Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è interamente dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga.

24 aprile 2019

25 Aprile, Festa della Liberazione! e della Democrazia...?

 Suonino le trombe, rullino i tamburi!

In molti luoghi di lavoro non è certo così, ancora oggi  dopo oltre 70 anni dalla fine di quel tragico evento, accade che dall'alto della loro rappresentatività, tutta da verificare,  o sospinti dalle aziende, i sindacati confederali cgil cisl uil nominino i "loro" rappresentanti  ("loro" inteso come possedere, suo di proprietà) senza procedere ad una regolare consultazione (leggi voto o elezione) da parte di chi in fabbrica o nei negozi ci lavora e fatica davvero.

Per contestualizzare la nostra situazione, in numerosi negozi Esselunga sta accadendo che vengano nominati d'ufficio dai soliti noti, in commistione tra loro, rappresentanti che "forti" di questa investitura "per grazia ricevuta" invitano a festeggiare e riflettere sul significato del 25 aprile, con volantini affissi nelle bacheche aziendali, ma anche in molte piazze delle nostre città, come la Democrazia, sia una delle più grandi e importanti conquiste della nostra Società, cadendo nella più becera delle ipocrisie, che abbiamo riassunto per una più chiara comprensione del nostro pensiero che intendiamo condividere con voi, in questa breve vignetta qui sotto.

Buon 25 aprile!

Onore a chi, per questa conquista ha sacrificato il bene più prezioso: la propria vita!

CambiaLiberamente Staff


15 aprile 2019

Che tempo che fà...Variabile

Welfare Welfare delle mie brame
 chi è il più variabile del reame?

Chi era in cassa a San Valentino, il 14 pomeriggio sul tardi si trovava a battere mazzi di fiori scontati dal 30% al 50%... e magari pensava al senso della ricorrenza e al fare un gesto d'amore con la possibilità di risparmiare. Romantico? Mai quanto quello che, ormai per il terzo anno consecutivo, si ripresenta col Salario Variabile. Ci permetterete di autocitarci con brani dei nostri interventi passati, per comodità: se la RSU Filcams CGIL di Affori può copiare nostri articoli e firmarli a proprio nome (senza mai fare pubblica ammenda con i propri colleghi di Negozio), noi che ci copiamo da soli non siamo peggio di loro, no?
Non essendoci novità a livello normativo, ci limitiamo a ricordare il quadro di legge: l'Azienda che applica la formula “premio in welfare” con la firma dei Tre Porcellini ha diritto a esenzione fiscale e contributiva TOTALE 
( vedi D.M. 25 marzo 2016; Circolare Agenzia Entrate N.28E 15 giugno 2016).
Insomma: i sindacati confederali per l'Azienda hanno ottenuto un fantastico risparmio e, per noi lavoratori, i risparmi che già ci riconosce la legge.

Parte “obbligatoria” del CCNL è il versamento agli Enti Bilaterali e il pizzo legalizzato per la fantomatica “assistenza contrattuale”, quella che ci portano via dalle buste paga e finisce, con cifre misteriose, a tappare i voraci bilanci sindacali. Questa premessa, quindi, per ricordare a tutti, nero su bianco, che siamo rappresentati da Organizzazioni che garantiscono risparmi fiscali milionari ad aziende che, in cambio, effettuano trattenute dal nostro stipendio per darli direttamente a loro.


In perfetta continuità col Governo Renzi e del suo pupazzo Gentiloni, la filosofia è la stessa degli 80 euro: ti do dei contanti in busta paga. Dove li trovo? Tagliandoli agli enti locali e ai servizi dello Stato: chi ha trovato in busta 80 euro, si è trovato anche un Comune che aumenta le rette degli asili o i canoni d'affitto. Questo “bonus” ce lo siamo ampiamente pagato da soli.


 
Con la detassazione, il meccanismo è uguale: oggi puoi pagare la mensa di tuo figlio risparmiando il 10%..e l'anno prossimo il tuo Comune la aumenterà del 20% (perché il mancato introito si riverserà in meno fondi agli enti locali. Oggi sarai costretto a chiedere di applicare questo sistema, perché non arrivi a fine mese; lo stesso sistema che ci sta portando in un circolo vizioso, anche (soprattutto) per la sanità e il diritto alla salute. Essere costretti ad utilizzarlo non significa doverne gioire. 
 

VOI SIETE QUI: la mappa del premio produttività sulla busta paga

11 aprile 2019

Pasqua e pasquetta

Ogni anno ci "rompono" le uova!

Buongiorno a tutti gli utenti del blog, ogni anno, nel periodo delle festività di Pasqua e Pasquetta ci troviamo a rifare più o meno la discussione sulle festività pasquali.

La Flaica-CuB nazionale ha provveduto a sensibilizzare l'Azienda che spesso si muove "disinvolta" nell'ambito di questa problematica, vedi comunicazione.

Riproponiamo lievemente aggiornato nel testo e nella modulistica il post dell'anno scorso. 

Come ormai molti di voi sanno la domenica di Pasqua NON è una festività retribuita, quindi non presente nelle festività retribuite nel nostro contratto nazionale del lavoro ( vedi art. 142).
Perché? Evidentemente essendo sempre cadente in domenica, che non era un giorno lavorativo obbligatorio per alcuni, non necessitava di una regolamentazione retributiva.


Part time week-end (PTW) :

Ora le cose sono "un po' cambiate", e quindi coloro che hanno la domenica da contratto (in questo caso i/le part time week end), considerato che i punti vendita saranno chiusi la domenica di Pasqua, dovranno recuperare quella giornata lavorativa in un altro giorno della settimana, pena, perdita di una giornata retribuita.

Ora, come già accade di routine per i part time week-end, in alcuni negozi, la questione si presenta spesso in questi termini :
La giornata si recupera a Pasquetta oppure N.R. (non retribuito).

E' pratica consolidata da qualche anno ormai sottoscrivere ed inviare in Azienda da parte di chi lo desidera, una richiesta di questo tipo: vedi modulo, avendo cura di aggiornare le parti in rosso, per far si che i/le part-time domenicali possano recuperare in altra giornata che non sia il lunedì di Pasquetta.


Aggiungiamo giusto due righe per capire perchè non vi è l'obbligo al lavoro festivo, neanche se espressamente indicato sulla lettera di assunzione.
Una delle chiavi di lettura potrebbe essere quella derivante dalla sentenza del tribunale di Rovereto che stabilisce in sostanza " ... l'annullabilità delle clausole contenute nei contratti individuali di lavoro volte a rendere obbligatoria e automatica la prestazione lavorativa in giorno festivo...", la sentenza (ma non è la sola) conferma che il diritto soggettivo ad astenersi dal lavoro in giorno festivo va oltre qualsiasi eventuale deroga eventuale o patto stabilito tra azienda e sindacato.

Quindi da ciò si evince che : essendo  l'azienda chiusa la domenica di Pasqua, la giornata lavorativa non sono tenuto a recuperarla a Pasquetta (ma bensì in altra giornata), in quanto giorno festivo (salvo libera scelta).