Sovratitolo

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26 novembre 2015

Lavoro Domenicale

Esito incontro contrattazione sul lavoro domenicale del 20 novembre
Cosa è accaduto 
immagine tratta da vogilovenderelamiaauto.com
Buongiorno a tutti oggi vogliamo portarvi a conoscenza su quanto dibattuto durante l'ultimo incontro nazionale tenutosi a Bologna tra l'azienda e le organizzazioni sindacali.

L'azienda (rappresentata da Luca Lattuada) comincia la sua premessa rimarcando il fatto che sono passati 11 mesi dall'inizio della trattativa (primo incontro 22 dicembre 2014) e che sarebbe ora di  capire se si può stringere sull'esito della stessa,  prosegue poi leggendo frase per frase (e per la prima volta ne ha fatto specifico riferimento) l'articolo 141 dell ccnl, quello che come saprete regola (già da due contratti nazionali, ormai tre) il lavoro domenicale, sottolineando che qual'ora non si pervenisse  ad un accordo, l'azienda si sentirà libera di scegliere unilateralmente come agire, ovvero lasciando intendere che l'applicazione dell'art. 141 sarà la mossa successiva (bella premessa !!), considerando che, dice l'azienda, il lavoro domenicale è un processo organizzativo non reversibile.

Il fatto che siano passati 11 mesi dall'inizio della trattativa tuttavia è frutto anche del tatticismo dell'azienda, in quanto sin dall'inizio dichiarava di voler fare una trattativa snella e senza troppa tattica, mentre invece in realtà si è dimostrata molto attendista, tendendo a "scoprire le carte" poco alla volta, concedendo veramente molto poco.

Sostanzialmente le O.S. avevano chiesto (all'ultimo giro) un aumento economico anche per le domeniche effettuate dagli "obbligati", (oltre la maggiorazione del 30% prevista dal ccnl) l'azienda su questo ha dato picche.
Liberare qualche domenica in più per i part time domenicali, l'azienda rimane ferma su un massimo di due domeniche/anno, concedendo qualcosa in più per i full time domenicali (5 domeniche liberate a fronte dell'accordo).
tratta da grossetooggi.net

Si era chiesto anche di incentivare concedendo qualche sabato libero a fronte di un tot di domeniche calendarizzate ( Altro elemento incentivante), di modo da avere un certo numero di week end liberi. Per l'azienda il week end è domenica-lunedì ( ??? il massimo della concessione, non ci siamo), ritengono che il compensativo del sabato rischi di compromettere l'equilibrio del'organizzazione dei reparti, ma noi sappiamo che in realtà il compensativo di sabato nei negozi non è più un tabù.

Poi il nodo più complicato da sciogliere su cui l'azienda fatica a fare passi avanti ed è quello delle domeniche potenzialmente "comandabili", la richiesta aziendale era 24 per il dro/gem e 31 per i reparti freschi, ebbene l'azienda è scesa (udite-udite) di una unità per reparto, ovvero 23/30 ( la richiesta è decisamente ancora troppo alta). 

L'azienda ha chiesto la possibilità di estendere l'eventuale accordo anche ad altri settori operativi.

Ci sono alcuni punti di condivisione (ancora pochi a nostro avviso), come ad esempio:

-Esigibilità e verificabilità dell'accordo (anche in filiali non  sindacalizzate),
-sperimentazione per 12/15 mesi,
-i responsabili rientreranno nella programmazione trimestrale,
-partenza graduale (non in tutti i negozi subito),
-esigibilità e fruibilità di informazioni per le  RSU dei negozi in  merito ai dati su organici, sui venduti, e altre informazioni  pertinenti, per avere elementi sufficienti per  raggiungere l'accordo  a livello di punto vendita  (questa e la dichiarazione dell'azienda).

Si escluderebbero dall'accordo, oltre alle casistiche già presenti citate nel ccnl, anche i lavoratori con patologie gravi e gravissime.

Le Organizzazioni Sindacali (dopo confronto con i delegati) hanno espresso all'azienda più di qualche perplessità soprattutto sul fatto che le aperture sulla trattativa che l'azienda dice di aver fatto (ancora scarse dopo 11 mesi), sono in realtà delle " fessure" nel quale è difficile infilarsi.

I numeri sulle potenzialmente "comandabili" sono ancora alti, e soprattutto per il fatto di scriverli su un accordo nazionale, cosa politicamente difficile da digerire (cosa che potrebbe influire negativamente su altri tavoli di contrattazione), numeri che sarebbe il caso di verificare e approfondire eventualmente punto vendita per punto vendita.

Altra perplessità sul fatto che l'azienda si sia presentata all'incontro ancora priva di scaletta sulle maggiorazioni domenicali di fatto non si capisce ancora cosa sia disposta a mettere (money) sul piatto della bilancia, in termini economici, e quindi incentivanti (cosa importante da capire se il primo criterio sarà la volontarietà e che purtroppo non sarà più solo quello).

E' indubbio che l'azienda dovrà fare uno sforzo maggiore se vuole pervenire ad un accordo, cosa che tra l'altro ci chiede, tant'è che le organizzazioni sindacali si sono rese disponibili a calendarizzare un'altro incontro in cui pare si cercherà di stringere sulla trattativa (speriamo non a tutti i costi) e quindi provare a trovare un'ipotesi di accordo, che se si dovesse raggiungere, dovrà poi essere votata attraverso un Referendum da tutti i lavoratori.

Con tutta probabilità il prossimo incontro sarà effettuato in ristretta, non sappiamo ancora se vi parteciperanno solo i segretari nazionali, o anche una piccola delegazione di RSU. 
Fatto sta che il nostro segretario nazionale Cristian Sesena ha chiesto mandato al coordinamento nazionale nel caso si dovesse verificare questa ipotesi, mandato che gli è stato concesso.
tratta da blog.chatta.it

Partendo dal presupposto che bisogna cercare di ridurre assolutamente il numero delle domeniche potenzialmente "comandabili",  le nostre personali perplessità invece sono dovute al fatto che conosciamo abbastanza bene questa azienda per sapere che se non si farà un accordo "ben fatto", cioè con una stesura del testo precisa, che non lasci dei vuoti "pericolosi" al suo interno, che ne consenta una vera esigibilità e verificabilità, che permetta soprattutto una vera possibilità di accordo specifico nel punto vendita e che dia alla RSU non solo il compito di controllo , ma un reale potere di contrattazione, se cosi non fosse, ecco che questo accordo rischierebbe, a nostro avviso, di diventare pericoloso.  


Staremo a vedere l'epilogo della trattativa, come sempre vi terremo informati, e vi ricordiamo che siamo a disposizione per eventuali altri chiarimenti.

Lo staff di cambialiberamente.
cambia.liberamente@gmail.com

1 commento:

  1. Grazie degli aggiornamenti.
    Potere stare insieme alla famiglia un giorno fisso alla settimana, dovrebbe essere un'esigenza davvero scontata. Purtroppo, negli ultimi anni non lo è più...
    Lavoriamo per un accordo sensato che, oltre al profitto, tenga in grande considerazione le esigenze di vita familiare e sociale dei lavoratori.

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