Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga ma siamo in grado di dare informazioni utili anche a tutti coloro che lavorano nella GDO..

27 dicembre 2019

Durante un anonimo sabato prenatalizio accadde che...

..."Sì, sto benone:
a uno gli ho dato una botta col mento sul pugno,
e a quell'altro una nasata sul ginocchio"


Sabato 21 dicembre è stato un momento che si fisserà nella storia: verrà ricordato nei calendari e tramandato di generazione in generazione come grande Vittoria dei lavoratori Esselunga

Per chi era assente: come ogni volta che si presenta un festivo infrasettimanale, l'Azienda ha mostrato la volontà di NON dare il riposo compensativo aggiuntivo. La Cgil allora insorge! Barricate, tamburi di guerra, si tendono gli archi con le frecce infuocate: “Al mio via, scatenate le assemblee sincronizzate di sabato!”. E chi non scende, non si lamenti!
L'Azienda, terrorizzata, esce dalla Torre di Pioltello con le mani alzate: “Pietà, non infierite! Siamo disposti anche ad un incontro!”.
La scena finale, poteva essere un massacro? Certamente no: arriva l'ordine del Generale Cgil che dice “Soldati: ritiratevi nelle vostre tende. Abbiamo ottenuto ciò che volevamo”. (Volevamo noi? Volevano loro?...boh).
I cucciolotti eseguono: sia mai detto che qualche testa autonoma decide che non basta e faccia comunque assemblea.

Seguono comunicati di vittorie trionfali sulle bacheche e sui gruppi uazzapp dei guerrieri: l'azienda si è “ca9a7a addosso”, ha ceduto e ora darà il riposo compensativo a chi ne farà richiesta.
Formidabile ciò che viene diffuso in un Negozio dell'hinterland milanese: “Grazie al sacrificio di 2 delegate, che rinunciano al riposo, tutti tranne due potranno avere il compensativo”. Ma come?!?!
Se abbiamo vinto, perché si devono sacrificare? ..e, soprattutto: già che c'erano, non si potevano sacrificare in 4 e dare il compensativo a tutti?
Si dice che la Storia la fanno i vincitori, che il giorno dopo scrivono sui libri solo la loro versione: qui, i nostri vincitori non sanno nemmeno cosa scrivere. O non hanno capito, o non hanno vinto: dedichiamo a loro il titolo di queste righe, rubato ad una bella battuta di Woody Allen.

Diamo qui un altro punto di vista – purtroppo essendo basato sui fatti è molto di più di un'opinione.
Punto primo: i lavoratori “domenicali” pare proprio che siano esclusi da tale “concessione”. Dopo aver tolto loro i diritti, finalmente viene formalizzato che non hanno nemmeno accesso ai “favori”.

Punto secondo: il problema l'hanno creato loro, con il CCNL prima e con l'Accordo poi. I nostri lettori più attenti ricorderanno la vicenda del maritoscemo, che fa saltare in aria l'impianto elettrico e poi ti regala una candela: “Tesoro, ho messo la luce in cucina: sono o non sono un figo?”.

Perdonate la lunghezza di questo articolo: vogliamo illustrare un ragionamento completo, e abbiamo bisogno di un minimo di articolazione per essere chiari e completi.
Ci scusino anche i signori di Cisl e Uil se non li citiamo, pur essendo molto coinvolti: la Uil, da dieci anni a questa parte, oltre alle firme per le domeniche, la perdita della malattia, le ore di lavoro in più per i nuovi assunti, ha prodotto solo un volantino in cui si danno le pacche sulle spalle da soli – come i tirolesi quando ballano (molto pericoloso, però, se si danza con lo stuzzicadenti in bocca). La Cisl, notizia recente, pare voglia distruggere in Tribunale anche con le Parti Civili quel lavoratore che rivelò gli stipendi 2015 dei dirigenti sindacali: uno su tutti, quel Pierangelo Raineri che in un anno è capace di portare a casa 237mila euro, con i gettoni degli Enti Bilaterali, e di firmare per conto nostro i CCNL di cui sopra (su cui la Cgil si è comunque accodata in seguito).
SE TI FACCIO CAUSA, TI FACCIO EFFETTO (sottotitolo: un riepilogo)
  • il 26 marzo 2018 due lavoratori e una lavoratrice di un SuperStore Esselunga di Milano fanno causa all'azienda perché nel 2016 la “doppietta” milanese festiva di dicembre (7, Sant'Ambrogio e 8 Immacolata) venne usata per assorbire il riposo compensativo di domenica 4 (lavorata dai tre). Sottolineato il concetto di “differenza retributiva”: si è lavorato un giorno aggiuntivo che la Competenza Corrente non copre e, di conseguenza, avuto un danno di circa 80 euro a persona. Particolare importante per le puntate seguenti: uno dei tre è non solo RSU di Negozio, ma componente del Coordinamento Nazionale Filcams-CGIL per la trattativa dell'Accordo Domenicale, da inizio 2016 alla firma finale;
  • 11 settembre 2018, il Tribunale dà ragione ai tre lavoratori e condanna l'Azienda: con grande pubblicità, la Cgil dà notizia del “diritto al riposo” indipendente dal festivo.
  • 15 maggio 2019, prima udienza del ricorso in Appello fatto dall'Azienda; 13 giugno 2019, la Corte d'Appello ribalta il risultato e dà torto ai lavoratori – il comportamento di Esselunga è legittimo: fondamentale il fatto che la programmazione sia stata sottoscritta dallo stesso lavoratore che ha fatto causa! Immaginiamo che non ci saranno ricorsi Cgil in Cassazione, quindi la “verità” in Tribunale rimarrà ferma a questo episodio. La notizia NON viene pubblicizzata in nessun modo, e molti iscritti (e qualche delegato) è rimasto al “Abbiamo vinto in Tribunale
  • Aggiungiamo un altro fatto importante, spiegandone fra qualche riga il nesso: http://filcamsmilano.it/2019/12/il-lavoro-festivo-e-volontario-anche-la-sentenza-di-appello-sulla-vertenza-autogrill-lo-conferma/ La Cgil, il 6 dicembre 2019 (due settimane fa), ottiene una delle ormai numerose sentenze con cui ad un Datore (in questo caso, Autogrill) si dice che nessuno può essere obbligato al lavoro festivo. Nessuno.

Ritorniamo alla Grande Vittoria di Sabato 21 dicembre: “Abbiamo ottenuto il riposo aggiuntivo per chi ne fa richiesta”. Due dettagli: l'Azienda, se ha necessità, pensa ancora di avere il diritto di negarlo . Soprattutto: con i “domenicali”, l'Azienda pensa di avere il DOVERE di negarlo a prescindere. Eh già: i domenicali, nella loro lettera di assunzione hanno anche questa clausola (illegittima, come dimostrato anche in Autogrill) con cui si dice che il festivo è una disponibilità aziendale... In una settimana “normale”, nessuno mette in discussione il riposo compensativo di un domenicale, ma se c'è un festivo e l'Azienda deve dimostrare di essere coerente (“il festivo tu non hai diritto di stare a casa”) ai “nuovi” che non lavorano giustificherà l'astensione come riposo e non come godimento di un festivo “puro”. Diabolico, vero? 
L'Accordo domenicale ci è stato spacciato come “solidarietà verso gli ultimi”, ma dietro c'era
solo il bisogno di dare all'Azienda il potere di comandare i “vecchi” (missione impossibile, da noi, con l'articolo 141 del CCNL) e di non pagarli tanto a dicembre. Gli “ultimi” sono stati usati come scusa.

Ai domenicali sono state date le epiche “Domeniche Liberate” che nessuno ha visto (suonano come “Gerusalemme liberata” del Torquato Tasso) e il 5% dopo la 34ma domenica annuale (al netto: 1 euro e 90 centesimi, per 14 domeniche. Non spendeteli tutti in vizi.).
A loro è stato peggiorato il trattamento nell'organizzazione del lavoro: da quando devono coprire i compensativi pazzi dei “vecchi”, sono ancora più volatili di prima.
Ai domenicali è stato detto che sono comunque loro il Contratto del futuro: l'Accordo finalmente trovava un “sistema” per obbligare i vecchi, e quindi non sarebbe più necessario mettere la domenica (e i festivi) nelle lettere di assunzione. Esselunga non ha intenzione di smettere (anzi!) ma Cgil Cisl e Uil hanno firmato ugualmente, accettando che gli ultimi dinosauri con maggiorazioni a scaletta andassero in estinzione e al loro posto arrivassero solo nuovi più ricattabili e meno pagati. Un investimento sul futuro (per l'Azienda).
Ai domenicali, infine, da quando è in vigore l'Accordo sul Lavoro Domenicale (E FESTIVO), è sparito anche il diritto al compensativo distinto dalla festività. Questo era sparito per tutti, come avevamo visto: ma l'Azienda oggi può permettersi di fare “il favore” ai vecchi che borbottano. Tanto i “nuovi” sono roba loro, e nessuno li disturberà, siamo certi. Si potrebbe fare una causa per il diritto al festivo in Esselunga e prendere due piccioni con un avvocato: si ribadirebbe il diritto al festivo anche per i giovani e finalmente avrebbero anche loro il diritto di non essere discriminati nei favori. Nel frattempo, abbiamo controllato moolte buste paga: dubitiamo che per coincidenza ci siano capitati solo cedolini corretti, ma l'Azienda – che ha qualche difettuccio ma non è sciocca – si è coperta il fianco attaccabile della “differenza retributiva”: incrociando i dati delle presenza, ci risulta che OGGI almeno i riposi assorbiti siano pagati con ore di straordinario, quindi diventa una questione di principio e non più economica. Si farà una nuova causa? Rispondiamo con un quiz:

Unite i puntini:

Avrete visto tutti la busta paga di Novembre, dove fioccavano cifre come punture di zanzare succhiasangue. Oltre ai due pallini in basso di Ente Bilaterale e Covelco – ripartite dopo che nel 2018 Cgil Cisl e Uil hanno firmato il Contratto Nazionale della Distribuzione Moderna Organizzata (i quattrini non bastano mai, per dare “servizi”), oltre al pallino Previass (anche questo derivante dalle firme di un CCNL che istituiva una nuova trattenuta per FondoEst), è spuntato un nuovo funghetto Welfare.
Ente Bilaterale Aziendale”, con tanto di “arretrati” (di che? Per cosa? Mah.). Se notate, sono nella colonna dei figurativi: significa che non li hanno trattenuti dal nostro stipendio direttamente, bensì hanno ottenuto cifre stanziate direttamente a loro. Insomma: hanno ottenuto per noi un aumento da girare direttamente nelle casse altrui. E con il nuovo Ente Bilaterale Aziendale, anche gli ultimi che insistono a volere soldi in cambio di lavoro dovranno arrendersi alla nuova Era Landini: gli aumenti non si danno in denaro, ma in servizi.
Tu lavora, io ti pago i libri di scuola di tuo figlio – e li porto in detrazione come se fosse figlio mio: ci guadagno pure. Io ti do una prepagata, tu ci paghi la bolletta del gas? Non si può: il Datore di Lavoro ci guadagna, se ti dà una carta al posto del premio. Vorrai mica che guadagni anche sulla tua bolletta del gas, no? Non le leggi, le condizioni d'uso? Se la usi in modo improprio, la colpa è tua.

Ora provate ad immaginare cosa si diranno il 21 gennaio 2020, sul diritto dei domenicali: magari qualcuno leggerà queste righe e si inventerà un contentino, tipo “Chi ha la domenica ordinaria può avere un biglietto per il cinema da lunedì a venerdì”... non è welfare anche questo?

Se incontrate un delegato Cgil che urla “Adriaaanaaaaah!”, non infrangete i suoi sogni: alzate il pungo in segno di vittoria e sorridete con le lacrime agli occhi, dategli un altro lieto fine.😜😜

CambiaLiberamente Staff