Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga ma siamo in grado di dare informazioni utili anche a tutti coloro che lavorano nella GDO..

16 novembre 2017

Lavoro&Democrazia


Cari colleghi, ogni “guerra” è fatta di singole battaglie, e quella che stiamo vedendo aVaredo è solo una delle molte facce di un problema che si manifesta quotidianamente in mille forme ma che ha un'origine sola: la mancanza di democrazia sindacale.
I nostri orari, la nostra retribuzione, le domeniche lavorative, ecc... in sostanza: la qualità della nostra vita, sono in mano a perfetti sconosciuti allergici alle votazioni, se non a quelle che sono sicuri di controllare e condizionare.


Con questo testo che abbiamo inviato ad Esselunga e a Cgil Cisl Uil, abbiamo voluto denunciare l'ennesimo di una serie di soprusi che ormai negli ultimi anni i lavoratori continuano a subire dai Sindacati Confederali, rottamatori di diritti che ci stanno accompagnando gradualmente a perdere ogni giorno altri pezzi della nostra dignità e ricchezza. Hanno smesso di rappresentarci, e tutte le loro energie le spendono non per difenderci ma per farci abituare che “piuttosto è meglio di niente”, che l'unico bene possibile è “il male minore”.

Questi “becchini” dell'orgoglio dei lavoratori, questi curatori fallimentari sempre intenti a vendere tutto il nostro vendibile per garantirci un futuro peggiore del passato, nel Negozio di Varedo si sono presentati dapprima come quelli che ci dicono: “i rappresentati sindacali si votano solo se sono delle nostre tre sigle, anche se siamo inesistenti nel punto vendita”; oggi, ancor più vergognosamente, presentandosi ad un tavolo per prendere decisioni che riguardano lavoratori da cui sono già stati sfiduciati in tutte le maniere.

Noi ci abbiamo messo e continueremo a metterci faccia, cuore ma anche tempo e i nostri fegati ingrossati; quello che chiediamo, dopo tanto impegno personale, è uno scatto anche da parte vostra: si renderà nei prossimi giorni e mesi necessario dimostrare che ci siamo, che abbiamo il vostro appoggio tangibile e dimostrabile anche e soprattutto attraverso il tesseramento alla CUB, in modo da rendere sempre più incisiva e legittimata la nostra/vostra azione.

Sappiamo che alzare la testa e lottare è difficile, soprattutto in questa azienda, ma storicamente le lotte dei lavoratori hanno ottenuto tanto più successo quanto più i lavoratori erano uniti e numerosi;  [fino a quando saremo tre o quattro sarà sempre semplice per loro colpirci più difficoltoso invece sarebbe colpire un gruppo forte coeso numeroso e soprattutto determinato!!!! ]

Già tanti hanno manifestato il loro sostegno e la loro “simpatia” per la nostra lotta: oggi questo sostegno deve concretizzarsi e manifestarsi, deve uscire allo scoperto e trasformarsi in forza, perché solo un gruppo numeroso e determinato può fare la differenza.


Non tifare per noi da dietro l'angolo: indossa la maglia e vieni a giocare con noi: il campionato è appena iniziato.
E la prima partita è vicina: il 24 e il 31 dicembre l'azienda ha già detto che giocherà sporco, utilizzando le regole truccate con Cgil, Cisl e Uil per rovinarci le feste.
Possiamo piangerci addosso, oppure possiamo rispondere con due ore di sciopero!


....Allora: ce la giochiamo?
Questo è il testo inviato:

Oggetto: Accordo sul lavoro domenicale 22 gennaio 2016 prorogato 14 giugno 2017.



I lavoratori del Negozio Esselunga di Varedo vengono a conoscenza di un incontro a livello territoriale tra le Organizzazioni Sindacali firmatarie dell'Accordo in oggetto e l'Azienda.

Tale incontro sarebbe avvenuto nel quadro di quanto previsto dal testo stesso e avrebbe prodotto un verbale siglato dalle parti.

Gravissimo che tale notizia sia giunta solo grazie al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza che, a colloquio con la Direzione Risorse Umane per temi inerenti al suo mandato, abbia avuto una comunicazione informale.

Gli scriventi domandano alle tre sigle sindacali firmatarie a che titolo e con che competenza si sono sedute ad un tavolo di trattativa a nome di 200 e più lavoratori; su quali informazioni abbiano “trattato”, non avendo presenza in Negozio e non avendo nessuna consapevolezza sulle reali condizioni degli organici e necessità per l'organizzazione del lavoro;  se non hanno ritenuto doveroso informare preventivamente i diretti interessati con una richiesta  all’Azienda di, quantomeno, pubblicizzare gli eventi in bacheca aziendale; se le due parti ritengono normale e accettabile che si lascino i più di 200 lavoratori a brancolare nel buio assoluto senza alcuna informazione in merito dell'esito: infatti non è noto non solo il contenuto del confronto, ma anche e soprattutto l’eventuale verbale da esso scaturito.

A che titolo, in base a quale mandato vi sareste arrogati il diritto di firmare senza consultare  i  lavoratori direttamente interessati ?

Pur sussistendo la possibilità formale per le OO.SS. territoriali di poter essere soggetto alternativo alle RSU/RSA di Negozio per gli incontri previsti dall'Accordo, sarebbe stato moralmente doveroso per delle sigle sindacali che predicano democrazia nei luoghi di lavoro, almeno rendere pubblica l'intenzione di considerarsi legittimi rappresentanti di lavoratori che:

  • hanno sonoramente espresso parere negativo al referendum consultivo del febbraio 2016 con cui si giudicava nel merito l'Accordo: la stentata prevalenza del SI' a livello nazionale non può comunque ignorare la netta contrarietà di votanti e qualsiasi confronto avrebbe dovuto rispecchiare lo spirito critico che, sicuramente, i tre firmatari non hanno nessun interesse a rappresentare; una firma su misura per il Negozio di Varedo potrebbe essere considerata solo con l'acquisizione di fortissime novità migliorative che di certo l'Azienda non ha voluto concedere;

  • hanno visto decadere la propria RSU non certo per mancanza di quorum, bensì per gli interessi armoniosamente congiunti di Azienda, Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL che, con un'interpretazione restrittiva del Contratto Nazionale e dell'Accordo Quadro, negavano il diritto di avere rappresentanti direttamente eletti; funzionari sconosciuti e senza nessuna competenza sulla realtà del Negozio di Varedo hanno parlato a nome di lavoratori ai quali è stato tenuta nascosta anche l'esistenza di una trattativa. Ricordiamo che, per una materia così controversa quale il rinnovo della rsu, è stato necessario che singoli lavoratori si esponessero in Tribunale a proprie spese, con un esito che fotografava la volontà delle due parti contrattuali di tenere la democrazia sindacale in ostaggio e al riparo da votazioni non gradite;

  • non conoscono oggi quanto avreste definito nel confronto fatto a loro nome.
Non vi è possibilità di determinare eventuali difformità a qualsiasi titolo, nonché divulgare in maniera trasparente i dati utili al calcolo del numero presidi, turni, ecc. come cita l’accordo al paragrafo:

Modalità di applicazione della programmazione del lavoro domenicale
L'Azienda e le RSU/RSA e/o le OO.SS. territoriali firmatarie del presente accordo, esperiranno per tutti i negozi un confronto, anche sugli impatti organizzativi della programmazione (turni, riposi, ecc.). A tal fine l'Azienda metterà a disposizione delle RSU/RSA e/o delle OO.SS. territoriali firmatarie del presente accordo le informazioni relative alla composizione dell'organico dei vari reparti, distinti per tipologia contrattuale. Le parti si impegnano ad esaurire il confronto entro 10 giorni lavorativi; trascorso tale termine, l'Azienda applicherà la programmazione del lavoro domenicale di cui al presente accordo.
Le parti, nell'ambito del confronto di cui al paragrafo precedente, potranno valutare e concordare di estendere, per tutti i reparti ad esclusione del DRO e GEM, da 24 fino a 28 domeniche all'anno la facoltà dell'Azienda di organizzare per ciascun lavoratore a tempo pieno che abbia il riposo settimanale normalmente  coincidente con la domenica lo svolgimento della prestazione lavorativa domenicale.

Nel medesimo confronto potranno valutare e concordare di prevedere: a) per i lavoratori a tempo pieno che abbiano il riposo settimanale normalmente coincidente con la domenica coinvolti nella programmazione domenicale, 2 riposi consecutivi collocati nelle giornate di sabato e domenica ogni dieci domeniche di lavoro effettuate; b) per i dipendenti full time, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, il cui contratto individuale prevede la prestazione lavorativa domenicale ordinaria, la possibilità di usufruire di ulteriori 3 riposi domenicali all'anno; c) per i dipendenti part time, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, il cui contratto di lavoro includa la domenica fra le giornate contrattualmente previste, la possibilità di usufruire di ulteriori 2 domeniche non lavorative all'anno.

Con la presente noi lavoratori dipendenti di Esselunga di Varedo siamo a contestare il merito e il metodo utilizzato per la firma. Ribadiamo che nel punto vendita di Varedo il referendum a suo tempo svolto aveva dato per oltre l'80% uno schiacciante parere negativo all’accordo sul lavoro domenicale, quindi un NO secco che i tre sindacati hanno sostanzialmente disatteso con l'ormai consueto abuso di una posizione privilegiata che, in concerto col Datore di Lavoro,  vi siete attribuiti e che ormai da anni contraddistingue il vostro operato.

Annotiamo, infine, la tenacia e la costanza con le quali vi ostinate e impegnate nel perseguire obiettivi contrari al volere dei lavoratori e molto più affini alla controparte, le Aziende.

La presente firmata dalla RSU uscente, che richiede ancora a voce ferma di smettere di ostacolare la democrazia sindacale e di permetterci di dimostrare la nostra rappresentatività col voto che Voi avete tanto dimostrato di temere. Alla RSU si uniscono altri colleghi ai quali è stato impedito non solo di votare ma anche di candidarsi com'è loro diritto.

Distinti saluti.