Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è interamente dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga.

24 giugno 2017

Erogazione unilaterale

F ALLO (BI)LATERALE
Doppio annuncio di FederDistribuzione, in data 19 giugno 2017: da luglio verrà erogato un importo mensile di 30 euro lordi, che si aggiungeranno ai 15 che già vediamo in busta dal maggio 2016; inoltre, a partire da settembre l'Associazione uscirà dagli Enti Bilaterali Territoriali.

Una breve specifica, per chi arriva su queste pagine per la prima volta: FederDistribuzione è l'unione che rappresenta i gruppi della Grande Distribuzione Organizzata (Esselunga in prima fila) e che, di conseguenza, siede in trattativa del nostro Contratto Nazionale sul lato opposto dei tre sindacati confederali Filcams-CGIL, Fisascat-CISL, Uiltucs-UIL.

Il Contratto che Esselunga applica è ancora oggi quello del Terziario/Servizi del 2011, ovvero l'ultimo prima che FederDistribuzione uscisse dalla squadra di ConfCommercio - che oggi è rimasta a rappresentare il medio-piccolo commercio ma anche i gruppi che non hanno voluto seguire Esselunga, Carrefour, Ikea (ecc.) . Trovate uno schemino semplificato nella colonnina qua a destra.

La prima mossa dei fuoriusciti spiegò bene quali fossero i costi principali da tagliare, oltre a quelli già ottenuti coi Contratti Nazionali precedenti: l'uscita da FondoEst e l'istituzione di PreviAss, come Assistenza Sanitaria Integrativa. Ovvero: l'uscita da un Ente Bilaterale e la creazione di un servizio sostitutivo che, non passando per le casse dei tre sindacati, costa molto meno.

Nel corso di questi anni, dal tavolo della trattativa per il nuovo Contratto Nazionale della Grande Distribuzione Organizzata sono arrivate tante voci sugli argomenti dei confronti: gli scatti di anzianità, i permessi orari e l'orario ridotto (in sostanza: le 40 ore full time)..
Una voce, più di altre, arrivava con insistenza: gli Enti Bilaterali, giudicati troppo costosi per i benefici che arrivano ai lavoratori. La lamentela è tutt'altro che infondata: uno studio dei diretti interessati rivelò che per ogni euro (nostro) versato/trattenuto, meno della metà finiva in servizi; insomma: per ogni lavoratrice che prendeva (esempio) un bonus bebè di 100, ce n'erano altri 100 che finivano tra costi di gestione, stipendi di dirigenti e bilanci sindacali.

Oggi FederDistribuzione ripete chiaro quello che già da qualche anno si stava definendo: il problema principale non sono gli scatti di anzianità o altri istituti della retribuzione, ma i soldi che le tre sigle sindacali chiedono per i loro Enti Bilaterali.

Riportiamo qui di seguito un estratto del comunicato ufficiale:
Le trattative con le Organizzazioni Sindacali si stanno prolungando da troppo tempo – dichiara Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – e non vogliamo penalizzare i nostri collaboratori. L’erogazione dei 30 euro lordi mensili decisa oggi fa seguito a quella di 15 euro lordi già riconosciuta da maggio 2016. In questo modo vogliamo tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori, come abbiamo sempre dichiarato e ribadito in ogni proposta fatta ai sindacati”.
L’uscita dagli attuali Enti Bilaterali – continua il Presidente di Federdistribuzione – pone le basi per la creazione, nel prossimo CCNL, di una nuova bilateralità che possa fornire migliori servizi e strumenti di sostegno al reddito e assistenza sanitaria”. “Vogliamo anche oggi ribadire la nostra ferma volontà di arrivare alla sottoscrizione di un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che contenga soluzioni equilibrate per lavoratori e imprese”.
Baracca e Burattini.
Dura reazione dei tre sindacati confederali: accusano la rigidità della controparte e una non meglio definita "indisponibilità ad affrontare le problematiche irrisolte che hanno determinato la rottura del negoziato”. Problematiche delle quali, noi diretti interessati, non siamo mai stati messi al corrente in maniera completa.
L'importanza di queste novità sarà chiara solo nei mesi futuri, ma possiamo già trarre alcuni spunti per la riflessione:
- la crisi d'identità della "classe operaia", sempre più un insieme di singoli che cerca di risolversi i guai personali che a cercare una soluzione collettiva, è il risultato voluto ed ottenuto di una strategia che ci vuole sempre divisi, soli, senza tutele se non il miraggio di ritagliarci un angolino in cui "io speriamo che me la cavo";
- la crisi d'identità ce l'hanno anche i "padroni", che negli scorsi anni hanno ottenuto tutto: contratti elastici, articolo 18, agevolazioni fiscali e contributive.. Quello che non gli hanno dato i sindacati, lo hanno avuto dalla politica. Oggi, sembra che non sappiano nemmeno più cos'altro chiedere: i consumi non ripartono e si interrogano come se la causa non fossero (anche) loro.
Il prolungamento di un anno "sperimentale" sull'Accordo per il lavoro domenicale in Esselunga era già un segnale: mettere una firma finale significava doverlo inserire definitivamente nel nostro Contratto Integrativo, al posto del capitolo "Lavoro Festivo" e quindi dare il via ad una trattativa di secondo livello che rivedesse TUTTO il nostro CIA. Ma come si fa a parlare di un Contratto aziendale, che si basa su un Contratto Nazionale che è in alto mare? Cosa chiedere, ancora?
Nelle parole di Cobolli Gigli c'è tutta la mancanza di volontà di ritornare ad un economia vera: "nel prossimo CCNL, una nuova bilateralità che possa fornire migliori servizi e strumenti di sostegno al reddito". Come se il compito di un Datore di Lavoro non fosse solo quello di riconoscermi uno stipendio dignitoso: io lavoro, tu paghi.

Non è comico che un Datore di Lavoro voglia dare "strumenti di sostegno al reddito", e non solo "reddito"? E' forse il riconoscimento che ci paga troppo poco?
Complice la politica, che vuole distruggere tutto ciò che c'è di pubblico per darlo ai privati, oggi pensiamo che sia normale un futuro in cui si viene pagati in buoni sconto o radiografie gratis (chi vuole approfondire l'argomento "welfare", può cliccare qui a sinistra il riquadro)
In conclusione: ormai non si può parlare più solo di "marchionnata", come quando Marchionne aprì la via nella ex-Fiat e, uscendo dal Contratto, se ne fece uno su misura con sindacati amici. Oggi questa è la prassi: il "padrone" dà la scossa al tavolo, dicendo: "ok, io me ne vado" e poi iniziano gentili concessioni ( la copertura dell'inflazione, coi "regali" di 30 e 15 euro lordi mensili)
Un elemento preoccupante: chiudere i rubinetti dei soldi agli Enti Bilaterali territoriali significa mettere in difficoltà Cgil-Cisl-Uil, che questi soldi li usano anche per i loro bilanci e per il pagamento delle poltrone degli enti stessi.

La strategia di FederDistribuzione è chiara: stringere un po' la manopola e vedere se, dall'altra parte, i sindacati si spaventano ed abbassano le loro richieste.

Quello che ci spaventa, ancora una volta, è che il nostro destino sia nelle mani di Padroni che hanno in mano la bombola dell'ossigeno di chi dovrebbe difenderci, rappresentare e portare avanti le nostre richieste. E' stato saggio mettergliela in mano? Si può ipotizzare un'alternativa al sistema?

a risentirci, lo staff di cambialiberamente.

10 commenti:

  1. La realtà è che la tessera sindacale ormai non la fa più nessuno quindi c'è poco da contrattare. Chiaramente la classe dirigente del paese non è fatta da stupidi e fanno in modo di piegare il sistema a loro favore poco alla volta per non rischiare di far svegliare la gente. Solo una riunificazione di tutte le sigle sindacali potrebbe dare veramente una svolta, perché attualmente i sindacati "maggiori" sono tenuti in piedi dalle aziende perché altrimenti sarebbe troppo evidente la loro "dittatura".

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  2. I sindacati possono venire messi in difficoltà con gli enti bilaterali perché tali enti non dovrebbero esserci.
    Allora ci sarebbero sindacati con il solo obiettivo di tutelare i lavoratori e non pure quello (principale?) di salvaguardare i loro introiti.
    Ecco perché il sindacato di base può essere una soluzione.

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  3. Chi ha preso 300€ di bonus libri dall'ente bilaterale di Milano, a fronte di una trattenuta di 0,75€, cosa ne pensa?

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  4. Ottimo spunto. Se il collega che ha beneficiato di questa cifra mi stesse ascoltando, gli chiederei: "Tu quando fai una ricarica telefonica da 10 euro e vedi che il credito aumenta solo di 4, pensi che sia normale o ti arrabbi?".
    Mi spiego: per dare 300 euro al collega, è stato necessario pomparne 700 negli Enti Bilaterali. Ovvero il suo 0,75.. più lo 0.75 di un altro migliaio di colleghi che non hanno preso niente.
    Non lo dico io, o qualche gufo: i soldi degli enti che finiscono in servizi per i lavoratori sono meno della metà.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/18/quote-di-assistenza-contrattuale-quella-tassa-occulta-pagata-ai-sindacati/844665/

    Il resto, finisce nelle tasche dei dirigenti sindacali con il doppio incarico, o direttamente nei bilanci stessi. Un esempio di dirigente? Pierangelo Raineri della Fisascat - Cisl, in un anno ha portato a casa 237.000 euro. Poco meno di 20.000 al mese, nello stesso anno in cui ha firmato il CCNL.

    http://www.repubblica.it/economia/2015/08/10/news/cisl_scoppia_il_caso_dei_mega-stipendi_dirigente_li_denuncia_ma_verra_espulso-120720595/

    Chi è Pierangelo Raineri? Dovremmo saperlo tutti: è uno dei tre segretari che hanno deciso (senza chiedere il nostro parere) che le domeniche per noi diventavano obbligatorie (ccnl 2008), che i nuovi assunti non devono fare 37 ore e mezza ma 40, che la malattia non dev'essere più pagata (ccnl 2011).

    Ma non andiamo troppo lontano: torniamo ai 700 euro versati dai mille lavoratori del commercio.
    Uno ne incassa 300.. e gli altri 400 sono VITALI per la sopravvivenza della Fisascat CISL DI Pierangelo Raineri, la Uiltucs UIL di Brunetto Boco e la Filcams-CGIL di tutti quei Segretari che, dopo un po' di imbarazzo, alla fine firmano ed incassano.

    Il problema, quindi, non sono certo le 300 euro che finiscono nelle tasche del collega (sono ben contento che almeno qualcuno ne abbia qualche vantaggio), ma il costo delle restanti 400; ovvero, quei soldi a cui i tre Sindacati confederali NON possono dire NO, perché ne hanno bisogno.

    Vi sembra normale che ConfCommercio dica: "Non voglio più pagare la malattia" e, da parte di chi ci dovrebbe difendere, non c'è la minima esitazione?

    Per i primi quattro anni, dal 2011 TUTTI i lavoratori Esselunga devono fare 40 ore al posto di 37,30: sono circa 3 SETTIMANE DI LAVORO IN PIU' per gli ultimi arrivati (che già non hanno livello, scatti, premio aziendale..). L'Azienda lo ha chiesto, le tre sigle hanno firmato.

    Niente firma sul Contratto Nazionale, niente soldini = Sindacati in guai economici.

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  5. >>>

    Nessuno mette in discussione il principio universalistico della mutua Inps: io, che non ho figli, sono ben contento che una piccola parte del mio stipendio vada in Contributi che daranno vantaggi ai miei colleghi e amici: la cassiera A., che di figli ne ha tre e prende gli Assegni Familiari; il collega B. che ha la sfortuna di avere una invalida in famiglia e ha il sollievo di un sussidio; la collega C. che aspetta un bambino e avrà la maternità pagata.
    Questo è UNIVERSALISMO: un piccolo risparmio di tutti, redistribuito a chi ha più bisogno.

    Qui siamo di fronte a qualcosa che viene preso a tutti, dà qualcosa a qualcuno e mette TUTTI nelle condizioni di dover dipendere da tre Organizzazioni che non possono permettersi di non firmare, qualsiasi sia la richiesta.

    Metalmeccanici, Bancari, Igiene Ambientale, Turismo.. tutti Contratti Nazionali che costeranno gravi perdite di diritti e retribuzione, in cambio di qualche bonus libri a qualche centinaio di persone? Pare proprio di sì: il "rafforzamento della bilateralità" è ormai l'unico elemento di trattativa. E il nostro Contratto - oggi ne abbiamo la prova - non fa eccezione.

    Concludo con un dettaglio: io sono beneficiario degli 80 euro di Renzi da quando sono state istituite. Prima che mi diciate: "E chi se ne frega?", vi racconto che, sin dalla prima busta in cui le ho trovate, mi sono preoccupato. Chi le avrebbe pagate?
    Risposta velocissima. Io sono pendolare, e sul sito Movibus che riporta gli orari dei pullman che mi riportano a casa, trovai un annuncio: "A causa dei tagli del Governo... dobbiamo tagliare le corse".
    Così, a fronte di 80 euro in contanti mi sono ritrovato a perdere infinite ore di viaggio, attese, qualità del servizio. Le pago io, e i miei colleghi di viaggio che nemmeno le prendono.

    Ripeto: ottimo spunto. Fondamentale: ogni volta che ci danno dei soldi in mano, domandarci: "Perché?" e "Chi paga?".

    Scoprire che il bonus bebè "bilaterale" di 500 euro che hanno intascato alcune lavoratrici è una conseguenza dello stesso contratto che ha messo le domeniche obbligatorie e tolto la malattia a centinaia di migliaia di mamme (loro comprese)... sarebbe davvero triste, no? Lo è.

    E sarebbe bello avere qualche dato recente, su bilanci, servizi e stipendi dei dirigenti... ma i signori del sindacato non rispondono.

    Che c'è da nascondere, se è tutto per il nostro bene?

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  6. Io credo che il finanziamento tramite enti bilaterali sia l'unico modo che ha il sindacato per sopravvivere e per poter aiutare anche tutti quelli che ne usufruiscono gratuitamente. Preferiamo l'estinzione del sindacato in cambio di 2 euro in più in busta? Parafrasando Aristotele, "ogni popolo ha il sindacato che si merita".

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  7. Il problema è che se la sopravvivenza dei sindacati confederali dipende in prevalenza dagli enti bilaterali, tali sindacati non possono essere nelle condizioni ideali per difendere i diritti dei lavoratori.
    A causa degli enti bilaterali possono infatti cedere e concedere alle aziende.
    Occorre abolire qualsiasi conflitto d'interesse che, in questo caso, è invece palese.
    Occorre un sindacato che sia in grado di sopravvivere solo con i contributi dei lavoratori.
    Solo allora sarà nelle condizioni ideali per difenderne ed estenderne i diritti.

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  8. Il problema non sono i 2 euro in più in busta, bensì i 20.000 mensili (ventimila!) che il Segretario Fisascat CISL si prende in un mese grazie anche ai riconoscimenti degli Enti (oltre ad una sfilza di rimborsi e benefit sindacali). E parliamo di Pierangelo Raineri in quanto è uno dei pochi di cui è trapelata qualche notizia.. ma che il sistema vada bene a tutte e tre le sigle è ben provato dalla condivisione dei Contratti firmati.

    Io so che questo signore, insieme a Brunetto Boco e alla Segreteria Filcams CGIL, hanno il potere di decidere le mie condizioni di lavoro future: quante ore dovrò lavorare, in cambio di quanti soldi, con che orari. Sapere che loro incassano sempre, anche e soprattutto quando mi vendono un pezzo di vita (tipo le 2 ore settimanali in più per i lavoratori dell'Igiene Ambientale), non mi fa stare tranquillo.

    Parlo come cassiere-rifornitore e semplice iscritto CUB: sapere che l'Organizzazione che mi rappresenta e di cui faccio parte NON dipende dall'Azienda in cui lavoro, perché il suo "ossigeno" deriva da noi.. mi fa stare più sereno.

    Il prezzo non è 2 euro mensili, ma le cose NOSTRE che hanno ceduto per avere la possibilità di trattenerceli.

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  9. Condivido appieno quanto evidenziato negli ultimi 2 commenti.
    Un sindacato che decide per i lavoratori NON può dipendere dall'azienda.

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  10. Affinché i sindacati possano difendere i diritti dei lavoratori (e non li vendano un po' alla volta come stanno facendo), devono rendersi indipendenti dalle aziende.
    Il loro sostentamento, il loro "ossigeno" deve derivare solo dai lavoratori.
    Solo così è realmente possibile farne gli intererssi.

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