WELFARE: ATTENTI AL RETRO
Che
avete capito? ..il retro della busta paga! O siete quelli che leggono
solo il netto finale?
A breve
faremo il punto della situazione, con un po' di bollettini “di
guerra” dai punti caldi.. ma le scadenze di calendario ci impongono
di fare prima un post-it sul
“Piano
welfare straordinario”!
Sul
retro della busta paga veniamo avvisati che il Piano di Welfare
Straordinario ha predisposto una cifra; cifra che può' VARIARE a
seconda dei servizi welfare già utilizzati.
Questa stortura nasce
dal fatto chè è previsto un massimo annuale a cui attribuire il
beneficio di tassazione agevolata: nelle “istruzioni operative”
in bacheca aziendale potete infatti leggere al punto 4 che il
requisito è che i beneficiari “non abbiano superato il limite di
esenzione fiscale”.
Un po'
di confusione, però, è nata col punto 9: “Il valore del
Piano di Welfare Straordinario non potrà essere monetizzato in
nessun caso”.
Al punto
12 invece si illustra la modalità per la “Rinuncia”, ovvero la
compilazione di un Modulo (su MyPortal o disponibile all'Assistenza
Clienti) che recita chiaramente che chi richiede di NON partecipare
al piano, lo fa “in luogo di un importo a titolo di Una
Tantum”, che verrà accreditato in busta paga.
Ci piace
pensare che il fraintendimento sia nato dal concetto di
“monetizzabile”: in realtà, la cifra non monetizzabile è quella
“aggiuntiva” che deriva dall'esenzione fiscale e contributiva.
Viene
infatti spiegato sul modulo che l'importo Una Tantum è “assoggettato
a imposte e contributi”.
Ci siamo già espressi tante volte sul tema welfare (clicca per sapere cosa ne pensiamo): a nostro avviso, le paghe
andrebbero aumentate almeno di pari passo con l'inflazione, per
mantenere il potere di acquisto. Invece, il Salario Variabile fermo
da 20 anni alla stessa cifra (le solite 430/480/530) viene aumentato
solo a spese dello Stato, che rinuncia alle tasse e ai contributi
(poi però tutti vogliono garanzie su cassa integrazione, maternità
e congedi speciali.. pagati da chi?).
In
questo caso, si può rinunciare ad un' Erogazione Liberale (come la
tessera di Natale: è un regalo, può essere declinato) ma non ad un
Servizio: chi non vuole la tessera, non può essere discriminato e ha
il diritto ad un beneficio proporzionale, consapevole che su questo
subirà trattenute per lo Stato.
Raccomandiamo
di fare tutte le valutazioni personali in piena libertà, ma di
affrettarsi: al contrario dell'importo del Salario Variabile, dove
senza modulo arrivano i contanti, qui il silenzio/assenso fa
consegnare la tessera (e l'assorbimento delle quote mensa/altro) e si
considera acquisito per tutti quelli che non consegneranno la
richiesta entro il 10 maggio (se consegnata a mano, si consiglia
vivamente ricevuta).
CambiaLiberamente Staff
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