più sul principio che se, con l'accordo domenicale, io ti do l'equa ripartizione dei carichi e il potere di comandare ciò che ti manca, tu azienda non hai più motivo di assumere persone con la domenica nel contratto: altrimenti, stiamo parlando unicamente di fare un Accordo che gestisca i “vecchi” con un po' di caramelle (la nuova scaletta che, ora lo hanno capito tutti, è più bassa) fino a che non si “estinguano”.

La discussione è aperta: cominciamo con una domanda (retorica) rivolta ai nostri lettori.
Da quando è partito l'Accordo domenicale nel 2016, ad oggi, i Diritti di Informazione generali ci dicono che in azienda (per pensionamento o dimissioni o licenziamento) sono aumentati i lavoratori domenicali, in ricambio ai fuoriusciti.
L'Accordo originale stesso dava facoltà (!) a chi volesse aumentare il proprio monte ore di aggiungere la domenica ordinaria (che cu/#!).
Nel frattempo, su Milano e province limitrofe è sparito il 16 agosto: una giornata di festività che si vede trasformata in lavorativa ordinaria ed esce dal budget delle scalette. Stiamo parlando di un gran numero di Negozi e di tanti soldini risparmiati, ma la trattativa non subisce nemmeno un colpo di tosse. Insomma: le condizioni iniziali, oggi, sono di un risparmio per l'azienda ancora maggiore di quello di partenza. Ne vogliamo tenere conto, ora che si apre il Contratto Integrativo?

Magari qualche dirigente presente in trattativa può darci qualche dato tecnico (costi, teste, proiezione..); oppure, dopo averci detto che la trattativa è difficile, può lasciare il posto ad un altro: nessuno è obbligato a star lì, a fare il “mestiere sporco” di rappresentare.

Flaica.Uniti/Cub Milano

17 commenti:

  1. Già, è sparito il 16 agosto festivo, ma pare che fino ad ora nessuno ne abbia tenuto conto...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Milano, Varese, Monza Brianza...: una CINQUANTINA di Negozi, diverse migliaia di dipendenti e decine di migliaia di ore che, da quest'anno, rientrano nelle tasche di Esselunga: che sia un part time che quel giorno farà 8 ore, che sia un responsabile, che sia un full che si fa le sue 6, non solo lavoreranno "gratis" (a parità di stipendio dell'anno scorso, per intenderci), ma faranno sparire nel nulla anche i soldi della maggiorazione festiva relativa...che, in una trattativa normale, sarebbe stata nel budget dei costi iniziali.
      E non è per fare distinzioni: sappiamo che a Firenze o Bologna il 16 era già ordinario.. ma è come dicessero che da domani il 24 giugno (San Giovanni) non è più festivo per i fiorentini; o San Petronio per i bolognesi: ore lavorative a costo zero che riappaiono, maggiorazioni che scompaiono
      E sul tavolo nazionale la testa dell'azienda è una sola: quella che ha tolto il 16 agosto ai milanesi (sotto il nickname "FederDistribuzione") è la stessa che non ha redistribuito niente, nè ai milanesi, nè ai fiorentini o bolognesi.
      Dire che tra l'inizio e la fine della trattativa ci siano stati pure dei "miglioramenti", è un atto davvero coraggioso.

      Elimina
  2. E' normale che chiedano già di mettere giù le domeniche di luglio e agosto, e le pretendano addirittura per il 20 maggio?
    Come ci si fa ad organizzare?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Abbiamo capito che "normale" per l'Azienda è tutto ciò che non è proibito: io, come ho già raccontato, mi sono trovato a fare un incontro con un esponente della Direzione del Personale che affermava la perfetta regolarità di un Negozio dove la programmazione non appariva per due bimestri, poi riappariva a Natale per comandare tutti, poi spariva di nuovo...
      L'abbiamo chiamato "Tabellone Las Vegas", come i neon intermittenti..

      Per quanto riguarda quello che ci racconti: in molte bacheche Filcams abbiamo visto comunicati dove i delegati assicuravano che per il mese di maggio, periodo di trattativa, le comande erano sospese. Siamo ancora in maggio, ma la trattativa è conclusa (e in alcuni Negozi si comanda che è una bellezza)..
      Ai direttori evidentemente è stato comunicato che la vita continua e hanno ricominciato (comprensibilmente, per il loro ruolo) a raccogliere i volontari dei prossimi mesi.
      C'è chi ha detto che maggio ormai è andato, c'è chi raccoglie solo giugno e luglio, ma c'è anche chi (come nel tuo caso) dice che se raccogliesse le disponibilità di agosto in giugno, qualcuno non potrebbe darle perchè già assente per ferie (e si troverebbe comandato al suo rientro).
      Insomma: l'ennesimo buco normativo; siamo certi che i firmatari risponderebbero con "il potere conferito alla rsu" di gestire le singole situazioni, ma tutti noi sappiamo cosa significhi questa frase.

      Elimina
    2. Grazie della risposta.
      E' vero, è un buco normativo che causa disagi ai lavoratori.
      Eppure, la raccolta delle adesioni delle domeniche da lavorare per la programmazione dei mesi seguenti, sarebbe una delle prime cose da normare con chiarezza, in modo da non lasciare adito a interpretazioni arbitrarie.
      Basterebbe un po' di buona volontà.

      Elimina
  3. Anche da noi hanno chiesto di dare la disponibilità fino ad agosto incluso.
    Tu gliela dai con tutte le difficoltà del caso e il giorno dopo cosa succede? Non ti salutano e tu non ne sai proprio il motivo. Nulla di cui stupirsi, per carità, sono dinamiche folli e arcinote.
    La prossima volta non sarò così sollecito a consegnare le disponibilità che per i "vecchi" assunti, a quanto pare, dovrebbero essere volontarie, salvo poi poter essere comandate...

    RispondiElimina
  4. La prestazione domenicale sarebbe esclusa per i lavoratori che assistono portatori di handicap conviventi, ed è più che giusto.
    Mi chiedo perchè restringere l'esclusione solo ai conviventi.
    Coloro che hanno un figlio o un genitore portatore di handicap e non sono conviventi possono essere a volte più svantaggiati di coloro che ci convivono!
    Secondo me, questa è un'ingiusta discriminazione.
    Bastava normare che tutti coloro che devono usufruire della L. 104/92 sono esclusi dall'obbligo della prestazione domenicale.

    RispondiElimina
  5. La cosa più indisponente è che nel volantino Filcams con cui elencano i trofei ottenuti da QUESTO Accordo, l'esenzione per i beneficiari di 104 convinventi è messa ben evidente.
    Senza dire che tale esenzione è prevista anche dall'articolo 141 del CCNL, e che quindi non è proprio una conquista di questo tavolo.

    Capiamo anche che la lista delle "conquiste" è davvero magra e bisogna mettere anche le cose che erano già ottenute, ma un volantino onesto citerebbe solo il 35% dei domenicali.
    Calcolando che la paga oraria media di un quarto livello è di 10/11 euro, un full time domenicale avrà, DALLA VENTICINQUESIMA IN POI, UN EURO E NOVANTA CENTESIMI IN PIU' (netti!)PER OGNI DOMENICA SVOLTA.
    Cappuccio e mezza brioche.

    I distrattoni seduti al tavolo non hanno nemmeno notato che le maggiorazioni si contano da gennaio a dicembre, ma il contatore domeniche parrebbe confermato da maggio al 30 aprile dell'anno dopo.
    A dicembre, meglio avere la possibilità di comandare a pioggia, se necessario: se contassimo da gennaio, due domeniche al mese e uno magari arriva a dicembre "scarico" e non comandabile.. mentre se parte da maggio, un gastronomo per Natale è pronto per vedersi convocato per 5 domeniche di fila. Bravi, bravi, bravi.

    Il volantino Filcams finisce con "SIAMO DOVE SEI".
    Sì: nella mer7@ :D

    RispondiElimina
  6. Vacci tu a contrattare con l'azienda e vediamo se ottieni qualcosa! Si fa presto a parlare male di chi ci mette la faccia e ha tentato fino all'ultimo di apportare migliorie come l'allineamento dei contatori e una scaletta di maggiorazione migliore per tutti domenicali e non... Ma tu che ne sai? Eri presente alla contrattazione? Non penso proprio.... Gli stessi sindacalisti che tu insulti sono anch'essi lavoratori come te... Ma di fronte ad un muro di gomma come la ns azienda che essendo tale, avrà sempre il coltello dalla parte del manico, cosa pensi di fare? Una rivoluzione? Un massiccio stato di agitazione? Con chi? Questo stato sociale non ha niente a che fare con quello degli anni passati.... Lo sai benissimo... Se siamo nella merda È COLPA NOSTRA!



    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oh! ...finalmente qualcuno che si incazza!
      “Vacci tu a contrattare con l'azienda”... magari! E non è che non l'abbiamo chiesto in molte maniere: quelli che erano lì sotto con le bandiere volevano proprio questo: che la CUB fosse in trattativa (non necessariamente io – scusa la modestia).
      Quindi non è che non siamo saliti al tavolo perché è più facile star fuori e prendere in giro chi ci mette la faccia: è che non ci fanno (ancora, momentaneamente) salire.
      Anzi: chiedo io a te il PERCHE'. Perché sono presenti la Uil e la Cisl, che hanno meno iscritti di noi e hanno un pugno di delegati in tutta Italia? Perché tre sigle hanno deciso che “se firmi esisti” - e l'hanno deciso in accordo con il Padrone; guarda TUTTI gli Accordi Quadro sulla rappresentanza e poi dimmi come mai è stato così facile, in quel caso, ottenere qualcosa (l'esclusione di tutti gli altri: i non allineati, a prescindere dalle tessere).
      Do' per scontato di aver risposto così anche al “Ma tu che ne sai? Eri presente?”. Ti tranquillizzo: stiamo facendo di tutto per esserci, malgrado le VOSTRE regole, le prossime volte. E ti do una certezza: prima o poi ci saremo. Perché il malcontento aumenta e sta arrivando a livelli che “il male minore” è troppo poco: tu ci arrivi in scioltezza, alla terza settimana?
      Ti garantisco che non useremo i colleghi che si uniscono a noi per riempire gli spalti di spettatori che mangiano i popcorn mentre voi siete in campo: chiederemo di farci giocare, perché non abbiamo certo paura.
      >>>segue

      Elimina
    2. Su come si conduce una trattativa: non ho la pretesa di essere un grande saggio, ma che tavolo è se una delle due parti sa già che, comunque vada, i tre firmeranno.
      Tu porti la collanina di tua nonna al “compro oro”, e il compratore sa che non dirai mai “troppo poco: me la tengo”... Secondo te, cosa offre?
      Esiste qualcuno che ha creduto anche solo un secondo al “Ci sono tre opzioni: si proroga, si conferma, si chiude” che circolava nelle assemblee di un anno fa?
      L'Azienda, di certo, sa che NESSUNO avrebbe minacciato credibilmente di riprendersi la collanina.

      Io in Filcams CGIL ci ho fatto 10 anni, e sai qual è la scusa che più mi irritava? “Se non hai le truppe, non puoi fare la guerra”, per giustificare l'impossibilità di ottenere qualcosa.
      Poi arriva il contratto con le domeniche e quello con la malattia e – miracolo! - anche “senza truppe” (anzi: un po' di meno) si firmava.
      IO HO SEMPRE PENSATO CHE SE DICI DI NON AVERE LE TRUPPE TE NE DEVI ANDARE, PERCHE' NON HAI IL DIRITTO DI TRATTARE A NOME DI TUTTI: tu stesso ammetti che nessuno ti segue. O, almeno, per educazione: se non hai le truppe per ottenere, gentilmente evita di firmare le 40 ore per i nuovi assunti (CCNL del Turismo di pochi mesi fa: lavoratori venduti in cambio di “welfare”).

      Un ultimo passaggio: se sei un lettore costante, avrai già visto la mia citazione di un momento esemplare dell'inizio trattativa (io c'ero: poco meno di tre anni fa). Fiorot, segretario Cisl, dopo aver sentito dei piani per Biandrate, nel silenzio della sala chiede a Lattuada: “Avete intenzione di dismettere Pioltello?”. Noi siamo rimasti di ghiaccio. La delegazione Esselunga sorrideva (due di loro hanno trattenuto una risata).
      Io ho capito in quell'istante che, con quella delegazione e quel metodo, potevamo solo “contenere i danni”. Perché il MIO destino, il TUO destino deve essere sotto scacco per la potenziale firma di un (opinione personale) cogli°#e simile, che non sa NULLA della nostra Azienda?
      Lui è uno di quelli che fa capire che la collanina la venderemo comunque e non diremo mai di no: è lui e quelli come lui, che rendono molto più faticosi e inutili i tuoi sforzi. Non sarebbe giusto invitarlo a farsi da parte? Non è di nessun aiuto: anzi.

      So già le mille obiezioni che mi vorresti fare, sul rischio di cancellazione del Cia ecc..
      Forse non ti sei accorto che il Cia lo stiamo già iniziando a perdere, così.
      Come se ti minacciassero di prenderti la macchina, e tu per la paura gli cedi i tergicristallo e le gomme. Domani torneranno a chiederti i sedili.
      Eravamo in trattativa, una decina di anni fa, in un primo tentativo di togliere domeniche agli obbligati. (in “ristretta” eravamo io, Aron di Brescia (il primo a spostarsi in Cub, successivamente) e il Segretario Nazionale). L'elemosina di due domeniche all'anno ci sembrò irricevibile e la sala votò nettamente contro. Sembrava naturale farlo.

      Se la paura è la disdetta del CIA: allora non non potremo mai ottenere nulla. Rassegnati e smetti di trattare: senti cosa dobbiamo dare, di volta in volta.
      Che si assuma la responsabilità l'azienda, di cancellare il CIA: magari è la volta che sveglia “le truppe” e ce le manda in braccio, in assemblea.

      Elimina
    3. Un ultimo consiglio – senza polemica: rivendichi la trattativa e la militanza. Non rimanere Anonimo: è un danno che fai a te stesso. Il mio rispetto per chi ci prova, c'è. Però avrò sempre parole poco eleganti per quelli che erano lì, quelli che sono lì da trent'anni e sanno solo dire “tanto l'azienda fa quello che vuole”, “il male minore” e poi non hanno mai letto un testo contrattuale con attenzione (te ne posso raccontare a decine, di episodi).

      Iniziamo a discutere fuori dalle segreterie e dai volantini: noi con questo blog ci stiamo provando, e siamo felici anche di “cazziatoni” come il tuo, che derivano sicuramente da una passione che, ahimè, sono certo non fosse presente in molti altri componenti della delegazione.
      Quando capirai che lì sei sprecato, e che sei in mezzo a curatori fallimentari professionisti, vieni con noi a chiedere di scacciare gli svenditori di collanine dal tavolo.

      Un ringraziamento, sincero, per il tuo intervento su queste pagine.

      Elimina
  7. Interventi interessanti.
    Giova ricordare che nelle trattative nessuno ha l'obbligo di firmare.
    Quindi, accampare scuse di vario genere ("male minore", "tanto l'azienda fa quello che vuole", ecc.) non è accettabile.
    Ed è inaccettabile soprattutto per chi deve poi subire le conseguenze di quelle firme.

    RispondiElimina
  8. Domande da inesperto in tema lavoro domenicale:
    1)Ma se non fosse stato firmato l'accordo e l'Azienda avesse applicato l'Art.141 un full-time avrebbe lavorato 25 domeniche al 30% senza nulla in cambio e il part-time non avrebbe avuto niente o sbaglio?
    2)È oggettivo dire che ciò che l'accordo prevede è comunque una conquista rispetto all'Art.141?
    3)Qual'è la vostra proposta in merito alla Domenica?
    4) Ho letto molte critiche nei confronti dei Sindacati Confederali sia nei vari post nonché nei commenti e vi domando se ciò che hanno fatto secondo voi è tutto negativo?
    Per concludere vorrei fare una consconsiderazione seguita da una domanda: il 22 Dicembre scorso i Sindacati Confederali hanno indetto uno sciopero nazionale per rivendicare un contratto della grande distribuzione che ad oggi ancora non abbiamo, ed è risaputo che la cosa più importante di un contratto per un lavoratore è l'aumento dello stipendio ovvero i soldi.
    Io ho scioperato pur non aderendo a nessuna sigla sindacale perché l'ho ritenuto giusto e rispetto chi non ha scioperato dato che siamo in democrazia.
    Detto ciò,ripeto che continuo a notare nei post e nei commenti critiche nei confronti dei Sindacati Confederali sul tema Domeniche e premesso che ognuno ha il diritto di esprimere la propria opinione ci può stare ma una domanda in generale la voglio porre:Io lavoro per i soldi e tutti coloro che criticano il discorso lavoro domenicale hanno scioperato per una cosa che ritengo ancora più importante come l'aumento di stipendio e per il contratto?
    Tema Domeniche: chi critica ha scioperato contro i decreti legislativi fatti dai vari governi affinché nel commercio si lavorasse la domenica?
    Ritengo che in troppi sono coloro che si lamentano ma sono pochi coloro che realmente fanno qualcosa e tra questi pochi secondo me ci sono i Sindacati.
    Se un lavoratore non sciopera per un aumento e per un contratto collettivo nazionale e dopo parla e si lamenta di lavorare la domenica mi sembra assurdo a mio parere.
    Mi sono dilungato troppo.
    Vi ringrazio anticipatamente per eventuali chiarimenti e risposte alle mie numerose domande e quesiti perché pur non aderendo a nessun sindacato amo tenermi informato e conoscere quante più opinioni possibili.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mah, io invece ho capito che se non fossimo andati a trattare x i vecchi assunti non avrebbero avuto le domeniche obbligatorie o "comandate", ma l azienda minacciava di togliere l integrativo.

      Elimina
    2. Sciopero o non sciopero resta il fatto che nessuno ha l'obbligo di firmare contratti e accordi.
      Invece c'è chi li firma, peggiorando continuamente le condizioni dei lavoratori.
      Perchè firmano? Avranno qualche interesse?
      Questo accordo delle domeniche non è tutto negativo, ma se consideriamo la cancellazione delle deroghe di dicembre i "vecchi" assunti ci smenano soldi, trovandosi anche la possibilità di essere comandati, quindi a sottostare a un obbligo che prima non c'era.

      Elimina
    3. Mi farò violenza e proverò ad essere breve :D anche se le tue osservazioni meriterebbero un libro di risposte
      1- Siamo in tanti a credere che l'Azienda NON avrebbe applicato il 141. E' già stato fatto, a firma fresca (2008/2009) in Milano Papiniano, Milano Piave e, in seguito, in una manciata di Negozi (7 totali, se non ricordo male). I risultati furono comici: ricordo le risate quando un gastronomo mi chiamò perché era stato comandato di domenica ma, siccome erano in troppi, lo avvisavano che lo avrebbero messo le ferie.. Oggi i colleghi con la domenica obbligata sono centinaia in più: il 141 come si farebbe ad applicare? Siamo sicuri che una programmazione “equa” sia sostenibile?
      Il problema era uno solo: l'Azienda voleva i soldi delle deroghe, ma non voleva spingersi troppo e toccare il Cia. Eh già: avrebbe potuto cancellare solo un capitolo del Cia? Difficile.
      L'unica soluzione, una “trattativa per rimodulare quel capitolo; Il risultato? Cia “salvato”, con grandi risparmi per l'azienda e la possibilità di comandare i “vecchi” con meno rigidità del 141, e il sigillo di garanzia sul fatto che i domenicali saranno sempre più flessibili
      2-Il confronto NON va fatto con il 141, ma con il capitolo che l'Accordo sostituisce: il capitolo “Lavoro Festivo”, che prevedeva molto di più dell'Accordo. Possiamo dire che sia meglio del 141? Io personalmente penso di no, altri pensano di sì... ma di certo nessuno può dire che siamo andati in meglio: abbiamo perso soldi e diritti. I soldi di una scaletta vecchia più alta (per ammissione degli stessi firmatari) e gli obblighi per i “vecchi”, che sono anche la base più forte del sindacato: altro che infoltire le truppe...
      3-Le nostre proposte non interessavano i sindacati al tavolo: triste, ma è così. Il sottoscritto e i due colleghi fondatori di questo blog erano tra i più attivi, in Filcams Cgil, sul tavolo nazionale: proposte, dibattiti e documenti che venivano fatti girare per rendere più ampia la discussione. Testimone diretto: i miei colleghi sono stati o ignorati o aggrediti verbalmente (nel caso più grave, dal Segretario milanese che nel frattempo ha fatto carriera – da bravo Padre/Padrone). Le idee le illustreremo al meglio molto presto, ma puoi già intuire dalle nostre critiche degli ultimi due anni di interventi quale sia la nostra posizione.
      4- Mi sono espresso molte volte a favore del sindacato storico, per cui ho trovato ancor più grave le svendite degli ultimi anni: hai letto l'intervento di Iacovone qui a fianco? Come si fa a dire che si vuole combattere e contrattare il lavoro domenicale e poi firmare il 141 e l'Accordo domenicale così com'è? Immagina uno che ti punta un coltello perché vuole rapinarti, e tu gli dici: “Tieni questa pistola: è più efficace del coltello”.. Poi racconti a tutti: “Che dovevo fare? Questo aveva una pistola in mano...!”

      Quanto a partecipazione agli scioperi: chi scrive su queste pagine (non rispondiamo degli anonimi) non ne ha saltato uno. Non solo: ne ha dichiarati altri, perché gli sembravano pochi.

      Meriterebbero anche due righe gli scioperi dei confederali sul CCNL: si sono svegliati dopo due anni e hanno cominciato a dare segnali di vita quando FederDistribuzione ha toccato gli Enti Bilaterali. Poco più di un anno fa, una delegazione Cub (io c'ero) è stata ricevuta da FederDistribuzione a seguito di un presidio e, informalmente, ci raccontarono che l'unico problema erano i soldi degli Enti – l'unico argomento sul tavolo da anni. Triste, no? Come triste è vedere che a Natale lo sciopero lo hanno dichiarato sul 22 (e non sul 24, come molte rsu CUB)

      Contattaci e facci sapere “da dove chiami”: noi facciamo assemblee ed incontri dappertutto, e saremo felici di discutere con qualcuno che dimostra un interesse ed una capacità di ragionare come la tua. Riservatezza garantita.

      Elimina

Scrivi qui il tuo pensiero...

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.