Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è interamente dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga.

27 dicembre 2019

Durante un anonimo sabato prenatalizio accadde che...

..."Sì, sto benone:
a uno gli ho dato una botta col mento sul pugno,
e a quell'altro una nasata sul ginocchio"


Sabato 21 dicembre è stato un momento che si fisserà nella storia: verrà ricordato nei calendari e tramandato di generazione in generazione come grande Vittoria dei lavoratori Esselunga

Per chi era assente: come ogni volta che si presenta un festivo infrasettimanale, l'Azienda ha mostrato la volontà di NON dare il riposo compensativo aggiuntivo. La Cgil allora insorge! Barricate, tamburi di guerra, si tendono gli archi con le frecce infuocate: “Al mio via, scatenate le assemblee sincronizzate di sabato!”. E chi non scende, non si lamenti!
L'Azienda, terrorizzata, esce dalla Torre di Pioltello con le mani alzate: “Pietà, non infierite! Siamo disposti anche ad un incontro!”.
La scena finale, poteva essere un massacro? Certamente no: arriva l'ordine del Generale Cgil che dice “Soldati: ritiratevi nelle vostre tende. Abbiamo ottenuto ciò che volevamo”. (Volevamo noi? Volevano loro?...boh).
I cucciolotti eseguono: sia mai detto che qualche testa autonoma decide che non basta e faccia comunque assemblea.

Seguono comunicati di vittorie trionfali sulle bacheche e sui gruppi uazzapp dei guerrieri: l'azienda si è “ca9a7a addosso”, ha ceduto e ora darà il riposo compensativo a chi ne farà richiesta.
Formidabile ciò che viene diffuso in un Negozio dell'hinterland milanese: “Grazie al sacrificio di 2 delegate, che rinunciano al riposo, tutti tranne due potranno avere il compensativo”. Ma come?!?!
Se abbiamo vinto, perché si devono sacrificare? ..e, soprattutto: già che c'erano, non si potevano sacrificare in 4 e dare il compensativo a tutti?
Si dice che la Storia la fanno i vincitori, che il giorno dopo scrivono sui libri solo la loro versione: qui, i nostri vincitori non sanno nemmeno cosa scrivere. O non hanno capito, o non hanno vinto: dedichiamo a loro il titolo di queste righe, rubato ad una bella battuta di Woody Allen.

Diamo qui un altro punto di vista – purtroppo essendo basato sui fatti è molto di più di un'opinione.
Punto primo: i lavoratori “domenicali” pare proprio che siano esclusi da tale “concessione”. Dopo aver tolto loro i diritti, finalmente viene formalizzato che non hanno nemmeno accesso ai “favori”.

Punto secondo: il problema l'hanno creato loro, con il CCNL prima e con l'Accordo poi. I nostri lettori più attenti ricorderanno la vicenda del maritoscemo, che fa saltare in aria l'impianto elettrico e poi ti regala una candela: “Tesoro, ho messo la luce in cucina: sono o non sono un figo?”.

Perdonate la lunghezza di questo articolo: vogliamo illustrare un ragionamento completo, e abbiamo bisogno di un minimo di articolazione per essere chiari e completi.
Ci scusino anche i signori di Cisl e Uil se non li citiamo, pur essendo molto coinvolti: la Uil, da dieci anni a questa parte, oltre alle firme per le domeniche, la perdita della malattia, le ore di lavoro in più per i nuovi assunti, ha prodotto solo un volantino in cui si danno le pacche sulle spalle da soli – come i tirolesi quando ballano (molto pericoloso, però, se si danza con lo stuzzicadenti in bocca). La Cisl, notizia recente, pare voglia distruggere in Tribunale anche con le Parti Civili quel lavoratore che rivelò gli stipendi 2015 dei dirigenti sindacali: uno su tutti, quel Pierangelo Raineri che in un anno è capace di portare a casa 237mila euro, con i gettoni degli Enti Bilaterali, e di firmare per conto nostro i CCNL di cui sopra (su cui la Cgil si è comunque accodata in seguito).
SE TI FACCIO CAUSA, TI FACCIO EFFETTO (sottotitolo: un riepilogo)
  • il 26 marzo 2018 due lavoratori e una lavoratrice di un SuperStore Esselunga di Milano fanno causa all'azienda perché nel 2016 la “doppietta” milanese festiva di dicembre (7, Sant'Ambrogio e 8 Immacolata) venne usata per assorbire il riposo compensativo di domenica 4 (lavorata dai tre). Sottolineato il concetto di “differenza retributiva”: si è lavorato un giorno aggiuntivo che la Competenza Corrente non copre e, di conseguenza, avuto un danno di circa 80 euro a persona. Particolare importante per le puntate seguenti: uno dei tre è non solo RSU di Negozio, ma componente del Coordinamento Nazionale Filcams-CGIL per la trattativa dell'Accordo Domenicale, da inizio 2016 alla firma finale;
  • 11 settembre 2018, il Tribunale dà ragione ai tre lavoratori e condanna l'Azienda: con grande pubblicità, la Cgil dà notizia del “diritto al riposo” indipendente dal festivo.
  • 15 maggio 2019, prima udienza del ricorso in Appello fatto dall'Azienda; 13 giugno 2019, la Corte d'Appello ribalta il risultato e dà torto ai lavoratori – il comportamento di Esselunga è legittimo: fondamentale il fatto che la programmazione sia stata sottoscritta dallo stesso lavoratore che ha fatto causa! Immaginiamo che non ci saranno ricorsi Cgil in Cassazione, quindi la “verità” in Tribunale rimarrà ferma a questo episodio. La notizia NON viene pubblicizzata in nessun modo, e molti iscritti (e qualche delegato) è rimasto al “Abbiamo vinto in Tribunale
  • Aggiungiamo un altro fatto importante, spiegandone fra qualche riga il nesso: http://filcamsmilano.it/2019/12/il-lavoro-festivo-e-volontario-anche-la-sentenza-di-appello-sulla-vertenza-autogrill-lo-conferma/ La Cgil, il 6 dicembre 2019 (due settimane fa), ottiene una delle ormai numerose sentenze con cui ad un Datore (in questo caso, Autogrill) si dice che nessuno può essere obbligato al lavoro festivo. Nessuno.

Ritorniamo alla Grande Vittoria di Sabato 21 dicembre: “Abbiamo ottenuto il riposo aggiuntivo per chi ne fa richiesta”. Due dettagli: l'Azienda, se ha necessità, pensa ancora di avere il diritto di negarlo . Soprattutto: con i “domenicali”, l'Azienda pensa di avere il DOVERE di negarlo a prescindere. Eh già: i domenicali, nella loro lettera di assunzione hanno anche questa clausola (illegittima, come dimostrato anche in Autogrill) con cui si dice che il festivo è una disponibilità aziendale... In una settimana “normale”, nessuno mette in discussione il riposo compensativo di un domenicale, ma se c'è un festivo e l'Azienda deve dimostrare di essere coerente (“il festivo tu non hai diritto di stare a casa”) ai “nuovi” che non lavorano giustificherà l'astensione come riposo e non come godimento di un festivo “puro”. Diabolico, vero? 
L'Accordo domenicale ci è stato spacciato come “solidarietà verso gli ultimi”, ma dietro c'era

24 dicembre 2019

BUONE FESTE

Nell'augurare Buon Natale e Felice anno nuovo a tutti gli assidui lettori di questo Blog e per alleggerire le fatiche di queste ultime intense giornate di lavoro prenatalizio condividiamo con voi il breve e divertente  racconto di un caro collega, scritto e pubblicato su Fb.

"C'è quello che entra sicuro di sé ma poi perde la lista della spesa, c'è quello che non ha la più pallida idea di cosa siano quelle cose scritte nella lista della spesa, c'è quello che crede di ricordarsi tutto e non la guarda la lista della spesa (questi purtroppo sono spacciati) c'è quello che non capisce la scrittura della moglie ma ha paura di chiamarla per dirglielo, c'è il decisionista e sceglie marche o prodotti diversi da quelli segnati in lista (li vedi tornare lo stesso giorno teleguidati telefonicamente), c'è quello che manda la foto di tutto ciò che mette nel carrello e anche dello scaffale vuoto, nel caso...(questi si credono i più furbi ma al loro ritorno la moglie, che aveva anche altro da fare altrimenti sarebbe andata lei a fare la spesa li accoglie come un griezly accoglie un tenero coniglietto). C'è quello che litiga con la moglie al telefono (tornano il giorno dopo entrambi e litigano al supermercato perché i prodotti che voleva lei c'erano tutti). C'è quello che ha una lista dettagliatissima ma ha sbagliato supermercato (tremenda sarà la loro fine) e poi? E poi C'è quello che ti guarda con occhi supplicanti chiedendoti di aiutarlo ad esaudire le richieste da casa (questi si che la sanno lunga e a casa fanno pure i fighi...good job)"

Amici miei .....tanto lo so che siete una di queste persone. Vi sono vicino col cuore BUON NATALE 🎅❤️
Francesco

CambiaLiberamente Staff

P.S. venerdì 27/12 preannuciamo un post sui compensativi "non pervenuti"!

7 dicembre 2019

Strenne di Natale e volantinaggio...

Oggi siamo  a Milano in piazza Duomo dalle ore 14 a fare volantinaggio informativo sotto l'albero Esselunga appena inaugurato...

Vi aspettiamo numerosi, facciamo sentire la nostra voce sui social, ai giornali e Tv, basta lamentarsi solo nei corridoi o negli spogliatoi, è ora di agire!



CambiaLiberamente Staff, e... buona manifestazione!

14 novembre 2019

Busta paga, questa sconosciuta!

DI CHI E' LA COMPETENZA? 
(quesiti ordinari sul lavoro straordinario)


Tra le domande frequenti negli incontri tra colleghi, quella sulle trattenute è la più gettonata... e la più complessa a cui rispondere.
Interrompiamo la lunga serie di post “di battaglia” e volantinaggio per un momento di divulgazione tecnica: NON tratteremo qui l'argomento in maniera approfondita perché purtroppo sappiamo che molti vogliono la risposta “in parole povere”. Rimandiamo la spiegazione sul calcolo di TUTTE le trattenute ad un post specifico sulla busta paga, che aggiorna, rivede e completa la lettura dalla prima all'ultima voce, con i consueti passaggi con freccine e caselline, deduzioni e detrazioni, come abbiamo fatto con l'illustrazione su ferie e maggiorazioni. E' nostra intenzione non solo farne una versione stampabile, ma anche produrre copie a libretto con la potente macchina della tipografia CUB, come abbiamo fatto per il Contratto Integrativo e l'Accordo Domenicale :D

Oggi quindi togliamo solo i dubbi sul concetto di “scaglione” e correlati: parleremo semplice semplice, tenendo conto che diversi lettori sono completamente alieni alla materia e vanno “iniziati” dall'ABC, cercando però di non annoiare chi si fa il 730 da solo!

Innanzitutto, ricordiamoci che il nostro Stipendio è soggetto a Contribuzione e Tassazione: la colonnina C e T prima di ogni voce spiega se quella cifra subirà il calcolo dei contributi Inps (C) o dell'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (T).

Per “Imponibile” si intende la cifra sulle quali la trattenuta si calcola:
  • Lo Stipendio Mensile (somma degli elementi fissi/automatici del mese), una volta calcolato “scende” al piano di sotto e diventa Competenza Corrente: interamente, per i full time; in percentuale proporzionale, per i part time.
  • La Competenza è solo la prima delle voci “mobili” o variabili del mese: si aggiungono gli straordinari, si tolgono le cifre dovute per la mensa o le eccedenze pausa e, finiti i calcoli col più e col meno, si arriva ad un Imponibile Lordo

28 ottobre 2019

27 ottobre 2019

Volantiniamo tutti insieme!

Il ritorno opportuno alla lotta di classe!                              1° parte

Nei giorni scorsi siamo stati tutti impegnati in un'azione immane con volantinaggi e presidi presso numerosi negozi della nostra "beneamata" Esselunga, con i "volontari" a disposizione che poi a seconda del turno di lavoro rientravano a "faticà"😎, siamo riusciti a coprire un buon numero di negozi, non abbiamo fatto molto casino eravamo in "veste informativa", ma siamo sicuri che i colleghi ci hanno notato e hanno letto i volantini che abbiamo distribuito loro, e più di qualcuno, anche se per ora resta timido all'interno delle mura dei grandi magazzini, inizia a guardarsi intorno e, complice il passaparola tra colleghi il nostro seguito sta diventando sempre più vigoroso.
 
Del resto, facciamo notare durante le nostre azioni come il sindacato di base sia ormai l'unica alternativa ad un sindacato confederale asservito (cgil-cisl-uil), che ormai arranca e non può più fare a meno delle cospicue elargizioni dei padroni, per mantenere quell'elefantiaca struttura di funzionari e immobili dei quali si sono dotati, e che vengono ben camuffate tra le righe e i preamboli di rinnovi di Contratti Nazionali (CCNL) di ogni categoria di lavoratori, cifre milionarie che riguardano ad esempio gli Enti Bilaterali, contributi COVELCO ma anche ad esempio l'articolo n. 243 bis inserito all'interno dell'ultimo rinnovo del CCNL commercio/Federdistribuzione, facendo in questo modo, venir meno tutto il potere contrattuale che avrebbe un sindacato di lavoratori svincolato da queste logiche, e di come continuino ad ignorare e "sfruttare" insieme ai padroni la mancanza  di una vera e democratica legge sulla rappresentanza mediante una scelta libera e non condizionata, da parte dei lavoratori.

Ecco due brevi video/esempi di ciò che accadeva durante i nostri volantinaggi presso i negozi Esselunga in cui siamo stati:



Il volantino che distribuivamo da leggere qui: fronte e retro

CambiaLiberamente Staff

15 ottobre 2019

SCIOPERO GENERALE... AVANTI TUTTA!

Ciao a tutti, in questi giorni fervono i preparativi per il grande SCIOPERO NAZIONALE proclamato dai SINDACATI di BASE per IL 25 OTTOBRE,  noi LAVORATORI di tutte le categorie operaie, siamo impegnati con presidi e volantinaggio presso tutte le fabbriche, negozi o luoghi di lavoro in genere che riusciamo a raggiungere.

 

GRANDE è il nostro impegno per farvi giungere nel modo più chiaro e diretto possibile le reali motivazioni per le quali si è giunti a proclamare questo sciopero, ma chiediamo anche una PARTECIPAZIONE di Massa di chiunque le condivida non solo con la solidarietà della "pacca sulla spalla" ma con la forza d'animo che può dare solo la partecipazione diretta! è una giornata di LOTTA per emanciapare tutto il mondo del lavoro e la società in genere dai forti poteri politici ed economici, leggetevi i volantini qui sotto.

 

Scendi in piazza con la tua squadra e rendi la manifestazione memorabile!

Clicca qui e guarda l'intervista!


CambiaLiberamente STAFF

4 ottobre 2019

La Signora "Rappresentanza" & C.

Hanno la macchina truccata

Nelle scorse settimane si sono riempite pagine di giornali e noti talk show in TV, in merito alla notizia che finalmente i sindacati in accordo con le imprese (Confindustria) hanno deciso di misurare la loro rappresentatività
all'interno dei luoghi di lavoro, sembrerebbe una buona notizia, ma questa possibilità resta relegata a chi già detiene una rappresentanza nei luoghi di lavoro, che firma accordi o contratti peggiorativi delle nostre condizioni ma anche privilegi già consolidati negli anni, un esempio su tutti, se all'interno di una regolare elezione dei propri rappresentanti nei luoghi di lavoro cgil-cisl-e uil perdessero le elezioni versus altri sindacati NON firmatari senza avere quindi nessun eletto avrebbero comunque diritto ad un terzo dei seggi. (Capito...! perdono ma vincono comunque, hanno la macchina truccata)

Invitiamo pertanto alla lettura di questo
articolo del Fatto (pubblicato nella "spalla" a sinistra) in cui si fa la cronaca di un nuovo passo “in avanti” (?) nella formazione di una legge per la rappresentanza sindacale.
L'argomento è molto complesso e non invoglia ad approfondire, lo sappiamo. Ma il risultato lo abbiamo visto, in questi anni: sindacati che non rappresentano nessuno si presentano a trattative a nome nostro e portano a casa soldi (per loro) e peggioramenti (per noi).
Quello che sta cuocendo in forno in sostanza è una legge che altro non è se non il famigerato Accordo per la Rappresentanza firmato da Cgil/Cisl/Uil per tranquillizzare il Padrone ed evitare che voci contrarie possano dare fastidio con informazione, mobilitazione e critica il matrimonio tra sindacati confederali e Datori (dote e lista nozze sono trattenute dai nostri stipendi che, anche per questo motivo, non crescono).
Non contenti di avere regole per votazioni dove i proprietari delle urne non sono i lavoratori ma le Segreterie sindacali (decidono loro se concederci di votare), vogliono proprio blindare le porte laterali ed eliminare i “disturbatori”.

Applicate questo testo alla nostra Azienda. Dove già sono diversi i Negozi in cui Esselunga e sigle provinciali sono palesemente d'accordo per ostacolare libere elezioni cercando cavilli, se non apertamente organizzati per sabotare ogni iniziativa: vi abbiamo raccontato di Tortona, dove Azienda e sindacati confederali hanno fatto squadra per cercare un pupazzo Cgil/Cisl/Uil (uno qualsiasi, purchè non sia un sindacato libero) e, dopo aver fallito con un figurante Filcams (che, così a naso, non ci pareva entusiasta di fare Che Guevara) hanno piazzato un manichino Uiltucs – ben accetto dall'azienda, anche se non rappresenta nessuno se non se stesso.

E' un tema fondamentale, e lo ripetiamo sempre: non è una battaglia per “far vincere la Cub”, ma per la libertà e la democrazia. Noi vogliamo regole limpide e chiare, uguali per tutti e senza pregiudizi o privilegi, dove se un'idea o una persona viene eletta è perchè è riuscita a convincere, non perché ha una sedia con il suo nome sopra o perché candidati con più seguito non hanno avuto possibilità di candidarsi. Regole che valgano per tutti: anche, eventualmente, contro di noi: se in uno “scontro” alla pari, alle urne,  non avessimo la fiducia dei nostri colleghi, saremmo sconfitti “felici” perché, una volta tanto, chi ci passa davanti non ha usato trucchi.

Per questo, e non solo, saremo in sciopero il 25 ottobre 2019: le cose non migliorano da sole. Stare zitti non serve: in questi anni di “armonia e tranquillità”, con le piazze vuote, le condizioni sono sempre peggiorate e la busta paga, nella migliore delle ipotesi, è rimasta ferma. Se pensate che questo non abbia niente a che vedere con i rappresentanti che abbiamo e la possibilità di sceglierli, al vostro puzzle manca una tesserina.

CambiaLiberamente STAFF


1 settembre 2019

Si riparte...

State tutti tranquilli

Ciao a tutti, 
pubblichiamo questo post preso in prestito dal Blog di F. Iacovone anch'esso attivo nel contrastare, ormai da tempo, le aperture indiscriminate dei festivi e delle domeniche.

Sfruttiamo questo suo scritto per riportare in primo piano le problematiche in esso esposte, ma che sono quelle di tutte e tutti i lavoratori del commercio, che rappresentano circa tre milioni di occupati, i quali non riescono a far sentire la propria voce!

Forse urliamo troppo piano o troppo poco: infatti anche in Esselunga non ci pare che si facciano "barricate" o ci si "stracci le vesti" pur di non andare a lavorare la domenica; nonostante in numerosi negozi si siano indetti scioperi domenicali, la partecipazione è sempre risicata o praticata dai soli attivisti dei sindacati di base. Si sentono solo lamentele e mormorii a bassa voce su quanto costi scarificio lavorare la domenica e i festivi, guai a farsi sentire da qualche superiore, quasi si commettesse un "peccato originale"!
Così facendo, lasciando perdere e affidando ad altri la nostra difesa pur di stare "tranquilli", non ci si rende conto di come venga dissipata tanta "potenza" (intesa come potere contrattuale), se tutti insieme cominciassimo a dire di NO, a scioperare o quanto meno a contrastare le continue richieste di lavorare la domenica, non dando la propria disponibilità.

Siamo forse caduti nella trappola del buonismo o della società  "ZEN", dove il dissenso delle idee deve essere stroncato sul nascere dall'arroganza altrui? E per stare "TRANQUILLI" si rinucia ad agire con il beneplacito dei padroni o delle lobby economiche dei "supremi", che ci danno il minimo possibile per mantenerci forzatamente in questo stato di torpore mentale o felicità apparente? Guai a contraddire, guai a ribellarsi, guai a discutere! Altrimenti ti tolgo l'ossigeno con il quale ti faccio soppravvivere. 
Se penso quante volte ci è stato detto dai nostri diretti superiori, in presenza di problemi o per ottenere dei miglioramenti lavorativi, "perchè lo fai?" oppure "non dire niente, io voglio stare tranquillo". Invece NO! Si va avanti e, se una cosa da fare è giusta, la si fa; ovvio, quando si scende in campo, si può anche perdere qualche battaglia e subirne le conseguenze. Questo è il sale della vita! Bisogna recuperare della sana contrapposizione, tornare ad essere conflittuali, combattere per i nostri interessi, smettrela lamentarsi di come si viene "calcolati" - bè si a volte nei reparti anche come esuberi - per poi sfondare gli armadietti negli spogliati, e crediamo che nessuno pensi che sia utile?

Probabilmente lavorare alla domenica per la "new generation" non è un gran sacrificio e rimarrà con il passare del tempo solo un ricordo,  solo un retaggio culturale/cattolico di noi over 40enni!
Interessante serebbe aprire un bel dibattito anche su questo blog e capire se gli interessi dei lavoratori al momento hanno altre priorità, e con quali meccanismi o soluzioni intendano raggiungerli, se basta una partita di calcio i prima serata o poter acquistare magari a rate smartphone di ultima generazione per farli desistere piuttosto che tornare a frequentare la domenica fidanzate/i,  figli/e amicizie e famiglia in genere.... 

Lo scritto di Iacovone ci da anche lo spunto per suggerirvi l'articolo de "Il Giornale", pubblicato qui a sinistra dove si evince che in Europa non è tutto oro quello che luccica al riguardo delle aperture domenicali, infatti la Francia sta discutendo alcune modifiche in merito.
Buona lettura 


Articolo originale: https://www.francescoiacovone.com/la-settimana-dei-commessi-dura-8-giorni/

 La settimana dei commessi dura 8 giorni

10 agosto 2019

Ferragosto e 16 agosto

E' TEMPO DI SORRISI: VIA QUELLA SMORFIA!

Tanti ci chiedono lumi sul 16 agosto: è facoltativo? È festivo obbligatorio? Cos'è cambiato dallo scorso anno? Belle domande, a cui possiamo provare a dare una risposta, tenendo conto però che nemmeno chi ha firmato ha (come al solito) idea di cos'abbia sottoscritto.


Riepiloghiamo cosa dicono Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL:

La prestazione lavorativa del 16 agosto verrà effettuata in regime di giornata ordinaria.

Ai fini della programmazione della prestazione lavorativa nella giornata suddetta, dovrà essere data precedenza alle disponibilità manifestate dai lavoratori.

Le ore lavorate durante la giornata del 16 agosto, verranno retribuite con una maggiorazione omnicomprensiva e non cumulabile del 30% sulla quota oraria della normale retribuzione di cui al vigente CCNL DMO. In aggiunta a ciò, per ogni ora lavorativa prestata, il lavoratore avrà diritto ad un’ora di permesso retribuito.

Ai lavoratori in ferie durante la giornata del 16 agosto verrà riconosciuta, a partire dall’anno corrente, una giornata di ferie compensativa o l’equivalente in ore in caso di fruizione frazionata delle ferie.


Il Padrone, come al solito, è molto più pratico e va al sodo: quella frase comica sulle disponibilità manifestate” nel comunicato aziendale non c'è.

 La giornata è ORDINARIA, la prestazione è dovuta.

Il guaio deriva proprio dal TIPO di prestazione: verrebbe da dire che se il regime è ordinario, non si fa altro che seguire i propri modulari... ma si parla anche di programmazione della prestazione nella giornata suddetta” e la programmazione, in assenza di regole, spetta al Datore: in questo caso, la frase sulla precedenza alle disponibilità” suona quindi, più che ad un diritto del lavoratore di dire di no (che infatti non si può rifiutare) al diritto del Datore di dire che per la programmazione di quella giornata non gli servi. 




Nel quadro generale, quindi, abbiamo capito come sarà pagato chi lavora (30% di maggiorazione ed un numero di ore di permesso per ogni ora svolta), chi non lavora perchè è in ferie (gli compensano il giorno di ferie con ore extra)... ma non si dice nulla di chi su quel giorno avrà il riposo compensativo di domenica 11 agosto (perderà le ore di lavoro e anche le ore di maggiorazione?), o di chi non ha dato disponibilità e non viene convocato (verrà considerato in ferie per un giorno, pagato con le stesse ore di maggiorazione riconosciute agli altri lavoratori in ferie, per evitare discriminazioni?).

Proviamo a fare il punto della situazione: va ricordato, infatti, che questa novità si inserisce in un quadro complicato, per i lavoratori Esselunga: come già anticipatovi, la causa dei tre lavoratori Filcams-CGIL sul diritto a festivo e riposo settimanale non coincidenti è stata vinta in primo grado (con grande pubblicità e volantini da parte sindacale), mentre il 13 giugno scorso la Corte d'Appello ha dato nettamente ragione all'Azienda: la programmazione dell'Accordo domenicale “vince” su tutto
Stiamo ancora aspettando il volantino con cui avvertono anche noi semplici lavoratori: si saranno dimenticati, anche se siamo abituati a sapere per caso le cose che decidono a nome nostro e che ci fanno ricadere sulla nostra testa.
I dettagli saranno illustrati in un prossimo post: per il momento, però è importante ricordare che con questa sentenza abbiamo fatto un'ulteriore passo indietro sulla certezza del diritto.

Non solo la Cgil e i suoi due compari che rappresentano solo se stessi hanno fatto un Accordo per il lavoro domenicale che fa acqua da tutte le parti: hanno anche istituito una causa su un argomento (il diritto al riposo) che era oggetto della trattativa in corso. La Corte d'Appello, quindi, fa notare che uno dei tre lavoratori è rsu Cgil di Negozio e ha pure firmato la programmazione; pertanto, si ritiene che se non si è detto nulla in trattativa e si è sottoscritto il calendario, non si può chiedere ad un Tribunale di vietare un comportamento che non si è voluto normare specificamente quando si ha avuto occasione (anzi: si è pure condiviso con la firma!).

Senza dilungarci troppo, diciamo che oggi si hanno meno certezze di prima: chi chiede se il riposo assorbito dal festivo farà anche sparire la retribuzione delle ore svolte domenica 11, si sente rispondere vagamente (“verificheremo”, “non credo”, “valuteremo”..).

Per noi è limpido il diritto di avere un riposo “autonomo” extra festivo, che derivi dalla struttura di una settimana “6+1” che, in caso di festivo, diventa “5+2” a parità di retribuzione.

26 luglio 2019

My Porta

Privacy privacy delle mie brame qual'è l'app piu bella del reame?

CI VUOLE APPLICAZIONE (ma anche no)

Sono passati diversi mesi dall'introduzione dell'App e di MyPortal, la “rivoluzione elettronica” che prometteva grande risparmio di carta e una comunicazione più smart.

Potevamo pensare che la disinformazione iniziale fosse dovuta alla portata della novità, e che col tempo le cose si sarebbero chiarite. E invece no.


Chi schiaccia i “Termini d'uso” sul cellulare o alla pagina del computer, ancora si vede negare i contenuti. La firma digitale viene gestita come un appello scolastico fatto dalla Capocassiera che chiama, uno alla volta, per consegnare un documento e lasciare la firma digitale. E ce ne fosse uno/una che ci ha detto “Sì, mi hanno detto che è facoltativa”. Ad alcuni hanno detto che le condizioni di gestione dati della firma elettronica sono “virtuali” e vengono caricate sull'app... che dovrebbe essere facoltativa anche quella!

Potrei voler fare la firma digitale ma non l'applicazione: si possono avere le condizioni cartacee?


15 luglio 2019

Manifestazione a Tortona

 Tortona s'infiammano i lavoratori

Succede nel negozio Esselunga di Tortona (AL) dove i lavoratori dopo aver ricevuto da parte della dirigenza di negozio "consigli" su come boicottare le elezioni dell'RLS (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) che il D.gls. 81/08 (legge sulla sicurezza ex. 626) vuole eletto all'interno, in questo caso del negozio ove prestano il loro servizio i lavoratori, ma che come vi avevamo già informato nei passati post la CGIL messa in scacco dall'Azienda si è arrogata il diritto di nominarne uno a proprio piacimento. Contravvenendo proprio allo spirito di condivisione e democrazia alla quale qualsiasi sindacato dovrebbe ispirarsi per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori.

Ebbene con il supporto della Flaica-CUB hanno organizzato un presidio davanti al negozio per sensibilizzare la clientela e dire loro che non è oro tutto quello che luccica, ma soprattutto per portare informazione e testimonianza alle colleghe e i colleghi su quanto è accaduto, ed infatti la partecipazione dei lavoratori del punto vendita alla minifestazione ha avuto una buona rappresentanza.

Questo è un segnale forte e chiaro: quando i rappresentanti sindacali interni anche se non riconosciuti dall'Azienda sono stimati dai lavoratori, la "testa" la si alza volentieri tutti insieme e ci si rende conto che la frase "tanto non cambia niente" perde di significato e anzi ci rende più responsabili del "cambiamento" positivo che possiamo portare a questo strano modo che ha la società moderna di risolversi i problemi, cioè girandosi dall'altra parte!

E' vero, stiamo parlando di un negozio di medie dimensioni e comunque con circa 70/80 dipendenti, ma quanto è accaduto a Tortona significa inevitabilmente creare le condizioni per poter cambiare le cose nei negozi che vivono la stessa situazione e ancor di più al livello nazionale.



Alcune foto della manifestazione ed una breve videointervista verità, e il link per vederle tutte.

CambiaLiberamente Staff





4 luglio 2019

Presidio Esselunga di Tortona





Questi i fatti raccontati dalla giornalista de "La Stampa"  di Alessandria, di cui prontamente informammo i lavoratori dei vari negozi e i lettori di questo Blog. (rileggi)



24 giugno 2019

Punti di vista e amare riflessioni!

La dura legge delle liberalizzazioni

Ci capita sempre più di frequente negli ultimi tempi che colleghe e colleghi nei negozi in cui lavoriamo e "cugini" di altre catene della DMO (distribuzione moderna organizzata) ci chiedano se tutto il lavoro svolto ad oggi per contrastare il lavoro domenicale e favorire le chiusure domenicali abbia sortito qualche effetto positivo, e partendo da qui facciamo una doverosa retrospettiva per capire da dove e da quando siamo partiti.


Come primo segnale di lotta e contrasto alle aperture domenicali siamo partiti da subito: era addirittura il febbraio 2016 con il referendum svoltosi nei negozi Esselunga "lavoro domenicale SI, lavoro domenicale NO", (ascolta le nostre dichiarazioni) che è poi continuato incessantemente nei mesi successivi con scioperi e presidi informativi davanti a numerosi negozi della catena, per giungere ad un primo incontro come Flaica/CUB al ministero del Lavoro davanti ad un neo eletto sottosegretario dell' omonimo neo eletto Ministro del Lavoro On. Di Maio, era  luglio 2018 , poco dopo le elezioni del marzo 2018. Questo il post dell'incontro.

Abbiamo poi continuato nei mesi seguenti fino ad oggi con scioperi a Bologna e ancora presidi informativi ed incontri formativi aperti a tutti in colleghi a cui interessava saperne di più e partecipare alle mobilitazioni! Nel frattempo preparavamo una serie di interventi e approfondimenti da sottoporre negli incontri istituzionali ai nostri interlocutori, sia  appartenenti a gruppi consigliari di Regione Lombardia che sottosegretari al ministero del lavoro e membri della X Commissione parlamentare "commercio e aree produttive", mentre in regione Lombardia siamo stati invitati ad esporre le nostre molteplici criticità riguadro al lavoro domenicale, alle aperture selvagge domenicali e alla conseguente proposta di legge che ne regolamentava le chiusure, lasciando agli atti il nostro studio e i nostri suggerimenti.

Purtroppo al ministero del Lavoro o in X commissione, nonostante la Flaica/CUB avesse fatto richiesta ufficiale d'incontro per le audizioni riservate alle parti sociali, svoltesi fino poco prima delle elezioni europee di maggio 2019, la convocazione non è mai arrivata, anche se, certi delle nostre ragioni e quelle dei lavoratori che ci seguono e ci supportano in questa "battaglia" abbiamo comunque per via ufficiale inviato un documento/relazione ricco di perplessità e suggerimenti affinché si potesse formulare una legge il più vicino possibile al desiderio di milioni di lavoratori che si sono visti obbligare il lavoro domenicale.

Si è saputo nelle scorse settimane che tutto il lavoro svolto dalla commissione parlamentare "commercio ed aree produttive" non è giunto nessuna conclusione concreta per la stesura ufficiale di un Ddl e che sarà necessario un ulteriore approfondimento, perdonateci la nostra falsa modestia, ma ci piace pensare che a questa indecisione e titubanza abbiamo dato il nostro contributo instillando dubbi concreti  e perplessità reali in merito alle proposte già esistenti, e alla chiara possibilità di bypassare questa legge con la solita "non-chalance" all'italiana; al punto da convincere i membri della commissione a riconvocare le audizioni in sede di X Commissione.

Nel frattempo le principali associazioni della DMO hanno provveduto ad inviare, quali nostra controparte, studi e presentazioni (il sito web di Federdistribuzione ne è straripante) atte ad incriminare le chiusure domenicali come un bavaglio al libero commercio e guadagno sulle spalle dei lavoratori, millantando anche un fantomatico incremento salariale per gli occupati domanicali oltrechè, se regolamentate, sarebbero la causa di un' innumerevole perdita di posti di lavoro, senza nessun accenno, ovviamente, ai risvolti socio/culturali negativi che il decreto sulle liberalizzazioni selvagge contenute nel "SalvaItalia" ha causato al tessuto sociale/famigliare dei lavoratori della grande distribuzione, coinvolti in questo provvedimento.

Se poi leggiamo sui quotidiani notizie come queste: " I soldi di Esselunga in soccorso alla Lega? " onestamente diventa difficile anche per i tifosi di Salvini, che nel comparto del commercio vanta numerosi elettori, credere che alla fine in un partito le idee contano,  ma anche i soldi o i danee..., senza entrare nel merito per quanto ci rigurda il finaziamento illecito si o finanziamento illecito no, è il principo che ci interessa sottolineare: certo è che, se tu imprenditore contribuisci al mio "sostentamento", poi, forse avrei qualche problema in più a votare in parlamento leggi che ti penalizzano.

Ogniuno faccia le proprie riflessioni, l'importante è informarsi, possibilmente in autonomia, senza aspettare che la grande G ci proponga le notizie che secondo il nostro profilo o algoritmo personalizzato di Instagram, FB, Google, Snapchat, Whatsapp ecc. ci appaiono più gradite. 

CambiaLiberamente Staff 


1 giugno 2019

La porcata è servita..! parte seconda

E rieccoci a Tortona, la Porcata è servita...elezioni RLS lecitamente indette dai lavoratori con raccolta firme a sostegno, ma boicottate dall'Azienda.......e colpo di scena finale con la solita complicità.


Ci risiamo, non si smentiscono mai, il Signor Porcata e la sua "combriccola" tornano in azione.


Tortona 25 Maggio 2019 si svolgono presso la sala convegni della Croce rossa proprio di fronte al negozio le elezioni indette dai lavoratori per le elezioni dell'RLS (responsabile per la sicurezza sul lavoro). Premesso che nel punto vendita non esistono rappresentanze sindacali di nessuna sigla e tantomeno tesserati ai sindacati confederali, anzi ad onor di cronaca una tessera CGIL cè, e torneremo a parlarne in seguito, le elezioni vengono comunicate come da prassi mezzo raccomandata a tutte le sigle sindacali e naturalmente all'azienda e recapitate in data 9 Maggio.(tenete a mente questa data)

Precisiamo che Flaica/CUB (il sindacato di base al quale aderiamo) a differenza di CGIL,CISL e UIL ha, su un totale 76 dipendenti già 14 iscritti.

Naturalmente l'azienda per bocca del direttore fa sapere "garbatamente" che il lavoratore che ha portato avanti la procedura, non è titolato e tanto meno autorizzato ad appendere in bacheca sindacale le comunicazioni inerenti queste votazioni, quali: comunicazione per la formazione della commissione elettorale, foglio per le candidature e così via, nonostante, e lo precisiamo, siano state raccolta le firme di 50 persone su 76 dipendenti, affinchè si potesse procedere, insomma c'è stata una forte risposta da parete dei colleghi/e che volevano esprimersi con il voto democratico!

I candidati al ruolo di RLS si attestano su un singolo lavoratore , purtroppo poco gradito dall'azienda ma degno di rispetto e apprezzato dai lavoratori, ma con un grande difetto, ossia essere tesserato CUB e avente ruolo anche di dirigente regionale.(vade retro Satana).
Queste comunicazioni vengono tolte e stracciate in maniera a dir poco "autoritaria"
Naturalmente la procedura continua e passati i canonici 10 giorni, che sarebbero serviti a tenere esposte le comunicazioni, le elezioni si svolgono di sabato e fuori dal negozio.

Qui va in scena "Il circo dei clown".

Mattinata molto tesa con Spettabilissimo direttore o sotto la nuova veste di store-manager  che,- ovviamente ironiziamo-, a puro titolo personale e senza secondi fini, intercetta e ferma buona parte dei lavoratori chiedendo LECITAMENTE se avessero avuto intenzione di recarsi al voto, condendo il tutto con frasi tipo:
"sapete per chi andate a votare, non contano nulla non possono fare niente per voi".....solite frasi sconnesse di chi non ha argomenti convincenti.

Ma questa iniziativa presa purtroppo dal nuovo "store-manager", da i suoi buoni frutti e le votazioni si chiudono con 28 votanti dove il quorum ne richiedeva almeno 39. Ma non finisce qui .
Durante le elezioni intanto un buon fotografo armato di telefono (aziendale) si preoccupa, credendo di essere nascosto nell'anonimanto resogli a loro insaputa dalle siepi del parcheggio, si prende la biga di immortalare quegli scellerati che vanno a votare distruggendo l'equilibrio di serenità che vigeva all'interno dell'intero negozio.

Ed ora il colpo di scena nel pomeriggio appare in bacheca la nomina ad RSA dell'unico iscritto CGIL che prontamente e casualmente in data 9 Maggio era stato a colloquio con Direttore del Personale e funzionario CGIL proprio in negozio, e che avrà anche funzioni di Rls per i lavoratori.

17 maggio 2019

Giornata sciopero-informativa presso Esselunga

Questo il volantino distribuito in Gae Aulenti all'ingresso di Esselunga  e Bar Atlantic a Milano porta Nuova il 10 maggio


Distribuito "capillarmente" a clienti, colleghe e colleghi, turisti di passaggio, Alpini e a chiunque fosse stato interessato!

Fronte

Retro

12 maggio 2019

Tridente Esselunga 1° Anniversario

CGIL-CISL-UIL: Loro ci svendono, firmano... Noi li manteniamo, e non vogliono che si sappia! 

Segnaliamo che durante questa manifestazione ci è pervenuta questa informativa ufficiale della triplice, ma che noi, in virtù del fatto che siamo bravi a fare gli "oroscopi" avevamo già preannunciato e denuciato, prova ne è il volantino utilizzato in questo presidio, lo si vede in una delle foto qui sotto; tra l'altro da sottolineare che quando Esselunga usa il termine "sperimentazione", ricordiamo che anche l'accordo sul sul lavoro domenicale era sperimentale,  intende semplicemente abituarci all'idea di un cambiamento per noi scomodo per poi renderlo stabile...maaa, piano piano!







 ⬆⬆⬆⬆⬆⬆ Un ringraziamento particolare alle colleghe Annalisa&Monica di Varese che hanno fatto questo scatto con camion Esselunga e Striscione Flaica/cub sullo sfondo, che probabilmente farà "stridere" i denti a qualche dirigente aziendale! segno comunque che siamo sempre meglio organizzati e reattivi!


CambiaLiberamente Staff