Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga ma siamo in grado di dare informazioni utili anche a tutti coloro che lavorano nella GDO..

7 maggio 2015


Foto:rifondazionecinisello.wordpress.com
Considerazioni sul coordinamento nazionale del 30 aprile 

Un saluto a tutti gli utenti del blog, come vi avevamo anticipato il 30 aprile a Bologna si è tenuto il coordinamento nazionale dei delegati e delle delegate sindacali ( RSU/RSA) Filcams cgil di Esselunga, durante il quale si è discusso della trattativa in merito al possibile accordo sul lavoro domenicale.

Alcune cose prima di iniziare, che è bene chiarire e capire: 

1) Quando parliamo di coordinamento nazionale dei delegati Filcams Cgil di Esselunga, cioè RSU e RSA Filcams-Cgil dei vari negozi parliamo di un coordinamento di una sola delle tre Organizzazioni Sindacali che siedono al tavolo della trattativa, e quindi intendiamo dire che parliamo di quanto si decide nella nostra Organizzazione Sindacale e delle discussione fatte al nostro interno, ma al tavolo delle trattative come saprete ci sono anche Uiltucs Uil e Fisascat Cisl.

2) Tenete sempre ben presente l'azienda con cui ci rapportiamo (Esselunga) cioè un'azienda, che, anche lo scorso anno (fortunamente) ha chiuso con il segno positivo sugli utili, e che comunque attualmente gode di buona salute, cosa nettamente in controtendenza rispetto alla concorrenza nella DMO (distribuzione moderna organizzata), le quali come abbiamo visto in gran parte perdono terreno, disdettano contratti integrativi (vedi Carrefour e Auchan) nel caso di Auchan si paventano addirittura circa 1400 esuberi.

3) Tenere ben presente il livello di rappresentatività, cioè il numero di "tessere" Cgil-Filcams all'interno del e dei negozi Esselunga e nelle altre società aderenti a Federdistribuzione, il cui numero condiziona in qualche modo l'attenzione che l'azienda ci dedica quando intervieniamo per aiutare i lavoratori sui casi più disaprati.(Ferie, up, malattia, lavoro domenicale ecc...)

Tutto ciò non è, e non sarà un alibi, ma uno sguardo alla realtà dei fatti è sempre meglio darlo.

Torniamo al coordinamento Nazionale, ci e stato illustrato, come ripasso, da Cristian Sesena (segretario Nazionale Filcams, che si occupa delle relazioni con Esselunga a livello Nazionale) ciò che è accaduto nei precedenti incontri, ovvero ciò che l'azienda ha messo tra le sue "pretese", tendezialmente molto esagerate in fatto di presenza e disponibilità al lavoro domenicale, e ciò che le Organizzazioni Sindacali avevano cominciato a proporre in termini di rivendicazioni salariali (sulle quali l'azienda pare poco propensa) e non solo. I due incontri precedenti erano serviti probabilmente per dichiarare i termini entro i quali sviluppare la trattativa (ovvero, quante domeniche, volontari, obbligatorie ecc...).

Non c'erano a quest'incontro del 30 aprile grandi verità da svelare o scelte epiche da prendere, principalmente Cristian Sesena voleva capire dai delegati del coordinamento nazionale li presenti, in virtù del fatto che l'azienda è tornata a bussare alla porta per capire se avessimo intenzione di proseguire con la discussione sul lavoro domenicale, se eravamo d'accordo o meno a dargli il mandato per proseguire la trattativa. 

E' bene ricordare una cosa per dovere di cronaca, se non si trovasse un accordo sul lavoro domenicale, l'azienda ha già dichiarato che molto semplicemente applicherà quanto previsto dal Contratto Nazionale all'articolo 141 del CCNL del 2011 (clicca qui per l'art. 141 completo).

Di seguito uno stralcio dell'articolo in questione che aiuta a capire di cosa parliamo:
Art. 141 ccnl
"Ferma restando l’applicazione delle maggiorazioni e dei trattamenti economici, anche su quanto previsto dal presente comma, previsti dalla contrattazione integrativa territoriale o aziendale sul lavoro domenicale, le aziende - al fine di garantire lo svolgimento del servizio in relazione alle modalità organizzative - hanno facoltà di organizzare per ciascun lavoratore a tempo pieno che abbia il riposo settimanale normalmente coincidente con la domenica, lo svolgimento dell’attività lavorativa nella misura complessiva pari alla somma delle domeniche di apertura originariamente previste dal D.Lgs. 31/3/1998, n. 114 e del 30% delle ulteriori aperture domenicali previste a livello territoriale".

Parliamo...
...come al solito di circa 26 domeniche, in questo caso.

Questo ci fà capire che si pongono davanti a noi due scelte, al di là che uno sia a favore o contro il lavoro domenicale, e cioè: scegliere di girare la testa dall'altra parte e lasciare che sia l'azienda a decidere a suo piacimento e in totale autonomia, nei limiti che gli sono consentiti, secondo le sue esigenze e perché no " preferenze" di organizzare per ciascun lavoratore full-time il lavoro domenicale...

...oppure continuare la trattativa e provare a trovare un accordo nazionale quadro sul lavoro domenicale, con delle regole, il più possibile condivise con tutte le parti, che possa prevedere per esempio  che a livello di singolo negozio si possa contrattare nello specifico l'accordo in base alla realtà in cui viene applicato, oltre che provare a ridurre il numero delle domeniche "obbligatorie", provare a rivedere i parametri economici in base anche al numero delle presenze domenicali, con un calendario organizzativo magari trimestrale, in cui il primo criterio possa essere la VOLONTARIETA' ( che da sola potrebbe non bastare), con riposi a scalare comprendendo anche il sabato, di modo da avere alcuni week-end liberi, un accordo che possa sottrarre qualche domenica a quelle lavoratrici che la domenica ce l'hanno da contratto.

Al coordinamento nazionale in questione si è deciso di scegliere la seconda ipotesi, e quindi si è deciso di dare mandato al segretario nazionale Cristian Sesena affinché possa proseguire con le trattative.

Questo non significa a nostro avviso avvallare il lavoro domenicale, come qualche delegato, esprimendo la propria opinione ha contestato, ma in virtù di quel contratto che dà potere all'azienda di organizzare  il lavoro domenicale ai lavoratori full-time, provare a gestire e migliorare la situazione esistente, pur rimanendo contrari agli orari commerciali "selvaggi" e liberi, ereditati dal decreto salva Italia di Monti, anzi sperando in futuro, che a livello governativo Nazionale si possa avere almeno un calendario di chiusure su alcune festività, ovviamente a nostro avviso sarebbe il minimo risultato.

In conclusione vi diciamo che i prossimi incontri con l'azienda in merito alla contrattazione sul lavoro domenicale avverranno probabilmente in plenaria, e cioè con tutti i delegati del coordinamento nazionale Filcams Cgil, e che ovviamente vi terremo aggiornati passo dopo passo sulla trattativa, per la quale potete come al solito partecipare con idee suggerimenti e critiche costruttive attraverso i commenti a questo post, ma anche in negozio attraverso i vostri delegati e vi invitiamo fortemente a farlo, in oltre si è già stabilito che qual'ora si dovesse raggiungere un'ipotesi di accordo, questa verrà sottoposta, prima della firma, a tutti i lavoratori e lavoratrici tramite apposite assemblee nei negozi. 

A risentirci presto