E' TEMPO DI SORRISI: VIA QUELLA SMORFIA!
Tanti
ci chiedono lumi sul 16 agosto: è facoltativo? È festivo
obbligatorio? Cos'è cambiato dallo scorso anno? Belle domande, a cui
possiamo provare a dare una risposta, tenendo conto però che nemmeno
chi ha firmato ha (come al solito) idea di cos'abbia sottoscritto.
Riepiloghiamo
cosa dicono Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL:
•
La
prestazione lavorativa del 16 agosto verrà effettuata in regime di
giornata ordinaria.
• Ai
fini della programmazione della prestazione lavorativa nella giornata
suddetta, dovrà essere data precedenza alle disponibilità
manifestate dai lavoratori.
• Le
ore lavorate durante la giornata del 16 agosto, verranno retribuite
con una maggiorazione omnicomprensiva e non cumulabile del 30% sulla
quota oraria della normale retribuzione di cui al vigente CCNL DMO.
In aggiunta a ciò, per ogni ora lavorativa prestata, il lavoratore
avrà diritto ad un’ora di permesso retribuito.
• Ai
lavoratori in ferie durante la giornata del 16 agosto verrà
riconosciuta, a partire dall’anno corrente, una giornata di ferie
compensativa o l’equivalente in ore in caso di fruizione frazionata
delle ferie.
Il
Padrone, come al solito, è molto più pratico e va al sodo: quella
frase comica sulle “disponibilità
manifestate”
nel
comunicato aziendale non c'è.
La giornata è ORDINARIA, la
prestazione è dovuta.
Il
guaio deriva proprio dal TIPO di prestazione: verrebbe da dire che se
il regime è ordinario, non si fa altro che seguire i propri
modulari... ma si parla anche di “programmazione
della prestazione nella giornata suddetta”
e
la programmazione, in assenza di regole, spetta al Datore: in questo
caso, la frase sulla “precedenza
alle disponibilità”
suona
quindi, più che ad un diritto del lavoratore di dire di no (che
infatti non si può rifiutare) al diritto del Datore di dire che per
la programmazione di quella giornata non gli servi.
Nel quadro generale, quindi, abbiamo capito come
sarà pagato chi lavora
(30%
di maggiorazione ed un numero di ore di permesso per ogni ora
svolta), chi
non lavora perchè è in ferie
(gli
compensano il giorno di ferie con ore extra)... ma non si dice nulla
di chi su quel giorno avrà il riposo
compensativo di domenica 11 agosto
(perderà
le ore di lavoro e anche le ore di maggiorazione?), o di chi
non ha dato disponibilità e non viene convocato (verrà considerato in ferie per un giorno, pagato con le stesse ore di maggiorazione riconosciute agli altri lavoratori in ferie, per evitare discriminazioni?).
Proviamo a fare il punto della situazione: va ricordato, infatti, che questa novità si inserisce in un quadro complicato, per i lavoratori Esselunga: come già anticipatovi, la causa dei tre lavoratori Filcams-CGIL sul diritto a festivo e riposo settimanale non coincidenti è stata vinta in primo grado (con grande pubblicità e volantini da parte sindacale), mentre il 13 giugno scorso la Corte d'Appello ha dato nettamente ragione all'Azienda: la programmazione dell'Accordo domenicale “vince” su tutto.
Stiamo ancora aspettando il volantino con cui avvertono anche noi semplici lavoratori: si saranno dimenticati, anche se siamo abituati a sapere per caso le cose che decidono a nome nostro e che ci fanno ricadere sulla nostra testa.
I dettagli saranno illustrati in un prossimo post: per il momento, però è importante ricordare che con questa sentenza abbiamo fatto un'ulteriore passo indietro sulla certezza del diritto.
Non solo la Cgil e i suoi due compari che rappresentano solo se stessi hanno fatto un Accordo per il lavoro domenicale che fa acqua da tutte le parti: hanno anche istituito una causa su un argomento (il diritto al riposo) che era oggetto della trattativa in corso. La Corte d'Appello, quindi, fa notare che uno dei tre lavoratori è rsu Cgil di Negozio e ha pure firmato la programmazione; pertanto, si ritiene che se non si è detto nulla in trattativa e si è sottoscritto il calendario, non si può chiedere ad un Tribunale di vietare un comportamento che non si è voluto normare specificamente quando si ha avuto occasione (anzi: si è pure condiviso con la firma!).
Senza dilungarci troppo, diciamo che oggi si hanno meno certezze di prima: chi chiede se il riposo assorbito dal festivo farà anche sparire la retribuzione delle ore svolte domenica 11, si sente rispondere vagamente (“verificheremo”, “non credo”, “valuteremo”..).
Per noi è limpido il diritto di avere un riposo “autonomo” extra festivo, che derivi dalla struttura di una settimana “6+1” che, in caso di festivo, diventa “5+2” a parità di retribuzione.
Un diritto per tutti di chiederlo, ma aspettatevi ogni tipo di risposta da un'Azienda che, ahinoi, sulle zone d'ombra (come il diritto agli orari del part time) ci ha spesso marciato alla grande.
Senza dilungarci troppo, diciamo che oggi si hanno meno certezze di prima: chi chiede se il riposo assorbito dal festivo farà anche sparire la retribuzione delle ore svolte domenica 11, si sente rispondere vagamente (“verificheremo”, “non credo”, “valuteremo”..).
Per noi è limpido il diritto di avere un riposo “autonomo” extra festivo, che derivi dalla struttura di una settimana “6+1” che, in caso di festivo, diventa “5+2” a parità di retribuzione.
Un diritto per tutti di chiederlo, ma aspettatevi ogni tipo di risposta da un'Azienda che, ahinoi, sulle zone d'ombra (come il diritto agli orari del part time) ci ha spesso marciato alla grande.

I lavoratori domenicali (quelli usati per giustificare la necessità di un Accordo e la sparizione delle deroghe di Natale), intanto, dopo aver toccato con mano le meraviglie che hanno pensato per loro (le domeniche “liberate” che non si sa come chiedere, le chiusure che si continuano a fare al posto di quelli che sono volontari amici e fanno sempre il primo, il dover fare sempre mercatino ed elemosina per indicare un riposo di preferenza..) oggi hanno ancor meno certezza sul diritto di godere dello stesso trattamento economico.
L'Accordo che doveva renderci tutti “uguali”, avrebbe creato una NUOVA discriminazione, ancor più grave.Se così fosse, sarebbe davvero un'indecenza insostenibile, e di certo non potremmo digerirla sollevando le spalle (come pare stia facendo la Cgil, che l'indecenza l'ha causata).
Ma torniamo alle dichiarazioni sindacali per il 16 agosto: “Grazie a questo accordo siamo riusciti a salvaguardare le condizioni economiche previste precedentemente evitando situazioni di “dumping” tra lavoratrici e lavoratori del medesimo settore.”
clicca qui per il comunicato unitario integraleL'Accordo che doveva renderci tutti “uguali”, avrebbe creato una NUOVA discriminazione, ancor più grave.Se così fosse, sarebbe davvero un'indecenza insostenibile, e di certo non potremmo digerirla sollevando le spalle (come pare stia facendo la Cgil, che l'indecenza l'ha causata).
Ma torniamo alle dichiarazioni sindacali per il 16 agosto: “Grazie a questo accordo siamo riusciti a salvaguardare le condizioni economiche previste precedentemente evitando situazioni di “dumping” tra lavoratrici e lavoratori del medesimo settore.”
Ecco:
a noi non sembra proprio. La serie A è finita in serie B, la serie B
è finita in C.
Come
al solito, ci si chiede di festeggiare perchè ci daranno i soldi in
cambio di qualcosa che abbiamo perso. Noi saremo folli idealisti, ma
avremmo preferito un po' di resistenza: magari, invece di un accordo
che ci regala 6 ore di up (che l'Azienda userà per tagliare i
costi), una bella dichiarazione di sciopero sulle ultime due ore di
turno, per far capire che non tutto si può mettere a tacere con i
soldi. Ma stanno discutendo, proprio in questi mesi, dei soldi degli
Enti Bilaterali del Contratto Nazionale: quelli che il Padrone prende
dalle nostre retribuzioni e versa ai sindacati firmatari. E' meglio
non dare dispiaceri.
Qualcuno,
magari, settimana prossima potrà fare ferie mentre i lavoratori
domenicali per cui ha sottoscritto la programmazione lavoreranno
senza sapere nemmeno il proprio turno. Ma è “il male minore”,
no?
Attendiamo
le segnalazioni dai vostri Negozi e Centri.
CambiaLiberamente Staff