Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga ma siamo in grado di dare informazioni utili anche a tutti coloro che lavorano nella GDO..

16 giugno 2016

coordinamento regionale 7 giugno

 Coordinamento regionale.....ma non per tutti

Buongiorno a tutti, martedì 7 giugno si è tenuto un coordinamento regionale Filcams  avente come ordine del giorno l'andamento dell'accordo sul lavoro domenicale, la sperimentazione estensione apertura 7:30/22:00 e lo sciopero 28 maggio.
Foto:123rf.com

Purtroppo ci rammarica dover dire che è stato ancora una volta un coordinamento regionale fatto in ristretta, tutto il contrario di ciò che era stato chiesto da un nutrito gruppo di RSU/RSA Filacams (tra cui noi), in cui si richiedeva un coordinamento regionale allargato a TUTTE le RSU/RSA Lombarde. 
La richiesta era stata inviata singolarmente da ogni delegato interessato, con mail datata 18 marzo, per la quale NON avevamo ottenuto risposta, e successiva con mail datata 11 maggio,  per la quale invece abbiamo ricevuto risposta qualche giorno dopo dal Segretario Generale Filcams Lombardia, risposta che appunto ci informava del coordinamento a ranghi ridotti del 7 giugno.

Sono finiti i tempi in cui si facevano coordinamenti regionali dove tantissime RSU/RSA dei negozi avevano occasione di incontrarsi e scambiarsi idee, opinioni e punti di vista, portando nuovi contributi, a quanto pare la linea del "ci pensano pochi per tutti" pare aver preso il sopravvento, tanto pare che sappiano loro cos'è meglio per i lavoratori no?

Ci sta anche che si faccia un coordinamento regionale con pochi rappresentanti dei territori provinciali, ma questo presuppone allora che prima di fare ciò vi sia un coordinamento di tutte le RSU/RSA dei negozi a livello provinciale, le quali avrebbero fatto sintesi per dare il mandato a colui o coloro che poi si sono presentati il 7 giugno al coordinamento regionale (basta con le RSU/A e i funzionari sindacali autoreferenziali !!!).

landosfnoht.blogspot.it
Noi crediamo che la democrazia funzioni cosi, ma cosi pare non essere negli ultimi tempi all'interno della Filcams (almeno quella Lombarda), perchè parecchi delegati (forse i più scomodi?) non sono stati nemmeno messi a conoscenza di questo coordinamento.

A questo punto o c'è incompetenza e disorganizzazione, o le cose si vuole che vadano così, e non sappiamo cos'è peggio, ma una cosa è sicura: non è una buona soluzione quella di sentire solo ciò che fa comodo.

Tornando allo svolgimento del coordinamento del 7 giugno, la premessa che viene fatta inizialmente è sempre quella di non dimenticare mai da quale contesto si parte, ovvero quello legislativo che permette alle aziende di fare ciò che vogliono delle aperture (grazie alla legge Monti), della situazione sul tesseramento sindacale nonchè della scarsa adesione agli scioperi (non ultimo quello del 28 maggio) e assemblee, il tutto ripetuto ogni volta come un "MANTRA", quasi a giustificare qualsiasi mancanza di coraggio e ormai diremmo sudditanza psicologica nei confronti dell'azienda, da parte della nostra Organizzazione Sindacale.

Ed è inutile parlare, come spesso accade accusandoci (perchè anche stavolta non sono mancate le stoccate al blog), di non avere "SENSO DI APPARTENENZA" nei confronti dell'Organizzazione Sindacale, perchè questo noi lo chiamiamo senso critico, che si può tranquillamente esprimere anche attraverso i  "social" (ma non manchiamo di farlo anche di persona), in quanto NON critichiamo i principi fondanti della Filcams Cgil, che condividiamo, ma caso mai, eventualmente le scelte gestionali fatte dai dirigenti di turno (e della linea politica che adottano).

Andando per capitoli, sintetizzando.

Accordo lavoro domenicale:

Coloro che sono intervenuti (per lo più segretari e funzionari) hanno dipinto un quadro più o meno positivo, dicendo che dopo un inizio un po balbettante (dovuto soprattutto alla scarsità di dati forniti, pochi e confusi, per comprendere il  reale fabbisogno domenicale) le cose sono migliorate, permettendo via via, dopo alcuni incontri il raggiungimento di alcuni accordi di punto vendita, che non hanno mai comunque superato il numero di domeniche comandabili previste dall'accordo quadro nazionale (22 dro-gem, 24 reparti freschi). 

Il raggiungimento di questi accordi (dicono alcuni segretari e funzionari di Milano e di qualche altra provincia) ha anche permesso di trovare intese su orari modulari, cosa che su quei territori pareva essere un miraggio (nonostante fosse previsto dal CIA-contratto integrativo aziendale).

Secondo argomento, sperimentazione orari apertura 7:30/22:00:

Non sono stati fatti particolari ragionamenti in merito a questo argomento, sostenendo che l'azienda ha facoltà di farlo, perchè la legislazione glielo consente, e che è un processo che eventualmente andrà governato (cosi come è stato fatto per il lavoro domenicale, anche se la Filcams non è d'accordo con la deregolamentazione degli orari commerciali), qualcuno per la verità non si è nemmeno stupito di questa decisione aziendale, ritenendola in linea con le altre catene della DMO (distribuzione moderna organizzata).

Terzo argomento sciopero 28 maggio (contratto Federdistribuzione):

Il dato sulla partecipazione allo sciopero in Esselunga (parliamo della Lombardia) e stato molto scarso (come al solito), e la percentuale si aggira attorno al 5%.



Le nostre considerazioni in merito ai tre argomenti citati, (neanche a dirlo) sono un po diverse, rispetto a quelle ascoltate

Non abbiamo visto, per ciò che ci è stato dato vedere, un buon inizio, e nemmeno un buon proseguo di questo accordo, non fosse altro che ci è parso che l'azienda (tramite i suoi direttori e capi reparto) continui a fare ciò che vuole sulla gestione organizzativa, lasciando solo alle RSU/RSA soltanto una illusione di co-gestione in merito all'organizzazione del lavoro (un po ciò che accade da sempre, ma noi siamo i soliti pessimisti).
Ma è bene che queste cose vengano fuori al prossimo coordinamento nazionale (del 17 giugno), soprattutto in funzione del primo incontro nazionale post accordo che si farà con l'azienda.

Sull'estensione dell'orario di apertura è chiaro che l'azienda può ampliare l'orario di apertura perchè la legislazione attuale glielo consente, ma quando si ha un tema cosi importante come la modifica degli orari di lavoro/tempi di vita-lavoro, molto sentito dai lavoratori andrebbe affrontato con una strategia comune, ascoltando i lavoratori (che in alcuni casi hanno partecipato massicciamente alle assemblee, vedi Lissone, ma non solo), dandogli il più grande appoggio e sostegno possibile (organizzando presidi,iniziative, fino agli scioperi), EVITANDO di lasciarli soli.
Come sole non vanno lasciate le RSU/RSA che si trovano ad affrontare le problematiche che questa sperimentazione porta, le quali sperano di contare sull'apporto dell'Organizzazione Sindacale su tutti i livelli, sia provinciale, che regionale che nazionale.
Ma questo supporto sembra essere "balbettante", e cosi facendo si rischia anche questa volta di non riuscire ad intercettare il malumore dei lavoratori (che in più di qualche negozio è sfociato in massicce presenze in assemblea, anche di sabato).

Sciopero 28 maggio: è chiaro che è stata (almeno nei negozi di Esselunga della Lombardia)) l'ennesima occasione mancata, ma gettare la colpa sui lavoratori è la cosa più miope che si possa fare, per parafrasare una situazione calcistica, per arrivare a giocarti la finale di champione league devi aver fatto una "buona stagione", e crediamo che i lavoratori la buona stagione quest'anno non l'abbiano vista, probabilmente non la vedono da un pezzo (anzi parecchi lavoratori non l'hanno mai vista).

E' difficile ricostruire una coscienza critica ma secondo il
www.guidaconsumatore.com

nostro modesto parere c'è da ricominciare dal basso, concentrandosi molto di più sui problemi specifici che i lavoratori incontrano nella loro quotidianità della realtà lavorativa, che è ciò che sentono più vicino a loro (che comprendono più facilmente), perchè è li che l'azienda esercita il suo maggior potere, che usa come leva "anti-partecipazione sindacale" ( ferie, permessi, spostamenti, contestazioni, orari di lavoro, zero disponibilità allo straordinario, pressioni in genere ..ecc.), e per fare ciò occorre anche preparazione e supporto alle RSU/A,  e una costante coordinazione tra di esse. Da non dimenticare poi anche una buona comunicazione tra RSU/a e lavoratori, a nostro avviso cosa molto importante.

Inoltre c'è da dire anche che molti lavoratori (ma non solo) potrebbero non esser d'accordo con questo modello di contrattazione che ci ha visto perdere pezzo dopo pezzo parecchi diritti (malattia, domeniche, permessi ecc..), passando da una fase dove il sindacato presentava una piattaforma rivendicativa (che passava attraverso le assemblee) ad una fase dove sono le aziende a chiedere indietro dei pezzi importanti del contratto, per recuperare la tanto famigerata produttività.

Ad ogni modo ora attendiamo il coordinamento nazionale Filcams dei delegati Esselunga del 17 giugno,per fare il punto della situazione (a livello nazionale) sull'avanzamento dell'accordo domenicale.

P.S. Il coordinamento nazionale si terrà il 17 giugno a Bologna dalle 14 in poi, al mattino si incontrerà sempre a bologna, un gruppo ristretto di delegati la famosa "cabina di regia" per un passaggio preventivo.

Vi terremo aggiornati.

Lo staff di cambialiberamente,