Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è interamente dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga.

26 gennaio 2017

1500 Fiat 500

Un futuro di (soli) regali
  (I 400 colpi – secondo tempo)

A volte certe domande rimangono a lungo senza risposta, facendo nascere discussioni e dibattiti su varie opzioni di risposta... a volte, invece, il caso ci soddisfa in tempi record.

Noi adoriamo il Caso, che è il Gran Direttore d'Orchestra dell'Universo.

Appena postato il nostro commento all'annuncio riguardante un premio di risultato di 400 euro, tempo 24 ore (forse meno) e appare un secondo comunicato aziendale che ne dettaglia le modalità di erogazione...lasciando però perfettamente intatte alcune perplessità e aggravandone altre.                              

Ripetiamo prima quelle premesse che credevamo scontate, ma che qualcuno non ha letto attentamente nel nostro precedente articolo: 
a) siamo contenti che l'Azienda sia in salute;
b) sappiamo cosa c'è in giro, e le nostre opinioni su Carrefour e altra concorrenza sono nero su bianco;
c) non siamo “ingrati irriconoscenti”: ci limitiamo a chiedere PERCHE' un “regalo” così grande, subito dopo averci tolto una cifra a sei zeri di deroghe natalizie.
Insomma: c'è stato chi, tanti secoli fa, vedendo un enorme Cavallo di Legno con su un fiocco, davanti alla porta, ha detto: “Figata! Grazie! Che bello!”, senza domandarsi il motivo dell'omaggio. Non cerchiamo “complotti” o lati oscuri: siamo lavoratori che si chiedono quale sarà il nostro futuro contrattuale fra qualche mese, basandosi sugli indizi.
Non faremo un analisi grammaticale, ma solo logica: ”Facendo seguito alla comunicazione del (…) 30 dicembre u.s.”,”riconoscerà il valore di euro 400 lordi (riproporzionato per il part time)”.
La comunicazione precedente è quindi CONFERMATA: si tratta di un valore “riconosciuto” “in considerazione” del “buon risultato” 2016. Eh, già: non è un regalino estemporaneo, tipo quelli giustificati in passato con nuove aperture o altre ricorrenze. Quello che segue, però, conferma anche la preoccupazione: non sono le modalità solite definite dal capitolo “Salario Variabile”. I criteri di erogazione vengono per la prima volta stabiliti arbitrariamente dall'Azienda: le 400 euro lorde saranno coperte parzialmente da carta prepagata (di 100 o 200) e solo il residuo riconosciuto in busta. Part time all'80% (32 ore) o a 24 ore (64%), nessuna differenza: caval donato non va riproporzionato.
Il vantaggio è chiaro: le tessere prepagate, in qualità di “benefit”, sono esenti dal regime di tassazione (agevolata o ordinaria) di un elemento retributivo. In questi anni ne vediamo di ogni: in alcuni settori si pagano i premi in buoni benzina, merce o altre varietà di cesti “natalizi”: le aziende risparmiano, il lavoratore borbotta ma aggiunge: “Di questi tempi, meglio che un dito nell'occhio”.
Il dito, di solito, arriva dopo: ad indicare che quando non si applica una regola vecchia, l'intero sistema normativo viene messo in discussione. Mi raccomando: non perdete d'occhio il dito e seguiteci nel ragionamento che avevamo anticipato nel comunicato precedente:

  • C'è alle porte un nuovo Contratto Nazionale della Grande Distribuzione, firmato dai soliti Cgil, Cisl e Uil che negli ultimi anni ci hanno svenduto anche le mutande;
  • C'è un Accordo Domenicale in scadenza, in primavera: alla fine dell'anno “sperimentale”, la conferma (direi scontata, valutando i soggetti che ci “rappresentano”) farà sì che, per la prima volta dopo 12 anni si metta mano ad un capitolo del Contratto Integrativo Aziendale: il “Lavoro Festivo”, che verrà definitivamente abrogato e sostituito dalla nuova allegra disciplina;
  • Il Contratto Integrativo Aziendale DEVE poggiare su di un Contratto Nazionale: la parola Integrativo lo sottintende. Un capitolo quale quello sull'orario di lavoro, che permette ai full time di fare 37 ore 30” al posto delle 40 ore previste a livello Nazionale (riduzione oraria proporzionata valida anche per il part time) è possibile solo grazie al fatto che il Contratto Nazionale del Commercio lo prevede.
Come per le domeniche, prima le inseriscono ai nuovi assunti...e poi stringono il cerchio sui “vecchi privilegiati”; le 40 ore per i nuovi assunti significa che qualcuno le vorrà per tutti. Insomma: il nostro dito non vede l'ora di seguire ciò che stanno discutendo i nostri eroi Cgil-Cisl-Uil, sicuri che stiano parlando dei nostri diritti e non dei loro soldi (seeehhh...).

Qualcuno penserà che questo ragionamento è complicato, ma se lo confrontate a quanto accaduto in passato non è solo semplice: sembra quasi scontato. E, parlando di sconti, ricordiamoci che siamo nell'Azienda che chiama “Sconto Facile” l'unico sconto che non capisce nessuno – ce la permettete, la battuta?

Noi lo “Sconto Facile” l'abbiamo capito (dopo anni di pratica, a spiegarlo ai clienti) e non perdiamo mai di vista il dito; se qualcuno, parlando del dito, vuole ora metterci l'altra battuta, quella che gli è venuta istintivamente in mente qualche riga fa, vuol dire che l'ha capito anche lui.
...Ancora cinque minuti, mamma!

...ma forse, inavvertitamente, abbiamo svegliato qualcuno con le nostre chiacchiere: la Filcams-CGIL che, come al solito, ci dà delle grandi sicurezze. E' importante avere delle certezze nella vita, e la certezza che la Cgil stia RONFANDO ALLA GRANDE nei momenti importanti noi la mettiamo accanto alle TASSE e alla MORTE. A volte fa finta di dormire, per poter apparire sorpresa quando Cisl e Uil firmano da soli; e fare la faccia indignata, prima di unirsi. Oggi ci sembra che sia sinceramente assopita, e ci fa stringere il cuore vederne il brusco e comico risveglio.

Premessa due: non parliamo nemmeno di Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL. Questi ultimi hanno in Esselunga un numero di iscritti che si può contare sulle dita di un lavoratore che ha perso una mano dentro il distributore delle merendine per la troppa foga, mentre gli iscritti Cisl si possono contare sulla restante mano dello stesso lavoratore, dopo che ha perso l'unico pollice nello sportellino del resto, cercando di raschiare una monetina. A proposito: si possono avere, cortesemente, i numeri degli iscritti? Si può sapere A CHE TITOLO decidono per tutti, senza rappresentare nessuno? Si possono avere – sempre cortesemente – gli importi dei soldi trattenuti ai lavoratori Esselunga tramite le clausole dei Contratti e conoscere stipendi e bilanci degli Enti Bilaterali che dovrebbero darci “welfare”?

Filcams, Giovanni e Giacomo: Tre comici e Mezza Gamba


Torniamo al nostro film sui 400 euro. Il nostro primo comunicato, del 4 gennaio, lo concludevamo con due ipotesi:

  • Cgil, Cisl e Uil sanno, e fanno finta di niente (molto scorretto, però, non dirci le loro manovre!)
  • Cgil, Cisl e Uil NON sanno, e il comportamento dell'azienda è la prova che NON CONTANO NULLA.

Ci scommettereste? ...due giorni dopo la “risposta” aziendale, il Caso ha voluto che anche questo nostro quesito trovasse soddisfazione: firmata dai tre Segretari Nazionali dei tre Sindacati Confederali, ecco la lettera, (clicca e leggila) qualora vi fosse sfuggita. Ne riprendiamo le perle migliori.

Comincia subito mettendo in risalto le doti comiche del Trio: “Posto che il riconoscimento di bonus salariali (…) rappresenta un fatto positivo per le persone che lavorano e percepiscono redditi modesti (...)” ...avete capito? Fanno pure gli splendidi, lanciando la frecciatina spiritosa all'Azienda sui redditi modesti! Ma indovinate chi ha determinato e sottoscritto questi redditi? ...loro Tre, nei Contratti Nazionali! Che sagome!

Un po' come un bambino che rompe un vaso con una pallonata e poi fa il brillante: “Eh però, mamma: tutti questi cocci sul pavimento della sala sono proprio una vergogna. Ma non pulisci mai?”

Aldo, Giovanni e Giacomo (li chiameremo affettuosamente così, d'ora in poi), proseguono lanciandoci subito la soluzione: “non è stata fornita, ancora una volta, alcuna comunicazione preventiva alle Organizzazioni Sindacali”

Quindi la risposta va molto più in là della nostra domanda: “ancora una volta” non significa solo “non contiamo nulla”. Significa: “Non abbiamo MAI contato nulla”. Un incentivo ad iscriversi, diremmo.

La perla, però, arriva poco dopo (e per fortuna la lettera è corta): “In queste settimane è in corso l'ennesimo tentativo di addivenire ad un accordo per il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Le distanze riguardano, tra l'altro, proprio l'aumento salariale.”

”TRA L'ALTRO”? Gentili Signori... possiamo sapere DI COSA STATE DISCUTENDO?

Lo stesso dito di prima ci fa tenere il segno sui testi contrattuali appena firmati nei settori Turismo, Igiene Ambientale, Meccanici...Tutti Contratti Nazionali siglati nei mesi scorsi, che si sintetizzano con “rafforzamento della bilateralità”; tengono le trattative riservate, come se stessero parlando di antiterrorismo e servizi segreti, e in realtà stanno discutendo di ciò che loro chiamano “welfare”, per farti dimenticare che sono soldi e poltrone che paghiamo noi.

Ancora una volta, come per quei settori, il problema è “che cosa possiamo vendere, dei diritti di questi poveri polli?”. E non facciamo una colpa all'Azienda se, con questi personaggi così svegli e disinteressati, si permettano di chiederci nuovi e continui passi indietro. Dite che ci daranno (400 + 430) = 900 euro di premio annuale a testa, nel giro di 60 giorni? Speriamo; no?

Comica finale della letterina: “ci riserviamo di assumere decisioni conseguenti a tale vostra iniziativa”..come se fosse credibile che non firmino, dopo la finta di non vedere un referendum “domenicale” passato tra brogli e disinformazione.

Aldo, segretario Filcams, promette lotta per ottenere qualche soldino in più: gli iscritti Cgil stanno scappando in ordine sparso, e lui spera di trattenerli con due monete – come se il problema non fosse invece nelle norme e nel potere di gestire a piacimento il nostro tempo. Chiedeva maggiorazioni anche sotto forma di “welfare”: che significa? 50 euro in più per chi ha Fon.Te? Una radiografia gratis con FondoEst?

Giovanni e Giacomo, non avendo lavoratori iscritti a cui rendere conto, erano già al ristorante a vedere il menù.

Marcello Donadello – Coordinamento Nazionale FlaicaUniti-CUB eSSelunga

23 gennaio 2017

Coordinamento Cub

Coordinamento Nazionale Flaica CUB Esselunga

Buongiorno a tutti, il giorno 17 Gennaio 2017 si è tenuto il coordinamento nazionale dei dirigenti/delegati/iscritti  Flaica Cub per quanto concerne Esselunga.
Risultati immagini per flaica cub
tratto da mobile twitter.com

Alcuni di noi hanno partecipato in quanto iscritti a tale organizzazione.

Nel fare, come primo lavoro, il quadro della situazione sulla copertura dei negozi come Flaica CUB, abbiamo notato che il numero dei presenti e degli aderenti è sorprendentemente in crescita rispetto a qualche tempo fa.

La cosa positiva a nostro avviso, al di là della copertura sul territorio e del numero di lavoratori/delegati presenti, è la voglia, l'entusiasmo e la determinazione da parte di tutti di costruire all'interno di Esselunga  una vera alternativa Sindacale a Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.

Abbiamo notato che tutte le persone che hanno deciso di uscire da queste organizzazioni Sindacali (quasi prevalentemente dalla Filcams Cgil per la verità), sono persone che hanno deciso di mettersi in gioco rinunciando spesso al ruolo di RSU o RSA (perchè fatti decadere, in attesa di sentenza, o per impossibilità, ad oggi, di essere nominati Rsa dalla Flaica) per entrare in una Organizzazione Sindacale in cui ci si riconosce e per portare avanti un progetto alternativo (che è già realtà) ambizioso.

Questi lavoratori (ci mettiamo dentro anche noi ovviamente) provano a mettere ognuno le proprie competenze e le proprie idee (qui è possibile a differenza della triplice) per far si che questa Organizzazione Sindacale di Base possa essere sempre più rappresentativa all'interno dei negozi.

Non è stato il primo coordinamento in realtà (si è sempre in contatto al di là del coordinamento), ma è stato il primo momento in cui si sono prese alcune importanti decisioni in merito all'immediato futuro (come dire, si comincia a fare sul serio).

Si è parlato molto dell'accordo sul lavoro domenicale in Esselunga, del famoso (pessimo) accordo del 10 gennaio 2014 sulla rappresentanza sindacale (che a breve approfondiremo), e dell'imminente  firma del CCNL con Federdistribuzione.

Non anticipiamo nulla su ciò che si sta mettendo in campo, ogni cosa a suo tempo (ma non dovrete attendere molto perchè il tempo stringe).

Per concludere diciamo, che anche in virtù dell'accordo sul CCNL che verrà raggiunto e per il conseguente accordo sulla rappresentanza che verrà applicato anche a questo (futuro) contratto, le cose per chi decide di stare in un Sindacato libero, com'è la Flaica Cub, saranno sempre più complicate, ma da molto
tempo non vedevamo un gruppo di persone cosi entusiaste di costruire una alternativa per i lavoratori, nel tentativo di ripulire una parola che negli anni è stata quasi irrimediabilmente sporcata , "SINDACATO", che i molti, troppi pseudo-sindacalisti hanno svenduto negli anni insieme ai diritti dei lavoratori, per mantenere la propria autoconservazione, allontanandosi sempre di più dai lavoratori stessi.

Lo Staff di cambialiberamente.

19 gennaio 2017

Riceviamo e pubblichiamo

Per chi suona la Campana...

Ciao a tutti, informiamo che i questi giorni siamo stati avvisati dal direttore, che la Rsu del negozio di Varedo (MB) è decaduta per decorrenza del termine di 3 anni; ciò nonostante vi sia in atto un ricorso in tribunale che dovrebbe congelare la situazione al settembre 2016, data in cui l'azienda ci ha formalizzato l'impedimento a svolgere regolari elezioni.
Malgrado avessimo pieno titolo ad avviare la procedura di rinnovo,  siamo dovuti ricorrere al Giudice del lavoro e siamo in attesa della decisione finale. Secondo le "carte" (non quelle da gioco ;-) la rsu ha il diritto di indire nuove elezioni.


...Che dire: siamo arrivati a ciò per il solo fatto che abbiamo scelto di cambiare sindacato, in quanto la Cgil/Filcams negli anni si è dimostrata del tutto simile a Cisl  e Uil , rinnegando scelte che un tempo ormai lontano la distinguevano dalle altre sigle; un esempio su tutti:  la malattia e il “numeratore eventi" sono stati negli anni scorsi motivo di vanto per NON  firmare Contratti nazionali... ma col tempo questi veti sono andati scemando fino ad arrivare alla situazione che conosciamo tutti; per non parlare dell’ accordo sulle domeniche con cancellazione delle deroghe o la finta volontarietà, oppure le estensioni degli orari di apertura, senza che Filcams abbia "battuto ciglio", se non con inutili comunicati postumi.

Tornando a noi..."solo" per il fatto di aver deciso di aderire alla FlaicauUniti-CUB abbiamo perso alcuni diritti democratici fondamentali: uno dei più importanti attualmente è l'impossibilità di indire assemblee dei lavoratori all'interno del luogo di lavoro, ma anche l’impossibilità di poter usufruire e pubblicare in bacheca sindacale aziendale novità e iniziative per noi lavoratori, con aggiornamenti sul nostro contratto di lavoro, salute e sicurezza per i lavoratori, insomma “l’altra campana” - quella di parte, ma della nostra parte: quella di chi lavora in prima linea.

Non molliamo e aspettiamo il responso dei giudici: la prima pronuncia si è conclusa con un nulla di fatto, ma gli avvocati hanno già inviato un "reclamo" per chiedere di accogliere le nostre istanze.  Aspettiamo fiduciosi  (udienza: 1 febbraio) che riabilitino la nostra libertà di scelta e il diritto di tutti i lavoratori di scegliere liberamente da chi farsi rappresentare.
Non dimentichiamoci un fatto importante: la nostra scelta di "cambiamento" è stata prima condivisa e sottoscritta durante l'assemblea dei lavoratori presenti e che la lista elettorale dei candidati è stata appoggiata da 53 firme liberamente raccolte... e da regolamento ne servivano 10-12: queste azioni dovranno pur contare qualcosa...?!

Non ci fermeremo in ogni caso, perché un'idea di democrazia nei luoghi di lavoro si può ostacolare con cavilli e trucchetti, ma se è sostenuta da persone che ci credono si ripresenta in forme diverse finché non si afferma.
Prima di essere "delegati" e "sindacalisti", siamo semplici lavoratori che hanno a cuore la partecipazione attiva e la libertà di opinione: per far tacere questo desiderio, non basteranno certo due righe scritte dall'azienda o delle regole inventate apposta per togliere la voce a chi dissente.
Resta chiaro, e su questo dovremo soffermarci tutti a riflettere, che la rappresentanza in negozio va sempre rinnovata, partecipata, vissuta: è importantissimo partecipare alle assemblee; anzi: è linfa vitale per la democrazia farlo, e a Varedo - permetteteci l'orgoglio -  siamo partiti 3 anni fa con presenze medie di 4 o 5 partecipanti, con funzionario Cgil presente e relegati negli spogliatoi, per arrivare ai tempi odierni con medie di 25-30 persone sui due turni in sala ristoro, e non è poco.
Abbiamo raccolto, dicevamo, anche più di 50 firme per appoggiare la lista della FlaicaCub; ma non basta: l'azienda ha bisogno di prendere per cosi dire "una scossa". SERVONO LE TESSERE - l'equazione per l'azienda è semplice: tessere = rappresentanza; serve a poco alzare la voce se dietro di noi non ci siete voi.
E' una battaglia di democrazia alla quale tutti siamo chiamati; è ora di scendere in campo: proviamo insieme a cambiare ciò che non ci piace.
Rsu Varedo

4 gennaio 2017

Soldi...Soldi...Soldi! Diritti...Diritti...Diritti!


BICCHIERE MEZZO PIENO, BICCHIERE MEZZO VUOTO:

MENTRE CI PENSIAMO, NON PERDIAMO D'OCCHIO LA BOTTIGLIA.

Duole fare sempre la parte dei gufi, a noi lavoratori con la tessera CUB in tasca: quando vediamo una banconota da cinque euro per terra, la prima cosa che facciamo è guardare se c'è un filo attaccato, con qualcuno che ci vuole attirare dietro l'angolo per darci una bastonata.



Ci basiamo anche sul passato: gli anni in cui abbiamo trovato per terra una tessera prepagata da 200, o 250 euro sono stati quelli in cui l'Azienda, in prima fila sui tavoli dei Contratti Nazionali ci ha tolto la malattia pagata al 100%, la volontarietà domenicale e si è presa le 40 ore per i nuovi assunti (fino al quarto anno di anzianità, su tutti i nuovi contratti: quanto sono, in soldini?).

Ci dilunghiamo poco sui “distinguo” del settore Grande Distribuzione e non solo: una categoria popolata di un buon numero di delinquenti che pagano a voucher, rinnovi di 14 giorni a botta, “apprendistato” tritacarne e cooperative di nome e non di fatto. “Delinquenti” è un giudizio etico, specifichiamolo, perché (quasi) tutte queste porcherie sono consentite ed incentivate dalla legge.

Quindi omettiamo la parte in cui ringraziamo Esselunga perché fa il lavoro di un onesto imprenditore che assume, paga e investe continuamente per il bene dell'Azienda stessa: dovrebbe essere la normalità. In un quartiere malfamato, non è che il figlio dell'unica famiglia perbene ripete tutti i giorni: “Grazie papà, che non mi pesti e non mi mandi a rubare” e, in questo mondo dalla realtà capovolta, ci sentirete sempre più spesso denunciare Carrefour e Coop che ringraziare Esselunga.

Ma ci vedrete anche usare la lente d'ingrandimento su tutto ciò che succede nella NOSTRA Azienda: “nostra”, maiuscolo, perché ogni volta che siamo stati ringraziati per il nostro impegno o che ci hanno ricordato che siamo un grande gruppo lo abbiamo creduto sinceramente – perché siamo noi in prima fila, davanti ai clienti, e abbiamo l'onore di ricevere quotidianamente sorrisi e ringraziamenti che contraccambiano il nostro servizio.

Invitiamo quindi a riflettere sulla notiziona di fine anno: Esselunga eroga 400 euro!

La poca voglia di leggere attentamente e il sangue agli occhi per l'entusiasmo non ha permesso a molti di leggere l'intero comunicato, del quale si ricordano solo 400 euro”. Sono gli stessi che, alla morte del Dottore, alimentavano la voce di un bonus eccezionale di 500...al che noi si rispondeva che NON era occasione di festeggiamento e non eravamo nel testamento insieme alla Segretaria, quindi LA VOCE NON POTEVA ESSERE FONDATA.

(...) chiudiamo il 2016 con un buon risultato. In considerazione DI CIO' (…) corrisponderà ai collaboratori in forza per tutto il 2016 un riconoscimento del valore di (...)”.

La prima osservazione: ma se non è un “regalo” una tantum, bensì un riconoscimento del risultato 2016... il Salario Variabile che cosa farà?

Infatti: noi ce l'abbiamo già, un riconoscimento dell'esercizio annuale: a fine aprile, calcolato col Parametro di Efficienza, il Contratto Integrativo Aziendale dice che abbiamo un'erogazione premiante che va dalle 430 alle 680 euro.

Leggiamo altri “indizi”: “(...) 400 euro lordi. *Riproporzionato per i part time e con modalità e criteri che vi verranno comunicati”.
ESATTAMENTE COME UN PREMIO DI RISULTATO.

Le tessere prepagate e gli altri benefit, infatti, noterete che sono apparse in busta come “Erogazione Liberale” con il solo importo figurativo non tassato, dai tempi del Governo Monti (per semplificare).

Il fatto che i soldi siano lordi significa che dovranno essere tassati; il fatto che debbano essere riproporzionati per il part time, significa che va rispettata la normativa (Legge 61/2000 articolo 4 – principi di proporzionalità e di non discriminazione).
L'erogazione LIBERALE non è soggetta a vincoli: abbiamo visto che, a fronte di tessere da 200 euro TUTTE le part time (indipendentemente se 64%, 80% o altro) ne hanno viste 100.

E per fortuna: quando si dava il sacchetto natalizio, le part time a 24 ore si sarebbero trovate un panettone con una fetta in meno, due terzi di torrone e una bottiglia di spumante bevuta a metà.
A questo punto, ripetiamo la domanda: se questo è un premio di risultato, come si fa ad applicare il Contratto Integrativo ed il Salario Variabile ad Aprile 2017? Prenderemo 400 euro a fine febbraio E altre 500 a fine aprile? ...come nemmeno nel più dorato degli anni passati?


Aggiungiamo un altro indizio: il tavolo del Contratto Nazionale di FederDistribuzione con Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL è vicino alle nozze, mentre a fine primavera, da noi, il capitolo del Lavoro Festivo del nostro Integrativo dovrebbe essere riscritto alla fine dell'Accordo “sperimentale” sulle domeniche. E già che si apre un capitolo del Contratto Integrativo, dovrebbe essere facile fare una “manutenzione” di TUTTO il CIA, da ricostruire sul nuovo Contratto Nazionale della Grande Distribuzione...con l'Azienda a mani libere, in quanto il premio di risultato (o un congruo anticipo di 400 euro) lo ha già erogato. Non ci dimentichiamo – vero? - che Esselunga è uscita da ConfCommercio assieme ai big del settore perché il Contratto del Terziario (quello che oggi ancora utilizziamo) è troppo costoso..
Ci dicevano che era fantascienza anche la nostra previsione di aperture serali allungate – anche quando l'Azienda dava risposte ufficiali ai Tre Sindacati Amigos in cui negava tutto.

Saremo felici di chiedere scusa e dire che ci eravamo sbagliati – che siamo luridi gufi ingrati e diffidenti... ma il recente scippo delle risorse dell'Accordo Domenicale ci fa fare un oroscopo diverso.
I soldi delle deroghe, secondo i vertici della FilcamsCGIL, venivano “spalmati”...ma l'unica cosa che abbiamo visto spalmare è il burro sulle tartine di fine anno di lorsignori.

Di sicuro, chi ne esce male da questa notizia sono proprio i tre Sindacati Confederali: un imprenditore che dà un premio di risultato in modo unilaterale, in presenza di un Contratto Integrativo che ne regola le modalità, può dare luogo a due giudizi interpretativi:

  • Cgil, Cisl e Uil SANNO cosa succederà in primavera e attuano il silenzio-assenso, per permettere alla situazione di evolversi come abbiamo previsto noi gufi; sarebbe davvero scorretto nei confronti dei lavoratori, non metterci al corrente delle loro trame;

  • Cgil, Cisl e Uil NON SANNO nulla...ed è la prova che non contano una beata. L'Accordo domenicale doveva servire a sciogliere il gelo tra le parti e invece Esse continua a fare quello che vuole, senza nemmeno avvertire.

Ipotesi interessante, la seconda: a tutti quelli che escono per seguirci nel Sindacato di Base, la Filcams ripete che siamo “condannati all'irrilevanza”. Notare che contano meno di noi, pur essendo corresponsabili della svendita dei nostri diritti, ci consola facendoci capire che in CUB almeno abbiamo le idee chiare su cosa sia vantaggioso o meno per noi lavoratori (non che ci voglia molto: basta essere onesti).

Sia chiaro: siamo comunque contenti del CUORE della notizia: l'Azienda è solidissima, investe con una potenza di fuoco che, in tempi di crisi dei consumi, è quasi una manovra anticongiunturale (quelle che dovrebbe fare il nostro Governo di ciarlatani). Nostro compito, da “figli” e parte dell'Azienda (in qualità di Risorse Umane) è osservare e valutare tutti i movimenti in famiglia, per capire se quest'anno “papà” ci comprerà le pinne e la ciambella nuova, o se dovremo andare al mare col costume rammendato dell'anno scorso. L'importante è andare al mare, per qualcuno, ma – come ricordiamo noi da sempre: siamo nella stessa barca, ma c'è una bella differenza tra chi sta sottocoperta coi remi in mano e chi è sulla sdraio in ponte col mojito.

Buon viaggio a tutti (e non spendete tutto subito).

p.Coordinamento Nazionale FlaicaUniti-CUB
Marcello Donadello