Sovratitolo

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8 marzo 2020

8 Marzo

NON C'E' BISOGNO DI AGGIUNGERE POLLINE

Oggi, 8 marzo, in ottemperanza alle normative speciali di igiene ed ordine pubblico, una decina di “militanti” (pericolosissime ragazze e signore) avrebbero voluto fare un “mini flash mob” davanti alla Rinascente Duomo [http://www.cub.it/index.php/240-attivita/sportello-donna/13544-festa-della-donna-no-libere-di-essere-quello-che-vogliamo] per ricordare a tutti che, come si deve tenere presente il rischio sanitario attuale, non bisogna dimenticare un male presente da sempre, tutto l'anno, e che fa altrettante vittime.

L'iniziativa è stata vietata, in osservanza al rischio “assembramento”. Nello stesso momento, all'interno della Rinascente diverse centinaia di dipendenti e clienti vivevano su un altro pianeta. E' importante, infatti, cogliere l'occasione di una giornata libera per sostituire un piatto di ceramica sbeccato o quella pentola col manico difettoso: le manifestazioni di pensiero sono “evitabili”, un vaso nuovo per la mimosa no.

Questo è il motivo per cui ci permettiamo, in un momento così delicato, di parlare “d'altro” per un paio di giorni: qualcuno ne sta approfittando per trattarci come un branco di pecore, consapevole che questo clima può rendere le pecore ancora più docili e manipolabili.

E, se ci riflettete, non stiamo parlando “d'altro”: il sistema sociale ed economico che si sta dimostrando fragile come un castello di carte, altro non è che un sistema fondato sulle discriminazioni, di genere e non solo. Parleremo direttamente di Covid_19 al più presto; per il momento, permetteteci di “celebrare” una Festa.


Senza sminuire la gravità e le difficoltà del momento, vogliamo ricordare che anche quest'anno ci sarà un 8 marzo. Non c'è bisogno di abolirlo: per molti è una ricorrenza innocua, con cui si fanno tante chiacchiere sulla discriminazione, sulla violenza e poi ci si lava la coscienza non con l'Amuchina ma con un rametto puzzolente con cui qualcuno fa un po' di soldi (e poi finisce in pattumiera). Guardate la Grande Distribuzione cosa ne pensa, della Festa delle Donne:


“SORPRENDILA!”, ci dicono i volantini! Nessuna donna infatti si aspetterebbe mai di ricevere un rametto di mimosa, no? (Un euro e 99: il rispetto non è mai costato così poco!)

Noi invece pensiamo che ci siano “feste” e “Feste”. Per qualcuno invece è tutto uguale: Halloween con caramelle e lecca lecca a forma di zucca, San Valentino con i mazzi di rose resi indistruttibili dai pesticidi e gli adesivi “-30%” (anche l'Amore è scontato)..è solo questione di vendere il prodotto giusto al momento giusto.

Non vi “annoieremo” con le statistiche riguardanti differenze retributive, discriminazione qualitativa sul lavoro, limitazioni alla carriera, molestie o difficoltà di gestione familiare:  https://www.repubblica.it/economia/miojob/lavoro/2019/07/08/news/gender_gap_jobpricing-230640204/?refresh_ce  (solo per rimanere nel campo dello stipendio)

Non vi “annoieremo” con i nomi di donne che hanno pagato e pagano con la vita, con la prigionia, con la violenza la mancanza di libertà delle società in cui vivono (invitiamo a cercare sul web, solo ad esempio, Marielle Franco, Nasrin Sotoudeh, Azza Soliman, Salomè Aranda.. l'elenco potrebbe essere lungo per migliaia di nomi).

Queste cose le sapete già. Le sappiamo talmente bene che le diamo quasi per “accettabili”, come se il fatto che “è sempre stato così” possa essere un alibi per alzare le spalle e dire che non cambierà mai nulla.


La Cub, anche quest'anno, fa parte di quel gruppo(ne) di testarde e testoni che proprio non la vogliono capire: non vogliono capire che è inutile, non vogliono rassegnarsi a vedere ingiustizie e discriminazioni ed accettarle come se fosse Legge della Natura.

Con tutta la comprensione per la congiuntura difficile, ci sono eventi “sacrificabili” come un concerto o una partita (che si possono recuperare) ed altri che ci servono a ricordare chi siamo, cosa vogliamo e a quali principi non possiamo rinunciare: non ci saranno manifestazioni – in ottemperanza alle disposizioni in materia di ordine pubblico – ma si sarà LIBERI DI SCIOPERARE, per il COMMERCIO e LA GRANDE DISTRIBUZIONE, nei giorni 8 (domenica) e 9 (per chi non ha prestazione domenicale) marzo.

Uomo, SORPRENDILA: dille che quest'anno non le porti un mazzetto comprato ad un semaforo, coltivato da schiavi dall'altra parte del mondo e venduto da altri schiavi ai semafori.
E nemmeno una pianta, perché pensi che davanti alle discriminazioni non te la vuoi cavare con una scatola di cioccolatini, un ferro da stiro, un grembiule per farle fare la brava mogliettina. SORPRENDILA e dille che hai scioperato per dire che tutto questo fa schifo, e che non lo accetti oggi e non lo accetterai mai.
Costa sicuramente di più del mazzetto sul volantino, ma non puzza e ha degli effetti incredibili sul benessere della schiena: aiuta a camminare dritti, a testa alta.

Donna, SORPRENDITI! Anche se non ci sarà un corteo (ma recupereremo il prima possibile), sappi che dire “Domani non ci sono: è la mia Festa, regalo il mio  vaffan%&% alla discriminazione” fa bene non solo alla schiena ma anche allo spirito.


In questi giorni abbiamo sentito di tutto: applausi agli “angeli” della Sanità Pubblica fatti dagli stessi soggetti (Padroni e Sindacati) che con gli Enti Bilaterali hanno ingrassato quella Privata; inviti alla distanza da parte di chi ha sempre misurato tutto con la densità o la produttività per metro quadro (dai palazzinari ai costruttori di grandi eventi e concentratori di attrazioni turistiche); inviti alla calma da parte di “mezzi di informazione” che sopravvivono grazie alle entrate pubblicitarie, comprese quelle dei grandi gruppi farmaceutici.


Per un giorno, fate che il messaggio sia solo uno, ma che sia chiaro: BASTA DISCRIMINAZIONE

CambiaLiberamente Staff