Presidio in Esselunga V.le Piave
del 29 aprile a Milano
Contro il rinnovo dell'accordo sul lavoro domenicale in discussione dal 2 maggio a Bologna tra Azienda e sindacati confederali.
Ed è così che durante l'incontro del 2 maggio a Bologna si è sentita
principalmente la parte aziendale dire a gran voce che quest'anno a Pasqua e il Primo maggio, essenzialmente, nel panorama dei grandi marchi della grande distribuzione organizzata solo Esselunga è rimasta con le serrande chiuse, smenandoci anche dei cospicui incassi e che quindi oltre alle domeniche anche nei festivi seppur non obbligatorio lavorare, si tenderà a restare aperti, nessun cenno, sebbene sottolineato sommessamente dalla triplice (cgil cisl uil) al disagio ulteriore per i lavoratori che vedono sempre più complicata da gestire la "questione" familiare e la conciliazione tempi vita/lavoro.
Ci raccontano alcuni colleghi che le repliche da parte sindacale non sono sembrate convincenti, sempre in attesa delle riflessioni e delle mosse aziendali, le quali lasciano anche pochi spazi di manovra sulla modifica di alcuni punti critici dell'accordo domenicale, in quanto gli dicono che per modificare almeno la parte economica (rispalmatura delle deroghe durante l'anno) bisogna mettere mano al contratto integrativo, e la cosa, da lavoratori ci preoccupa assai, in quanto ormai da anni in ogni rinnovo di contratto sia esso Nazionale o Aziendale si è di fronte ad un arretramento di salario e diritti sociali tra cui anche quello di poter scegliere all'interno dei luoghi di lavoro da chi farsi rappresentare liberamente senza imposizioni dall'alto (Varedo ne è l'esempio più limpido). Inoltre l'azienda ha rassicurato caldamente la triplice che non farà trattative al di fuori di loro, così come recita il primo dei dieci comandamenti della fede cristiana:"Non avrai altro Dio all'infuori di Me", infischiandosene e sbeffeggiando chi coraggiosamente e consapevolmente osa mettere in discussione le loro decisioni ed é impegnato a dare un alternativa vivace e innovativa nei confronti dei tre sindacati, ormai timidi e assoggettati.
Ed è così che durante l'incontro del 2 maggio a Bologna si è sentita
principalmente la parte aziendale dire a gran voce che quest'anno a Pasqua e il Primo maggio, essenzialmente, nel panorama dei grandi marchi della grande distribuzione organizzata solo Esselunga è rimasta con le serrande chiuse, smenandoci anche dei cospicui incassi e che quindi oltre alle domeniche anche nei festivi seppur non obbligatorio lavorare, si tenderà a restare aperti, nessun cenno, sebbene sottolineato sommessamente dalla triplice (cgil cisl uil) al disagio ulteriore per i lavoratori che vedono sempre più complicata da gestire la "questione" familiare e la conciliazione tempi vita/lavoro.
Ci raccontano alcuni colleghi che le repliche da parte sindacale non sono sembrate convincenti, sempre in attesa delle riflessioni e delle mosse aziendali, le quali lasciano anche pochi spazi di manovra sulla modifica di alcuni punti critici dell'accordo domenicale, in quanto gli dicono che per modificare almeno la parte economica (rispalmatura delle deroghe durante l'anno) bisogna mettere mano al contratto integrativo, e la cosa, da lavoratori ci preoccupa assai, in quanto ormai da anni in ogni rinnovo di contratto sia esso Nazionale o Aziendale si è di fronte ad un arretramento di salario e diritti sociali tra cui anche quello di poter scegliere all'interno dei luoghi di lavoro da chi farsi rappresentare liberamente senza imposizioni dall'alto (Varedo ne è l'esempio più limpido). Inoltre l'azienda ha rassicurato caldamente la triplice che non farà trattative al di fuori di loro, così come recita il primo dei dieci comandamenti della fede cristiana:"Non avrai altro Dio all'infuori di Me", infischiandosene e sbeffeggiando chi coraggiosamente e consapevolmente osa mettere in discussione le loro decisioni ed é impegnato a dare un alternativa vivace e innovativa nei confronti dei tre sindacati, ormai timidi e assoggettati.
Seguirà un approfondimento in merito all'incontro del 2 maggio.
Ebbene si, c'era anche qualche "cugino" del Carrefour, e allora!! (lo diciamo a chi ovviamente ha puntualizzato la loro presenza come "corpi" estranei), infatti noi del Blog crediamo che unire le proteste e le lotte dei lavoratori che hanno sempre più disagi in comune, possa contribuire a rafforzare la partecipazione.
CambiaLiberamente staff