Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è interamente dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga.

5 maggio 2014

           LA NUOVA ERA DELLA VITA.....


Quali?"C'è il problema del personale, soprattutto per quanto riguarda la grande distribuzione che si appoggia su dei dipendenti che avrebbero diritto al loro riposo".
E come si risolve?"Il lavoro festivo dovrebbe essere pagato di più e i sindacati dovrebbero chiedere maggiori livelli occupazionali per consentire una migliore turnazione. Perché chiedere la chiusura ormai è quasi impossibile, questi comportamenti di acquisto sono diventati necessari: penso al supermercato di via Papiniano, dove c'è sempre più gente la domenica che negli altri giorni della settimana. C'è poi un altro problema sui negozi di abbigliamento".
Quale?"L'aperturadellegrandicateneincentro può costituire un'occasione di concorrenza sleale nei confronti dei negozi di periferia. I grandi sono avvantaggiati dall'avere personale assunto, rispetto ai piccoli che sono a conduzione familiare, e possono attirare acquirenti anche nei giorni di festa".
C'è poi la questione che riguarda l'adeguamento dei ritmi della città. Il 1° Maggio ad esempio i mezzi pubblici ci saranno solo fino alle sette di sera."Ma se si torna indietro a venticinque anni fa si ricorda che i mezzi non circolavano di pomeriggio e dopo mezzogiorno la città si fermava. Adesso la situazione è molto migliorata, con gli orari festivi non ci sono grossi problemi".
Non c'è il rischio che diminuendo l'attenzione su queste feste si perda anche il significato che portano con sé?"Questo è un altro problema che però non è legato ai negozi. Penso al XXV aprile: la perdita di memoria è legata al fatto che questa data è ormai distante nel tempo, non viene più ricordata né insegnata nelle scuole. Oggi si pensa al XXV aprile come alla possibilità di fare il ponte: e infatti la settimana scorsa Milano era deserta!"
E il 1° maggio che è la festa dei lavoratori?"È la festa degli operai, più che altro. Ma dove sono gli operai adesso? È la festa della bandiera rossa: ma chi la canta più quella canzone oggi? Oggi la realtà del lavoro nel mondo del terziario è molto cambiata, viviamo in un mondo dove purtroppo questi valori sono in declino. Dobbiamo sperare che non vadano perduti per sempre perché rappresentano la nostra storia, ma questo non dipende dal fatto che i negozi siano aperti o meno".

E TU CHE NE PENSI ?

il tempo non esiste

Il passato non è più, il futuro non è ancora. Il presente, come separazioni fra due cose che non esistono, come fa ad esistere? é un guaio che il presente non esista, perchè per essere felici bisogna essere in grado di vivere il presente. Infatti, tutti sono capaci di dire, proiettandosi nel passato, "oh com'ero felice quando avevo 20 anni"; oppure "dirò, farò...", proiettandosi nel futuro. Il saggio, invece, è colui che realizza il presente. Il saggio è colui che quando ha sete, beve, sente l'acqua che gli scende nella gola e pensa "oh quanto è bello bere". Il saggio è colui che quando ha fame, mangia e pensa "oh quanto è bello mangiare". D’altro canto, come diceva Hegel, "il tempo è come l'essere: mentre è, non è; e mentre non è, è! Luciano De Crescenzo



5 commenti:

  1. Non abbiamo piú una dignità, siamo vittime non lavoratori io passo piú tempo a lavoro che a casa, con questo ho rispetto di chi un lavoro non ce l'anno io vivvo in condizioni sempre più difficili tra pressioni, intimidazioni, minacce di ogni tipo costretto a cedere di giorno in giorno per mantenere il posto di lavoro che permette alla mia famiglia di andare avanti nonostante tutto devo subire e stare zitto perchè, come dicono adesso beato te che lavori. Ma questa la chiami vita ? La dignità e il rispetto delle persone non conta più..... famiglia o lavoro scegliete voi per me.

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  2. Leggere queste cose mi fa pensare...bisogna cambiare con i FATTI e non con le parole

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  3. Caro amico il cambiamento va preso con la volonta di tutti e non col tirare il sasso e nascondete la mano , siamo un popolo di pecoroni , il mio consiglio è quello di farsi avanti , nella vita ci vuole coraggio .....

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  4. Ho letto il primo commento, che è molto bello a mio avviso e che però lascia molta amarezza(ovviamente piena solidarietà), ma sono contento che le persone dicano la propria e che si sviluppi una discussione e ognuno possa lasciare il proprio pensiero, anzi, io spero che sempre più persone comincino a commentare(perché nonostante molti colleghi conoscano questo blog, troppo poche sono le persone che partecipano alla discussione attraverso i commenti). Non sono per niente d'accordo con le parole di questo sociologo dei consumi di questo post, tale Italo Piccoli e vi spiego perché.In primo luogo perché dire che la domenica fare la spesa con la famiglia sia un'occasione per stare insieme è una cosa che fa veramente tristezza, potrei consigliare io a queste famiglie centinaia di cose che si possono fare insieme alla famiglia che non prevedano la "gita" al supermercato, anche a costo zero. Secondo poi questo sociologo sembra non conoscere le dinamiche sindacali passate, quando a suo tempo(ancora prima delle liberalizzazioni)cisl e uil avevano, diciamo, regalato l'obbligatorietà delle domeniche e festività praticamente a costo zero, poi subentrando il famoso decreto salva italia(Monti) la grande distribuzione è andata a "nozze", e figuriamoci se le aziende, soprattutto adesso assumono. Dire poi che questi comportamenti di acquisto(domenicali) sono diventati necessari e una assurdità. Ma al di là di questo credo che non si tenga più conto della qualità della vita delle persone,sia ovviamente dei dipendenti, ma anche per il fatto di abituare la gente a far si che la domenica sia un giorno come un'altro. La politica dovrebbe occuparsi soprattutto di questo, ed è per questo che si dovrebbe intervenire per effettuare un cambio di rotta. Ad esempio sono tornato un paio di giorni fa da Salisburgo(Austria)e ho visto gli orari dei loro supermercati, ebbene si lavora dal lunedì al sabato,dal lunedì al venerdì l'orario di chiusura è alle 19:30, il sabato alle 18:30, eppure c'è poca disoccupazione, il loro pil e buono e vivono sereni, e soprattutto non muoiono di fame nonostante la domenica i negozi siano chiusi. Evidentemente i loro governanti hanno bene in mente come valutare il benessere dei propri cittadini. Per cui penso che una tra le cose che possiamo fare per cambiare questa situazione e fare attenzione a cosa e chi si vota, a partire dalle prossime europee. Davide rsu Saronno.

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  5. Ciao Davide , io ti voterei se' potessi kissa' magari davvero l' Italia cambierebbe , vi auguro davvero un in bocca al lupo . E' triste vedere le Domenike più incasinate del Sabato . Oramai nn ci sono più valori , le famiglie nn contano più nulla ! Si pensa a ki va' a fare la spesa con la famiglia la Domenica ..... Ok! E ki invece nn può passare la Domenica con la famiglia xke' deve lavorare ! .... NOI NN CONTIAMO NULLA!!! io mi metto in prima fila x poter cambiare le cose . FACCIAMO QUALCOSA !

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