Nuovi volantini in arrivo.
Continuano i tour della Flaica Cub tra i negozi di Esselunga, venerdì è cominciato il tour con volantinaggio ai colleghi anche per i negozi della provincia di Varese, partendo dal negozio di Castellanza (VA), clicca qui per vedere il volantino della Flaica CUB del territorio.
Nel frattempo si è tenuta anche un'assemblea sindacale extra lavorativa (dato la recente situazione della sentenza in cui è incappata la RSU del negozio di Varedo), in cui si è spiegata la situazione sindacale attuale del negozio, è si è distribuito anche un volantino, che riportiamo sotto, per spiegare a tutto tondo la situazione contrattuale generale della grande distribuzione.
Fino
al dicembre
2013
la situazione del nostro settore era “facilmente” riassumibile
con lo specchietto qui a fianco:
-
un unico
CONTRATTO NAZIONALE per il Commercio/Terziario dei Servizi,
sotto il quale si ritrovavano piccole realtà , catene medie e grossi
gruppi della Grande Distribuzione Organizzata (GDO)
come Ikea, Carrefour ed Esselunga. Molti di questi grandi gruppi,
unitamente ad altre aziende per cui il Contratto Nazionale non
rispondeva a tutte le esigenze si sono dotati di un CONTRATTO
INTEGRATIVO AZIENDALE,
che completa il testo nazionale e ne diventa parte integrante.
Così,
alcuni elementi come il MINIMO CONTRATTUALE e gli SCATTI DI
ANZIANITA' si possono trovare nel contratto nazionale comune a tutto
il settore; altri diritti come la PAUSA CAFFÈ o la RIDUZIONE ORARIA
settimanale (da 40 ore a 37 e 30” per il full time) invece sono
possibili grazie alla presenza – come in Esselunga – di un CIA (contratto integrativo aziendale)
che integra e migliora il Contratto Nazionale di settore.
I
Contratti sono firmati da due controparti: ad un lato
del tavolo, le organizzazioni sindacali dei lavoratori; al lato
opposto, le associazioni dei datori di lavoro. In questo caso:
Filcams-CGIL,
Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL
per la nostra parte e CONFCOMMERCIO
per le Aziende (divise in altre categorie)
Nel
2013 il fronte aziendale si divide: le grandi catene prendono atto
che le loro esigenze sono ormai ben diverse da quelle del piccolo
commercio – al quale non interessa mettere il turbo su aperture
domenicali, abbattimento delle malattie, flessibilità assoluta. Da
CONFCOMMERCIO esce la GDO, in gruppo: dal 1' gennaio 2014 la nostra
controparte per le trattative nazionali di associazione è
ufficialmente FEDERDISTRIBUZIONE.
Negli
ultimi anni, inoltre, molti dei grandi gruppi che avevano un
Contratto Integrativo lo hanno disdettato;
altri hanno imposto od ottenuto pesanti riduzioni economiche e di
diritto.
La
situazione attuale è quella che vedete qui a fianco: catene della
GDO in attesa di un nuovo CCNL con FEDERDISTRIBUZIONE, che
momentaneamente
applicano il CCNL
2011 di CONFCOMMERCIO.
FEDERDISTRIBUZIONE
specifica che NON applicherà la versione più recente del CCNL di
CONFCOMMERCIO (rinnovato nel 2015) in quanto non più aderente a
quell'associazione.
Ma
che mi rappresenta?
Esselunga,
sui tavoli Nazionali, è stata libera di associarsi con tutte le
Aziende del settore sotto l'ombrello di CONFCOMMERCIO e poi, quando
ha ritenuto troppo stretta la categoria, libera di spostarsi con le
“sorelle” della GDO e di presentarsi come FEDERDISTRIBUZIONE.
Ma... chi
decide per il lavoratori?
L'assenza
(non casuale) di una LEGGE che regoli la RAPPRESENTANZA delle
Organizzazioni Sindacali fa sì che l'argomento sia costante oggetto
di discussione (e di Tribunali); allo stato attuale, la storica
presenza di CGIL, CISL e UIL e la loro firma su tutti i Contratti
Nazionali passati fa sì che siano automaticamente riconosciuti come
legittimi interlocutori. Nel corso degli anni, la sindacalizzazione
in picchiata ha reso paradossale la situazione – soprattutto in
Esselunga: pur avendo solo una manciata di tessere e pochissimi
delegati, Cisl e Uil possono sedersi al tavolo come “organizzazioni
maggiormente rappresentative”. Cgil ne ha (al momento) sicuramente
di più, ma non è tenuta a quantificare o a dichiararne il numero,
per accedere alle trattative. E gli altri?
Il
crescente dissenso verso le firme allegre dei tre sindacati
confederali e le loro continue svendite al ribasso ha fatto sì che
molti si disinteressassero all'attività sindacale ed altri, come noi
in FlaicaUniti-CUB,
cercassero una libera
alternativa.
In una democrazia perfetta, a questo punto comincerebbe la
competizione e, chi più rappresenta, chi ha più iscritti, dovrebbe
veder riconosciuto il proprio ruolo di controparte sindacale.
Purtroppo,
da tempo, il gioco è truccato: CGIL,
CISL e UIL
non solo firmano contratti nazionali con disinvoltura (referendum
discutibili, informazione parziale ecc..) ma, ogni volta, con le
associazioni fissano
NUOVE REGOLE.
Come
se, giocando a MONOPOLI, alcuni giocatori avessero il potere di
cambiare le norme e decidere che altri non possono tirare il dado e
sono esclusi a priori, perché non provenienti dalla loro
combriccola.
Sentirete
sempre più spesso parlare di ACCORDI
QUADRO
e di “10
gennaio”,
data in cui nel 2014 CONFINDUSTRIA e le tre sigle confederali del
settore hanno varato le nuove regole del loro CLUB ESCLUSIVO: esisti
solo se firmi (quindi
non c'è il diritto a non essere d'accordo!) e, dopo la firma,
nessuno
può opporsi
(vietato lo sciopero o qualsiasi attività correlata: una rsu eletta
dai lavoratori ha comunque le mani legate e non può agire per
manifestare il proprio parere contrario). E' una vergognosa tomba
della libertà di pensiero e di azione, dove si stabilisce anche che
alle
elezioni di rappresentanti sindacali possono presentarsi solo
candidati di organizzazioni che hanno sottoscritto ed accettano
queste indecenti regole.
Questo
breve riassunto vuole ricordarvi l'impresa che noi lavoratori CUB
Esselunga vogliamo portare avanti: il diritto di essere rappresentati
da un'Organizzazione con le mani libere, guidata direttamente da noi
e voi insieme, senza
dirigenti che tengono il guinzaglio.
Le nuove regole sono ostacoli e la mancanza di una legge sulla
rappresentanza è un vuoto enorme, ma la Costituzione non può essere
ignorata: se siamo in tanti e ci facciamo sentire, NON SI PUO' NEGARE
L'EVIDENZA.
Porteremo
avanti le rivendicazioni, che non sono “nostre”
o “vostre”:
vogliamo che siano DI TUTTI.
Vi
chiediamo di PARTECIPARE ATTIVAMENTE con proposte, consigli e
presenza: in un vero sindacato di base non c'è un vertice che decide
e che impone le proprie decisioni, perciò abbiamo bisogno dei
colleghi
di ogni reparto, sede o mansione.
Non c'è alternativa, se non lasciare in mano le carte a tre
giocatori di poker che ogni volta mettono in palio pezzi della nostra
vita (malattia, maggiorazioni festive, lavoro domenicale..).
Un
unico divieto:
quello di lasciarsi scoraggiare dal cinismo, dai “In
questo Negozio è impossibile”,
“ai
colleghi non frega niente”.
Siamo in crescita costante e, pur essendo solo all'inizio, abbiamo
raggiunto piccoli traguardi che fino a pochi mesi fa sembravano
impossibili, in un'Azienda come la nostra. Stiamo parlando con
lavoratori che si ritenevano impermeabili o addirittura contrari a
qualsiasi tessera sindacale – anche loro, evidentemente, vedono che
il vento sta cambiando. Rimani sintonizzato sulle novità e,
soprattutto, FACCI SENTIRE LA TUA VOCE E UNISCILA ALLA NOSTRA.
Abbiamo gli stessi desideri e lo stesso obiettivo: LAVORARE BENE,
ONESTAMENTE, IN CAMBIO DI UN SALARIO ADEGUATO E DELLA POSSIBILITA' DI
UNA VITA DIGNITOSA.
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a risentirci, cambialiberamente staff