Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga ma siamo in grado di dare informazioni utili anche a tutti coloro che lavorano nella GDO..

19 giugno 2017

Lavoro domenicale


(Dis)Accordo sul lavoro domenicale


PER GLI ASCENDENTE PESCI,
GRANDI SORPRESE IN ARRIVO
Per parlare del contenuto dell'Accordo del 14 giugno potremmo copiare le nostre previsioni del 17 maggio. Siamo abituati a fare oroscopi azzardati: la ripresa delle aperture allungate, un anno fa, quando nessuno lo credeva ipotizzabile; le problematiche che sarebbero sorte in seno all'Accordo (ripetute da tutti, con dodici mesi di ritardo); le manovre sul Salario Variabile e il fatto che il fine aprile non sarebbe stato "normale"...
Non ne sbagliamo una! Siamo bravi noi, o sono loro ad essere prevedibili?
Ecco in sostanza le novità introdotte:

- La "sperimentazione" continua, ancora un anno, fino al 30 aprile 2018. In questo anno l'Accordo, momentaneamente applicato a circa metà dei Negozi Esselunga, andrà esteso a tutti.

C'è stato un momento in cui la delegazione trattante ha detto che, viste le criticità rilevate nel corso del primo anno, se non cambiava qualcosa una delle tre ipotesi era NON FIRMARE.
Ma dài..! Ma ci credevate davvero? NESSUNA CRITICITA' è stata risolta, quindi una firma definitiva era troppo sfacciata: meglio prolungare la "sperimentazione", come gli orari "provvisori" a scuola, che durano fino a fine anno. Un'altra motivazione a sostegno: i tempi non sono giusti per la riapertura del Contratto Integrativo. E' un momento di assestamento in cui, ci pare di capire, l'Azienda stessa non saprebbe cosa prendersi e le tre sigle, che daranno tutto quello che gli verrà chiesto, non hanno molto interesse ad anticipare questo ennesimo sfacelo;

- La programmazione, ovvero quel foglio che appare/scompare/riappare paciugato e modificato in molti Negozi, non è più trimestrale ma è BImestrale. Viste le varie interpretazioni di Direttori fantasiosi, pensiamo che continueranno semplicemente a fare quello che vogliono: un mese alla volta, trimestre di cui l'ultimo aggiunto mensilmente, settimanale allegro con inchiostro simpatico;

- L'anno decorre convenzionalmente dal 1° maggio; significa che a dicembre mancheranno ancora 4 mesi e che a Natale potranno comandare a pioggia: da gennaio, poi, si taglia, fino all'estate. Ripetiamoci: il 24 dicembre 2017 è domenica. Che regalo vorrà, la nostra Azienda? E soprattutto: ma i delegati, i funzionari e i segretari presenti in trattativa sanno leggere almeno il calendario?

- Ai fini del conteggio delle domeniche, valgono solo quelle effettuate.
Molto bello: magari tu sei volontario per 6 mesi e dicono che non hanno bisogno; poi a giugno si svegliano e te ne fanno fare 20 di fila (le volontarietà date in precedenza non contano niente).
Ma non vi preoccupate: se succede, le RSU/RSA di Negozio possono chiedere incontri e studiare le "soluzioni utili". Le 20 domeniche di fila, comunque, da nessuna parte sono vietate: povere RSU/RSA, con questa penuria di soluzioni utili. Immaginiamo il Capo del Personale che allarga le braccia e dice, come sempre, che dobbiamo farcene una ragione;

- Malattia: se il certificato è "non inferiore" ai 12 giorni consecutivi, la domenica non è riprogrammata. Esattamente come previsto: la regola INDECENTE dei contatori malattia, buona solo per fare cassa sugli onesti e non toccare i furbi, essendo stata sottoscritta sul Contratto Nazionale da Cgil, Cisl e Uil non poteva essere disconosciuta in un testo complementare.
Ed ecco che anche nella Contrattazione Esselunga compare questa perla, che stabilisce che le malattie sotto i dodici giorni sono tutte "abusi" e perciò vanno colpite: dammi i soldi delle giornate a casa, fatti la domenica che ti sei saltato. E non è un segnale da poco: significa che per loro, nel prossimo Contratto Integrativo Esselunga (quando mai avverrà) non ci sarà margine per correggere in meglio il meccanismo del contatore malattia. Geniale, no?
Non c'è la specifica della "prognosi iniziale": per il contatore malattie, chi fa 7 giorni (sperando di rientrare) e poi si trova a prolungare di altri 7, perderà soldi rispetto a chi fa 14 (certificato unico). Incentivo a sovrastimare, per chi ha il dottore amico: due malattie di 14 giorni, due trattamenti economici diversi. Così com'è scritto, invece, ad entrambi i lavoratori dell'esempio (due certificati in Continuazione/Ricaduta, un certificato unico) non verrebbero richieste le domeniche saltate. I casi sono due: o "Luca" (nome di fantasia per "Azienda") era distratto, oppure non gliene fregava niente. Noi pensiamo la seconda.

- Le part time che NON hanno la domenica lavorativa possono proporsi volontarie.
Una frase così, buttata lì. Un Direttore che può comandare un full time come orario ordinario, perché dovrebbe utilizzare una part time straordinaria? E' logico presupporre che la ragazza non sia in extra, ma che abbia fatto cambio giorno: domenica al posto di venerdì, ad esempio.

E allora noi gufi andiamo a rivedere il testo originale dell'Accordo (riconfermato): le Clausole Elastiche e Flessibili, sulla domenica NON si applicano. Visto che Esselunga questo tipo di flessibilità non l'ha MAI pagata (pur avendola promessa per iscritto nel Contratto Integrativo), chiarisce che non vuole iniziare a farlo ora: niente maggiorazione aggiuntiva del 5% alle part time! Le part time, elastiche e flessibili per il gusto di farlo, ringraziano.
Le part time domenicali, senza orari e senza scaletta di nessun tipo, ringraziano doppio.
- il personale domenicale ordinario "concorderà con l'Azienda la fruizione dei riposi domenicali maturati". ...maturati? Ma non erano 2/3 riposi che l'Azienda "valuta la possibilità di concedere"? E quando li "maturo"? Uno ogni sei mesi? E se vado dal Direttore e chiedo una Domenica libera, e mi sento rispondere che non ne ho ancora "maturate"?

L'utilizzo del termine "maturare" per un diritto senza un meccanismo certo di misurazione (al contrario di ferie o permessi) è indice della cialtronaggine raggiunta da chi sottoscrive certi testi.

Un'Azienda che ha già carta bianca completa su ferie, trasferimenti, trasformazioni contrattuali, orari part time...aveva bisogno che i Sindacati le dessero un'altra arma di discrezionalità?

50 SFUMATURE DI ACCORDO BIGIO Ah già: c'è anche un altro fantastico risultato. Le Organizzazioni Sindacali potranno avere accesso ai dati precisi delle presenze domenicali: chi c'era, chi è stato comandato, se c'erano part time non domenicali.. Insomma: un mare di informazioni.
Firmare un testo che dà all'Azienda il permesso - sostanzialmente - di fare quello che vuole, e poi chiedere il diritto di farci vedere come lo fa. Perversi, vero? Questi dati saranno nelle mani degli stessi delegati che, per un anno, hanno borbottato, taciuto o finto entusiasmo per motivi personali.
ADESSO CI TOCCA. A NOI. Non me ne vogliano i colleghi Filcams, ma il loro slogan non era proprio di buon auspicio: quando è iniziata la "trattativa", la situazione nella Grande Distribuzione Organizzata era già drammatica. Contratti Integrativi stracciati, annunci di chiusura centri commerciali, perdita di diritti storici...
La Cgil, in questo clima, avvia la contrattazione sul lavoro domenicale al grido di "ADESSO TOCCA A NOI!"; e infatti, dopo tanti casi della concorrenza, per la prima volta in Esselunga è stato siglato un Accordo che fa risparmiare tanti soldini all'Azienda, in cambio di niente. Preveggenti, già prima di partire pensavano: "Adesso è il nostro turno, per perdere pezzi".

La Cgil con gli slogan, purtroppo, non è molto brillante: molti di noi ricordano una manifestazione per la quale la delegazione milanese stampò magliette con la scritta "NOI SIAMO QUI!". Chi poteva controbattere? Nessuno! Mica c'era scritto: "NOI SIAMO LA'!".

INDIGNAZIONE A COMANDO: QUESTO E' VERGOGNOSO, QUELLO NO.
Ce n'è un altro molto bello, di slogan: "schiaffoallademocrazia", per il vergognoso comportamento di Governo e Parlamento sull'abolizione/reintroduzione dei voucher - episodio davvero scandaloso.

Notare che in Parlamento siedono un cicinin di ex-sindacalisti CGIL, che hanno pure votato il Jobs Act e l'abolizione dell'articolo 18 (Gugliemo Epifani, Cesare Damiano) e che il prestigioso Ministro dell'Istruzione Fedeli, senza laurea, è anche lei stata cresciuta dalla CGIL.

Ci piace ricordare che, un anno fa, il referendum del via alla sperimentazione dell'Accordo domenicale fu notoriamente teatro di maneggi, direttori che facevano gli scrutatori e consigliavano il voto, urne che sparivano dopo un giorno di votazioni, urne che per dipendenti di Sede (compresi gli itineranti manutentori e la Sorveglianza Negozi) o non erano raggiungibili..o non esistevano.

Nei mesi scorsi, Cgil-Cisl-Uil firmano CCNL come quello dell'Igiene Ambientale (si applica all'Amsa, per capirci): i lavoratori ora fanno 2 ore in più alla settimana in cambio di perdite salariali (su maggiorazioni, nuovi assunti ecc.). Se volete una nota sul LORO REFERENDUM,cliccatequi.

All'epoca delle magliette "Noi siamo qui!", a capo della Segreteria Filcams c'era Massimo Bonini. Uno che in sala Di Vittorio a Milano, davanti a 500 delegati, a proposito del Contratto Nazionale scandalo firmato da Cisl e Uil (quello delle malattie, per intenderci), dichiarò al microfono: "Dite sempre, in ogni occasione, che noi non abbiamo firmato e NON FIRMEREMO". Applausi.
Promessa mantenuta: non hanno firmato quello. Hanno firmato il successivo, nel Commercio Terziario, che conteneva le stesse cose e qualcosina in più. E hanno blindato il tutto con un Accordo Quadro che dice che i Sindacati che non sottoscrivono le loro regole e le limitazioni del diritto di sciopero, non esistono. Anche se hai un milione di iscritti e loro ne hanno due: non esisti.

Breve specifica ai capoccioni Filcams-CGIL: perdonateci se non ci indigniamo più di tanto per le porcherie di un Governo e di un Parlamento (tra l'altro, farcito di sindacalisti "rossi" riciclati).
Perdonateci se quando chiamate alla piazza, gridando: "Vergogna!", i lavoratori siano sempre un po' tiepidi nella reazione. (#scazzodidemocrazia?)

E' che ormai ci avete abituato nelle Aziende: si vota quando lo volete VOI, su cosa volete VOI. E poi si fa comunque quello che volete VOI. Come in questo caso.

il furto di democrazia è vergognoso solo quando siete voi a deciderlo? (#schifodidemocraziasindacale)


Marcello Donadello - Coordinatore Nazionale FlaicaUNITI-CUB in Esselunga