Sovratitolo

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14 marzo 2016

Risposta al Comunicato unitario

OCCHIO NON (VUOL)VEDE(RE) CUORE NON DUOLE.

imagine tratta da www.haikudek.com
La risposta da parte della Filcams Nazionale non è tardata ad arrivare (ben contenti che almeno sia arrivata), ma come prevedibile, a nostro parere, non è stata nulla di più che una formalità.

Vi raccontiamo ciò che è stato risposto ai firmatari della lettera/denuncia, con molta celerità, appena due giorni dopo aver inviato la comunicazione (comunicazione inviato l'8/3 risposta ricevuta il 10/3):

Nel merito dei punti da voi evidenziati (rivolto ai firmatari) precisano quanto segue: 

La Filcams Nazionale comincia la lettera dicendo che il "referendum ha rappresentato una scelta condivisa da tutti ed ha comportato uno sforzo enorme da parte delle strutture e dei delegati che si sono adoperati fattivamente per la sua riuscita".

Continua dicendo che avevano chiesto inizialmente delle agibilità speciali, laddove non c'era presenza di rappresentanza sindacale, per fare assemblee conoscitive, richiesta rifiutata dall'azienda, che si è resa disponibile solo a concedere permessi ad hoc per "lavoratori iscritti e simpatizzanti" che in mancanza di delegati si offrissero a presenziare le operazioni di voto (???).

Non essendosi realizzata questa preferibile prima ipotesi, i seggi sono stati comunque ISTITUITI e PRESIDIATI  con le sole forze a disposizione ( funzionari territoriali delle tre federazioni).


Sostengono che i casi citati dai firmatari della lettera (Novara e Pavia) erano già stati portati a conoscenza del nazionale, ed erano stati subito verificati.

A Novara il seggio sarebbe stato regolarmente insediato dal funzionario, che però doveva fare la spola tra altri 2 negozi (lasciando incustodito il seggio), ma che è stato presente al momento dello spoglio,  e che non ha riscontrato situazioni di criticità (occhio non vede cuore non duole).

A Pavia i due delegati della Uiltucs (Uil) sono risultati assenti nei giorni della consultazione.
Ciò ha comportato la necessità di allestire il seggio in maniera diversa, con presenza ad intermittenza del funzionario sindacale.

La Filcams in questo caso, dopo che è stata negata da parte dell'azienda la possibilità di interloquire con il Comitato elettorale (ma chi erano quindi questi del comitato elettorale, iscritti e simpatizzanti di cui si è detto prima che era un'ipotesi sfumata?) ha chiesto a Fisascat e Uiltucs  di annullare il voto. (risposta?)

La richiesta di istituire una commissione paritetica con rappresentati del "SI" e del "NO" (come chiesto dai firmatari) appare a loro dire "eccessiva rispetto ai fatti da voi sollevati".
Tratta da viterbo5stelle

Riguardo alle "forzature" da parte aziendale ci segnalano che le Organizzazioni Sindacali sono intervenuti prontamente (come?).

Dicono poi: "L'esito finale del voto mette in evidenza nel complesso una realtà trasparente e per noi molto chiara...", per la Filcams nazionale i lavoratori si sono potuti esprimere liberamente, come si evince dai verbali di voto dei singoli negozi e dal dato finale complessivo.

Invitano poi i firmatari della lettera, a fronte di tutto ciò, a tenere in considerazione il diffuso consenso per altro maggioritario (la vittoria del SI).

Detto questo ci comunicano che una volta inviata la comunicazione
ai firmatari della lettera, avrebbero provveduto immediatamente a comunicare all'azienda lo scioglimento della riserva sull'accordo, ovvero la conferma della partenza dello stesso, come previsto.

Le nostre conclusioni:

Si evince che non vi è da parte della Filcams Nazionale, la volontà di capire fino in fondo, effettivamente quali problemi si siano verificati in alcuni punti vendita (segnalati anche da molti lavoratori). 
Oltre a quelli espressamente citati (per i quali le risposte non sono state, a nostro avviso, rinfrancanti), ci sono altre realtà (altre Pavia) in cui le cose non sono andate nella direzione di una "scelta libera" proprio a causa, anche, di uno svolgimento non proprio corretto delle operazioni di voto.

Possiamo immaginare che rinviare lo scioglimento della riserva nei confronti dell'azienda (ritardare cioè la partenza dell'accordo sperimentale), per ascoltare e poi verificare se vi siano state delle situazioni "poco chiare" in alcuni punti vendita, sia una procedura molto scomoda per la Filcams nazionale, anche nei confronti delle altre organizzazioni sindacali nonché dell'azienda, ma sarebbe stato un atto di grande trasparenza e chiarezza, perché al di la della vittoria del SI o  del NO, con la lettera inviata alle Organizzazioni Sindacali si cercava di mettere in evidenza le criticità riscontrate nel tentativo di utilizzare uno strumento democratico quale è il referendum, ed il dubbio che ci viene è che se non si riesce a garantire e gestire al meglio lo 
strumento referendario ci sorgono anche dei dubbi su come si possa riuscire a gestire questo accordo sul lavoro domenicale.

Ad ogni modo ai posteri l'ardua sentenza.

Lo Staff di Cambialiberamente.