Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è interamente dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga.

20 marzo 2017

Tempo di volantini


Nuovi volantini in arrivo.

Continuano i tour della Flaica Cub tra i negozi di Esselunga, venerdì è cominciato il tour con volantinaggio ai colleghi anche per i negozi della provincia di Varese, partendo dal negozio di Castellanza (VA), clicca qui per vedere il volantino della Flaica CUB del territorio.

Nel frattempo si è tenuta anche un'assemblea sindacale extra lavorativa (dato la recente situazione della sentenza  in cui è incappata la RSU del negozio di Varedo), in cui si è spiegata la situazione sindacale attuale del negozio, è si è distribuito anche un volantino, che riportiamo sotto, per spiegare a tutto tondo la situazione contrattuale generale della grande distribuzione.




Fino al dicembre 2013 la situazione del nostro settore era “facilmente” riassumibile con lo specchietto qui a fianco:

- un unico CONTRATTO NAZIONALE per il Commercio/Terziario dei Servizi, sotto il quale si ritrovavano piccole realtà, catene medie e grossi gruppi della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) come Ikea, Carrefour ed Esselunga. Molti di questi grandi gruppi, unitamente ad altre aziende per cui il Contratto Nazionale non rispondeva a tutte le esigenze si sono dotati di un CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE, che completa il testo nazionale e ne diventa parte integrante.

Così, alcuni elementi come il MINIMO CONTRATTUALE e gli SCATTI DI ANZIANITA' si possono trovare nel contratto nazionale comune a tutto il settore; altri diritti come la PAUSA CAFFÈ o la RIDUZIONE ORARIA settimanale (da 40 ore a 37 e 30” per il full time) invece sono possibili grazie alla presenza – come in Esselunga – di un CIA (contratto integrativo aziendale) che integra e migliora il Contratto Nazionale di settore.

I Contratti sono firmati da due controparti: ad un lato del tavolo, le organizzazioni sindacali dei lavoratori; al lato opposto, le associazioni dei datori di lavoro. In questo caso: Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL per la nostra parte e CONFCOMMERCIO per le Aziende (divise in altre categorie)
Nel 2013 il fronte aziendale si divide: le grandi catene prendono atto che le loro esigenze sono ormai ben diverse da quelle del piccolo commercio – al quale non interessa mettere il turbo su aperture domenicali, abbattimento delle malattie, flessibilità assoluta. Da CONFCOMMERCIO esce la GDO, in gruppo: dal 1' gennaio 2014 la nostra controparte per le trattative nazionali di associazione è ufficialmente FEDERDISTRIBUZIONE.

Negli ultimi anni, inoltre, molti dei grandi gruppi che avevano un Contratto Integrativo lo hanno disdettato; altri hanno imposto od ottenuto pesanti riduzioni economiche e di diritto.

La situazione attuale è quella che vedete qui a fianco: catene della GDO in attesa di un nuovo CCNL con FEDERDISTRIBUZIONE, che momentaneamente applicano il CCNL 2011 di CONFCOMMERCIO.
FEDERDISTRIBUZIONE specifica che NON applicherà la versione più recente del CCNL di CONFCOMMERCIO (rinnovato nel 2015) in quanto non più aderente a quell'associazione.


Ma che mi rappresenta?

Esselunga, sui tavoli Nazionali, è stata libera di associarsi con tutte le Aziende del settore sotto l'ombrello di CONFCOMMERCIO e poi, quando ha ritenuto troppo stretta la categoria, libera di spostarsi con le “sorelle” della GDO e di presentarsi come FEDERDISTRIBUZIONE. Ma... chi decide per il lavoratori?

L'assenza (non casuale) di una LEGGE che regoli la RAPPRESENTANZA delle Organizzazioni Sindacali fa sì che l'argomento sia costante oggetto di discussione (e di Tribunali); allo stato attuale, la storica presenza di CGIL, CISL e UIL e la loro firma su tutti i Contratti Nazionali passati fa sì che siano automaticamente riconosciuti come legittimi interlocutori. Nel corso degli anni, la sindacalizzazione in picchiata ha reso paradossale la situazione – soprattutto in Esselunga: pur avendo solo una manciata di tessere e pochissimi delegati, Cisl e Uil possono sedersi al tavolo come “organizzazioni maggiormente rappresentative”. Cgil ne ha (al momento) sicuramente di più, ma non è tenuta a quantificare o a dichiararne il numero, per accedere alle trattative. E gli altri?

Il crescente dissenso verso le firme allegre dei tre sindacati confederali e le loro continue svendite al ribasso ha fatto sì che molti si disinteressassero all'attività sindacale ed altri, come noi in FlaicaUniti-CUB, cercassero una libera alternativa. In una democrazia perfetta, a questo punto comincerebbe la competizione e, chi più rappresenta, chi ha più iscritti, dovrebbe veder riconosciuto il proprio ruolo di controparte sindacale.

Purtroppo, da tempo, il gioco è truccato: CGIL, CISL e UIL non solo firmano contratti nazionali con disinvoltura (referendum discutibili, informazione parziale ecc..) ma, ogni volta, con le associazioni fissano NUOVE REGOLE.
Come se, giocando a MONOPOLI, alcuni giocatori avessero il potere di cambiare le norme e decidere che altri non possono tirare il dado e sono esclusi a priori, perché non provenienti dalla loro combriccola.

Sentirete sempre più spesso parlare di ACCORDI QUADRO e di “10 gennaio”, data in cui nel 2014 CONFINDUSTRIA e le tre sigle confederali del settore hanno varato le nuove regole del loro CLUB ESCLUSIVO: esisti solo se firmi (quindi non c'è il diritto a non essere d'accordo!) e, dopo la firma, nessuno può opporsi (vietato lo sciopero o qualsiasi attività correlata: una rsu eletta dai lavoratori ha comunque le mani legate e non può agire per manifestare il proprio parere contrario). E' una vergognosa tomba della libertà di pensiero e di azione, dove si stabilisce anche che alle elezioni di rappresentanti sindacali possono presentarsi solo candidati di organizzazioni che hanno sottoscritto ed accettano queste indecenti regole.

Questo breve riassunto vuole ricordarvi l'impresa che noi lavoratori CUB Esselunga vogliamo portare avanti: il diritto di essere rappresentati da un'Organizzazione con le mani libere, guidata direttamente da noi e voi insieme, senza dirigenti che tengono il guinzaglio. Le nuove regole sono ostacoli e la mancanza di una legge sulla rappresentanza è un vuoto enorme, ma la Costituzione non può essere ignorata: se siamo in tanti e ci facciamo sentire, NON SI PUO' NEGARE L'EVIDENZA.

Porteremo avanti le rivendicazioni, che non sono “nostre” o “vostre”: vogliamo che siano DI TUTTI.
Vi chiediamo di PARTECIPARE ATTIVAMENTE con proposte, consigli e presenza: in un vero sindacato di base non c'è un vertice che decide e che impone le proprie decisioni, perciò abbiamo bisogno dei colleghi di ogni reparto, sede o mansione. Non c'è alternativa, se non lasciare in mano le carte a tre giocatori di poker che ogni volta mettono in palio pezzi della nostra vita (malattia, maggiorazioni festive, lavoro domenicale..).

Un unico divieto: quello di lasciarsi scoraggiare dal cinismo, dai “In questo Negozio è impossibile”, “ai colleghi non frega niente”. Siamo in crescita costante e, pur essendo solo all'inizio, abbiamo raggiunto piccoli traguardi che fino a pochi mesi fa sembravano impossibili, in un'Azienda come la nostra. Stiamo parlando con lavoratori che si ritenevano impermeabili o addirittura contrari a qualsiasi tessera sindacale – anche loro, evidentemente, vedono che il vento sta cambiando. Rimani sintonizzato sulle novità e, soprattutto, FACCI SENTIRE LA TUA VOCE E UNISCILA ALLA NOSTRA. Abbiamo gli stessi desideri e lo stesso obiettivo: LAVORARE BENE, ONESTAMENTE, IN CAMBIO DI UN SALARIO ADEGUATO E DELLA POSSIBILITA' DI UNA VITA DIGNITOSA.

Cambialiberamente.blogspot.it  e-mail: cambia.liberamente@gmail.com
a risentirci, cambialiberamente staff

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