Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è interamente dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga.

14 maggio 2017

Mattinata in via Washington (MI)

Idee in movimento... 
Breve racconto di un'ordinaria giornata di passione (sindacale) & di lavoro (Esselunga)

Venerdì 12 maggio, dalle 10.30 alle 12.30, un "manipolo" di lavoratori Cub si sono piazzati davanti al Negozio Esselunga di Milano via Washington, carichi di volantini, bandiere e megafono.
Col solito obiettivo: far conoscere ai propri colleghi cosa sta accadendo e, di rimando, aggiornare i clienti sulle trattative dei Sindacati Confederali Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL.

Una premessa: le nostre sortite, salvo eccezioni, saranno sempre relativamente brevi. Non ci muoviamo con permessi di Direttivi o Coordinamenti (dai quali ci siamo felicemente dimessi, prima di uscire dalla Cgil) e molti di noi garantiscono la presenza con ferie, u.p. o tempo libero; il fatto che la stessa persona che ti dà un volantino sia la stessa che, dopo un paio d'ore, va a cominciare il proprio turno di lavoro, dà l'idea di quanto ci crediamo. Il fatto che qualcuno sia capace di rinunciare a decine di ore di permesso pagate, pur di avere la libertà sindacale e di pensiero, non è di per sé una buona notizia?
Negli ultimi anni, qualsiasi manifestazione sindacale suscita emozioni contrastanti; alcuni degli effetti collaterali più prevedibili sono le reazioni di chi pensa che non ci si debba mai lamentare.

SCUSATE IL DISTURBO...
Ti capita il pensionato che ti risponde: "Ma andate a lavorare!", e devi avere la pazienza di rispondere che lo fai con impegno e coscienza - sei solo stanco di essere pagato sempre meno.

C'è chi ti racconta che è normale fare delle rinunce; tu rispondi che ci hanno tolto la malattia, diminuito le maggiorazioni domenicali, aumentato il carico lavorativo dei nuovi assunti..

"Lei sarebbe disposto a farsi tagliare un po' la pensione?" > "Eh, no! La pensione è un diritto e non me la possono toccare".  Allora gli ricordi i piani della Fornero e il fatto che i fondi Inps con i quali la sua pensione è pagata, dipendono dai contributi che versiamo noi... e che se il futuro dei "premi" è in welfare senza contributi, prima o poi pagheranno tutti.
Magicamente, anche il pensionato più critico (ed egoista) si ferma a leggere ed ascoltare..
C'è il disoccupato che ti dice:
"Ti lamenti tu, che hai un lavoro?"

E allora ti fermi a spiegare che se i nuovi assunti fanno più ore allo stesso prezzo, ci saranno meno nuovi assunti e lui avrà meno possibilità di trovare un posto.

Ogni volta che un lavoratore accetta un arretramento, è la società intera che arretra.

Per noi è un problema generazionale: abbiamo un posto di lavoro con certi diritti e con un certo livello di retribuzione. Perché dovremmo accettare di lasciare, a chi verrà dopo di noi, un posto di lavoro più povero? Perché tuo figlio, se fa domanda di lavoro oggi, dovrebbe pensare che sia normale avere condizioni e paga peggiore di quella che hai avuto tu?
E' normale che i colleghi del Carrefour che hanno accettato di lavorare al primo di maggio vengano incentivati con dei..buoni sconto sulla spesa? A queste persone sono chiesti costanti arretramenti, mentre il loro management ha un'unica idea: aprire sempre, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Esselunga ormai apre ogni dialogo con: "Avete visto cosa fa il Carrefour?", per farci sentire miracolati dall'avere ancora una contrattazione integrativa o per farci notare che gli altri hanno tenuto aperto al primo di maggio.
Bene: non stupitevi se noi stiamo legando (alla grande) con i colleghi Carrefour.
L'attacco ai diritti dei lavoratori sarà generale e trasversale.. e noi ci stiamo attrezzando.

...E LIBERACI DAL MALE MINORE
Soprattutto ci siamo stancati di sentirci dire che dobbiamo accettare "il male minore". La Cgil va in giro a fare tristissime assemblee in cui ti dicono che così è la vita: sembrano dei curatori fallimentari, degli amministratori condominiali (con tutto il rispetto per queste professioni).
In Alitalia, anni di "male minore" hanno portato i lavoratori italiani del settore a prendere quasi la metà degli equivalenti europei, mentre i dirigenti si gonfiavano le tasche. Ieri chiedevano un'altra fettina di anima, e Cgil-Cisl-Uil chiedevano di accettare, ancora una volta. I lavoratori Alitalia hanno risposto che  c'è un limite al ribasso: la metà della metà non è "meglio di niente", se non ti basta per campare.

E' stato firmato il primo Accordo che, in Esselunga, ci fa andare economicamente all'indietro: se non lo avete ancora capito, cercateci molto presto davanti al vostro Negozio (qualunque sia).

Un saluto da CambiaLiberamente staff

2 commenti:

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