La dura legge delle liberalizzazioni
Ci capita sempre più di frequente negli ultimi tempi che colleghe e colleghi nei negozi in cui lavoriamo e "cugini" di altre catene della DMO (distribuzione moderna organizzata) ci chiedano se tutto il lavoro svolto ad oggi per contrastare il lavoro domenicale e favorire le chiusure domenicali abbia sortito qualche effetto positivo, e partendo da qui facciamo una doverosa retrospettiva per capire da dove e da quando siamo partiti.
Abbiamo poi continuato nei mesi seguenti fino ad oggi con scioperi a Bologna e ancora presidi informativi ed incontri formativi aperti a tutti in colleghi a cui interessava saperne di più e partecipare alle mobilitazioni! Nel frattempo preparavamo una serie di interventi e approfondimenti da sottoporre negli incontri istituzionali ai nostri interlocutori, sia appartenenti a gruppi consigliari di Regione Lombardia che sottosegretari al ministero del lavoro e membri della X Commissione parlamentare "commercio e aree produttive", mentre in regione Lombardia siamo stati invitati ad esporre le nostre molteplici criticità riguadro al lavoro domenicale, alle aperture selvagge domenicali e alla conseguente proposta di legge che ne regolamentava le chiusure, lasciando agli atti il nostro studio e i nostri suggerimenti.
Purtroppo al ministero del Lavoro o in X commissione, nonostante la Flaica/CUB avesse fatto richiesta ufficiale d'incontro per le audizioni riservate alle parti sociali, svoltesi fino poco prima delle elezioni europee di maggio 2019, la convocazione non è mai arrivata, anche se, certi delle nostre ragioni e quelle dei lavoratori che ci seguono e ci supportano in questa "battaglia" abbiamo comunque per via ufficiale inviato un documento/relazione ricco di perplessità e suggerimenti affinché si potesse formulare una legge il più vicino possibile al desiderio di milioni di lavoratori che si sono visti obbligare il lavoro domenicale.
Si è saputo nelle scorse settimane che tutto il lavoro svolto dalla commissione parlamentare "commercio ed aree produttive" non è giunto nessuna conclusione concreta per la stesura ufficiale di un Ddl e che sarà necessario un ulteriore approfondimento, perdonateci la nostra falsa modestia, ma ci piace pensare che a questa indecisione e titubanza abbiamo dato il nostro contributo instillando dubbi concreti e perplessità reali in merito alle proposte già esistenti, e alla chiara possibilità di bypassare questa legge con la solita "non-chalance" all'italiana; al punto da convincere i membri della commissione a riconvocare le audizioni in sede di X Commissione.

Se poi leggiamo sui quotidiani notizie come queste: " I soldi di Esselunga in soccorso alla Lega? " onestamente diventa difficile anche per i tifosi di Salvini, che nel comparto del commercio vanta numerosi elettori, credere che alla fine in un partito le idee contano, ma anche i soldi o i danee..., senza entrare nel merito per quanto ci rigurda il finaziamento illecito si o finanziamento illecito no, è il principo che ci interessa sottolineare: certo è che, se tu imprenditore contribuisci al mio "sostentamento", poi, forse avrei qualche problema in più a votare in parlamento leggi che ti penalizzano.
Ogniuno faccia le proprie riflessioni, l'importante è informarsi, possibilmente in autonomia, senza aspettare che la grande G ci proponga le notizie che secondo il nostro profilo o algoritmo personalizzato di Instagram, FB, Google, Snapchat, Whatsapp ecc. ci appaiono più gradite.
CambiaLiberamente Staff