Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga ma siamo in grado di dare informazioni utili anche a tutti coloro che lavorano nella GDO..

7 ottobre 2016

Bologna 16 settembre 2016

"Siamo contrari ma non ci opponiamo..."  

Questo si evince al termine dell'incontro del 16 settembre scorso avvenuto tra Azienda e le segreterie di Filcams/cgil cisl e uil che vi andiamo a raccontare.

Buongiorno a tutti, con un pò di ritardo vi portiamo a conoscenza dell'esito dell'incontro nazionale tra le tre Organizzazioni Sindacali e Esselunga del 16 settembre.

Nessuno del gruppo del blog era presente, pertanto facciamo sintesi basandoci sui verbali di incontro che abbiamo letto.

Nel verbale di incontro si dice che "le parti hanno teso a valorizzare che, a sei mesi dall'avvio della sperimentazione, il livello delle relazioni sindacali di punto vendita é notevolmente migliorato come dimostrano i 27 accordi firmati su 30 confronti effettuati".


Noi pensiamo che il fatto che si siano raggiunti 27 accordi (su 30) non sia sinonimo di miglioramento dei rapporti sindacali di negozio, lo dimostra il fatto che in molte realtà le organizzazioni sindacali hanno spinto fortemente le RSU/RSA (che non hanno avuto la forza di contrastarle, nonostante il voto negativo al referendum) a firmare gli accordi, anzi, in qualche caso le organizzazioni sindacali hanno siglato l'accordo al posto della RSU/RSA.

Inoltre c'è da sottolineare come l'azienda abbia secondo noi scelto negozi dove l'esito delle contrattazioni sul lavoro domenicale risultasse abbastanza scontato (per svariati motivi) cogliendone appunto l'opportunità.

Nel verbale si dice che :"l'azienda mira a raggiungere l'obbiettivo di estendere la sperimentazione ad altri 43 negozi entro la fine dell'anno di modo da avere un campione sufficientemente esaustivo da valutare in sede di monitoraggio finale", e anche in questo caso possiamo affermare che l'obbiettivo per i responsabili del personale è portare più accordi firmati possibile.

Quando parliamo di queste cose dobbiamo sempre ricordarci che quasi il 40% dei lavoratori ha votato contro questo accordo sul lavoro domenicale, anzi se non ci fosse stata più di qualche zona d'ombra ed una informazione parziale e capillare questo accordo non sarebbe nemmeno passato.

Questo lo diciamo perchè, non solo hanno fatto digerire a forza ai lavoratori (senza modificare di una virgola la propria linea di gestione dell'accordo) questo referendum, ma ora ci dicono che va tutto bene, mentre in realtà sappiamo che non è esattamente cosi.

Alcuni numeri: L'azienda dice che la programmazione "forzata" ha inciso per il 3% , l'indice di rotazione del personale e pari al 92%, a testimonianza del fatto che quasi tutti i dipendenti hanno effettuato una domenica procapite. I part time senza obbligo domenicale hanno concorso alle coperture per un 7%.

Si dice inoltre: "Esselunga ha sottolineato come permangono criticità in alcuni negozi ove si é resa ad intervenire per trovare soluzioni condivise con le RSU locali".

Insomma sembrano tutti molto disponibili nella teoria, ma nella pratica è veramente cosi? 

La risposta la si puo' trovare indubbiamente nei negozi, con i lavoratori e le lavoratrici interessate, perchè ci sembra che queste Organizzazioni Sindacali stiano sempre più perdendo il reale polso della situazione dei negozi. Un esempio su tutti è il negozio di Broni e Voghera (PV)

Si é parlato anche di ampliamento dell'orario di lavoro (7:30/22:00).
Foto:consumatore.tgcom24.it

"Esselunga riconferma la sperimentazione unilaterale avviata a giugno estendendola ad altri 16 negozi, alla base di questa decisione ci sarebbe un calo delle vendite pari a -1%, dopo anni di segno positivo.

Le OO.SS. hanno dichiarato la loro contrarietà sul piano politico, ma in realtà non hanno manifestato nessun tipo di iniziativa di contrasto ne tantomeno nessuna idea in merito alla gestione della situazione, insomma pare sia "vietato disturbare l'azienda".

E' curioso comunque notare come le cose che partono  in maniera sperimentale, solo per il periodo estivo come era stato detto per l'ampliamento dell'orario di apertura/chiusura per i primi negozi scelti, diventino pian piano strutturali.

Ma non doveva essere solo per il periodo estivo?

Ora siamo passati ad altri 16 negozi, e domani?

Ma da dove arrivano i soldi per mantenere i costi dell'ampliamento nonostante il calo (-1%) e nonostante il fatto che dalle 21 alle 22 i negozi sono pressoché vuoti?

Saranno mica quelli che l'azianda ha risparmiato (con l'abolizione delle deroghe natalizie e prontamente reivestito) dalla sottoscrizione dell'accordo sulle domeniche (che noi abbiamo perso)?

Vi lasciamo con tutte queste domande e la lista dei negozi che si aggiungono alla sperimentazione dell'orario fino alle 22 che durerà fino a Marzo 2017 e in attesa di future risposte vi salutiamo.

I negozi: San Siro, v.le Piave, Casalecchio di Reno,  Suzzani, Rubattino, Ripamonti, Segrate, Washington, Rivalta, San Giuliano, Porta Vittoria, Parma, Emilia Ovest, Monza v.le Libertà e Galluzzo.
  A risentirci, lo staff di cambialiberamente.