DI
CHE SI TRATTA?
sottotitolo:
"Un caffè e il conto, grazie"
So
che è difficile appassionarsi ad un telefilm dove la
trama è già scritta
e i personaggi bidimensionali parlano con frasi fatte,. ma facciamo
ancora uno sforzo e proviamo a cercare
qualche stimolo
nelle ultime notizie che ci arrivano dalla trattativa sul lavoro
domenicale in Esselunga.
Il
primo stimolo è proprio questo: le
notizie.
I tre porcellini Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL non hanno
fatto trapelare granché; anzi: alcune delegazioni raccomandavano
proprio la riservatezza...
dando proprio l'idea
del rispetto che hanno dei lavoratori
in nome dei quali dicono di parlare: non dobbiamo sapere.
Proprio
mentre la nuova politica parla di fare incontri in streaming e tavoli
in diretta, questi tre simpatici intrallazzoni raccomandano di non
dire niente. Vogliono farci una sorpresa e dirci a giochi fatti cosa
hanno deciso per noi, che senza di loro siamo sprovveduti e smarriti?
Fortunatamente,
come dicevamo, la trama è intuibile: il 2 maggio noi FlaicaCUB NON
eravamo a Bologna, ma sappiamo esattamente cosa abbia detto
l'Azienda.
No:
non abbiamo spie. E' che siamo bravi ad indovinare (o loro che sono
prevedibili).
Aldo
Cgil, Giovanni Cisl e Giacomo Uil
in questo film hanno incontrato "Luca
& Paolo"
(nomi di fantasia - Ndr) che, con un gentile giro di parole camuffate
da analisi tecnica, dicevano loro che non concedevano una beata mazza
rispetto alle cose che sono contenute nell'Accordo "sperimentale"
2016.
Dev'essere
molto soddisfacente, essere nella delegazione trattante dei tre
sindacati confederali; anche se non vediamo molta differenza col
ruolo di un
cameriere che va a prendere le ordinazioni, ringrazia con un inchino
e corre ad eseguire.
Lo
vediamo in continuazione: "Luca"
chiama e dice che le deroghe natalizie costano troppo e bisogna
tagliarle; loro prendono nota ed eseguono, portando il caffè e
ricamandoci sopra anche delle decorazioni con la schiumetta, come il
barista che ti fa il cuoricino sul cappuccino.
Le
decorazioni le hanno chiamate "Accordo", per coprire il
fatto che sotto la schiumetta di cui parliamo da un anno, in realtà ,
c'è solo un dato: il taglio delle risorse economiche destinate alle
maggiorazioni domenicali e festive.
Tutto
il resto è fantasia ed improvvisazione.
Immaginiamo
il Segretario Uil parlare del pericolo scampato in Esselunga, grazie
all'Accordo; in PAM, ad esempio, i lavoratori hanno una situazione di
incertezza insostenibile: "Mi
programmo, altrimenti l'Azienda mi obbliga".
Saremo duri di comprendonio, ma.. qual
è la differenza con la nostra situazione?
Che il PAM vive nell'incertezza e noi, grazie a loro, abbiamo la
certezza di questa incertezza?
Oggi
invece non c'è nessuna incertezza a riguardo di ciò che succederÃ
il 15 maggio prossimo venturo: basta vedere la trama degli incontri
precedenti.
Anche
l'incontro dell'11 aprile scorso era già scritto - quello in cui
"Luca" ha detto ai suoi camerieri che non aveva voglia di
trattativa domenicale: preferiva
un caffè e una firma sul welfare detassato.
Per
prevederlo, bastava vedere quello che era stato firmato (senza troppo
clamore) due settimane prima, il 27
marzo:
tre accordini sulla formazione che permettono all'Azienda di
utilizzare i soldini dei fondi For.Te (ente bilaterale, i cui costi
nel Contratto Nazionale ricadono su di noi).
Niente
di eccezionale, ma sufficiente per farti capire che, nelle prossime
puntate, non sono previsti colpi di scena. "Cameriere?
..il conto".
Che chiederanno loro ma, come sempre, pagheremo noi. Possiamo fare
UNA richiesta? Ci date almeno UNA soddisfazione? Incontratevi di
domenica, per firmare; così: per coerenza. Marcello
Donadello - Coordinamento Nazionale FlaicaUniti-CUB
Visto che ogni tanto dite che vorreste sentire la nostra opinione, esprimo la mia.
RispondiEliminaLa mia proposta personale sarebbe di equiparare la domenica a un qualsiasi giorno feriale spalmando la maggiorazione su tutta la settimana, quindi sullo stipendio mensile base. La prestazione lavorativa, a rotazione, deve essere obbligatoria ogni giorno, perché è una vergogna assoluta che attualmente ci siano lavoratori obbligati a fare al massimo 28 domeniche, e pure MAGGIORATE, e altri che devono farle TUTTE e senza neanche la "SCALETTA" superiore al 30%.
...forse perchè hanno firmato un contratto diverso ?
RispondiEliminaVorresti cambiare tutti i contratti al ribasso per venire incontro ai nuovi assunti ?
Potremmo tornare a fare anche altri anni di contratto a formazione per la tua legge di uguaglianza al ribasso.
Saresti un ottimo manager, caro STE, o forese lo sei...
Scusa quale sarebbe il ribasso? Per chi, probabilmente come te, le domeniche non le lavora mai, sarebbe un guadagno la mia proposta, non un ribasso. Caro anonimo. E comunque allo stato attuale delle cose si potrebbe certamente ottenere qualcosa in termini economici, perché l'unico, sacrosanto, interesse dell'azienda è di poter organizzare il lavoro su 7 giorni e visto che già è così di fatto, sarebbe stupido continuare a fare opposizione.
RispondiEliminaSacrosanto ??????? E noi di sacrosanto cosa abbiamo più???????? Vergogna !!!!!!!!!!
RispondiEliminaLavorare alla domenica è tutt'altro che sacrosanto...
RispondiEliminaGli accordi e i contratti non devono giocare al ribasso, conciliare le esigenze aziendali con le esigenze e la dignità dei lavoratori.
Lavorare alla domenica è tutt'altro che sacrosanto...
RispondiEliminaGli accordi e i contratti non devono giocare al ribasso, ma conciliare le esigenze aziendali con le esigenze e la dignità dei lavoratori.
mi permetto di intervenire per..farvi notare che siamo tutti dalla stessa parte! E in ogni discussione è importante provare a mettersi nei panni altrui..
RispondiEliminaIn sostanza: avete ragione tutti! ..non scaldatevi! :D
SE una (stupida) legge dà ad un imprenditore la possibilità di aprire 24 su 24, questi ha il diritto/dovere di organizzarsi.
Ma se un lavoratore, la domenica, ha più disagi lavorativi in quanto i figli non sono a scuola e i mezzi pubblici sono molto più scarsi, è giusto che nella sua retribuzione si tenga conto che quello NON E' un giorno come gli altri.
Se vedete i volantini CUB (e non solo) di un anno fa, già dicevamo che l'elemento più meschino di questo Accordo è proprio lo sfruttamento del part time domenicale come capro espiatorio: si sono riempiti la bocca di "includere gli ultimi", ma hanno voluto solo prendersi i soldi e SANCIRE,senza mezzi termini, che i domenicali sono e rimarranno di serie B (per paga, diritti, orari). Hanno fregato, più di tutti, proprio quelli che sono serviti come scusa per aprire la trattativa.
Fare opposizione, però, è e rimarrà un dovere: una brutta norma non diventa MAI accettabile, e non bisogna mai stancarsi di ripeterlo - fino a che tutti se ne rendano conto e si uniscano per metterla in discussione.
Noi continueremo a ripetere che a giorni con disagi speciali devono corrispondere maggiorazioni speciali PER TUTTI.. quanto basta per far sì che l'organizzazione sia perfettamente gestibile con i soli volontari.
E se pensate che sia un'utopia, vi ricordo che decine di negozi hanno gestito orari lunghi in questa maniera PER ANNI.. con addirittura un esubero di disponibilità .
Se le maggiorazioni sono dignitose, chi le ritiene vantaggiose o non ha impedimenti organizzativi sarà complementare a chi trova il disagio ingiustificabile
Oggi, in diversi Negozi, i part time domenicali sono così tanti che le loro ore devono essere ricollocate durante la settimana o in altri punti vendita (per non parlare dell'uso indiscriminato di ferie ed up gentilmente incentivati): non ci rassegneremo mai ad una simile situazione.
E grazie a tutti, per contribuire allo scambio di idee..