Hanno la macchina truccata
all'interno dei luoghi di lavoro, sembrerebbe una buona notizia, ma questa possibilità resta relegata a chi già detiene una rappresentanza nei luoghi di lavoro, che firma accordi o contratti peggiorativi delle nostre condizioni ma anche privilegi già consolidati negli anni, un esempio su tutti, se all'interno di una regolare elezione dei propri rappresentanti nei luoghi di lavoro cgil-cisl-e uil perdessero le elezioni versus altri sindacati NON firmatari senza avere quindi nessun eletto avrebbero comunque diritto ad un terzo dei seggi. (Capito...! perdono ma vincono comunque, hanno la macchina truccata)
Invitiamo pertanto alla lettura di questo
L'argomento
è molto complesso e non invoglia ad approfondire, lo sappiamo. Ma il
risultato lo abbiamo visto, in questi anni: sindacati che non
rappresentano nessuno si presentano a trattative a nome nostro e
portano a casa soldi (per loro) e peggioramenti (per noi).
Quello
che sta cuocendo in forno in sostanza è una legge che altro non è
se non il famigerato Accordo per la Rappresentanza firmato da
Cgil/Cisl/Uil per tranquillizzare il Padrone ed evitare che voci
contrarie possano dare fastidio con informazione, mobilitazione e
critica il matrimonio tra sindacati confederali e Datori (dote e
lista nozze sono trattenute dai nostri stipendi che, anche per questo
motivo, non crescono).
Non
contenti di avere regole per votazioni dove i proprietari delle urne
non sono i lavoratori ma le Segreterie sindacali (decidono loro se
concederci di votare), vogliono proprio blindare le porte laterali ed
eliminare i “disturbatori”.
Applicate
questo testo alla nostra Azienda. Dove già sono diversi i Negozi in
cui Esselunga e sigle provinciali sono palesemente d'accordo per
ostacolare libere elezioni cercando cavilli, se non apertamente
organizzati per sabotare ogni iniziativa: vi abbiamo raccontato di
Tortona, dove Azienda e sindacati confederali hanno fatto squadra per
cercare un pupazzo Cgil/Cisl/Uil (uno qualsiasi, purchè non sia un
sindacato libero) e, dopo aver fallito con un figurante Filcams (che,
così a naso, non ci pareva entusiasta di fare Che Guevara) hanno
piazzato un manichino Uiltucs – ben accetto dall'azienda, anche se
non rappresenta nessuno se non se stesso.
E'
un tema fondamentale, e lo ripetiamo sempre: non è una battaglia per
“far vincere la Cub”, ma per la libertà e la democrazia. Noi
vogliamo regole limpide e chiare, uguali per tutti e senza pregiudizi
o privilegi, dove se un'idea o una persona viene eletta è perchè è
riuscita a convincere, non perché ha una sedia con il suo nome sopra
o perché candidati con più seguito non hanno avuto possibilità di
candidarsi. Regole che valgano per tutti: anche, eventualmente,
contro di noi: se in uno “scontro” alla pari, alle urne,
non avessimo la fiducia dei nostri colleghi, saremmo sconfitti
“felici” perché, una volta tanto, chi ci passa davanti non ha
usato trucchi.
Per
questo, e non solo, saremo in sciopero il 25 ottobre 2019: le cose
non migliorano da sole. Stare zitti non serve: in questi anni di
“armonia e tranquillità”, con le piazze vuote, le condizioni
sono sempre peggiorate e la busta paga, nella migliore delle ipotesi,
è rimasta ferma. Se pensate che questo non abbia niente a che vedere
con i rappresentanti che abbiamo e la possibilità di sceglierli, al
vostro puzzle manca una tesserina.
CambiaLiberamente STAFF