Sovratitolo

Creato dai lavoratori per i lavoratori, il blog è interamente dedicato a tutti coloro che lavorano in Esselunga.

24 giugno 2019

Punti di vista e amare riflessioni!

La dura legge delle liberalizzazioni

Ci capita sempre più di frequente negli ultimi tempi che colleghe e colleghi nei negozi in cui lavoriamo e "cugini" di altre catene della DMO (distribuzione moderna organizzata) ci chiedano se tutto il lavoro svolto ad oggi per contrastare il lavoro domenicale e favorire le chiusure domenicali abbia sortito qualche effetto positivo, e partendo da qui facciamo una doverosa retrospettiva per capire da dove e da quando siamo partiti.


Come primo segnale di lotta e contrasto alle aperture domenicali siamo partiti da subito: era addirittura il febbraio 2016 con il referendum svoltosi nei negozi Esselunga "lavoro domenicale SI, lavoro domenicale NO", (ascolta le nostre dichiarazioni) che è poi continuato incessantemente nei mesi successivi con scioperi e presidi informativi davanti a numerosi negozi della catena, per giungere ad un primo incontro come Flaica/CUB al ministero del Lavoro davanti ad un neo eletto sottosegretario dell' omonimo neo eletto Ministro del Lavoro On. Di Maio, era  luglio 2018 , poco dopo le elezioni del marzo 2018. Questo il post dell'incontro.

Abbiamo poi continuato nei mesi seguenti fino ad oggi con scioperi a Bologna e ancora presidi informativi ed incontri formativi aperti a tutti in colleghi a cui interessava saperne di più e partecipare alle mobilitazioni! Nel frattempo preparavamo una serie di interventi e approfondimenti da sottoporre negli incontri istituzionali ai nostri interlocutori, sia  appartenenti a gruppi consigliari di Regione Lombardia che sottosegretari al ministero del lavoro e membri della X Commissione parlamentare "commercio e aree produttive", mentre in regione Lombardia siamo stati invitati ad esporre le nostre molteplici criticità riguadro al lavoro domenicale, alle aperture selvagge domenicali e alla conseguente proposta di legge che ne regolamentava le chiusure, lasciando agli atti il nostro studio e i nostri suggerimenti.

Purtroppo al ministero del Lavoro o in X commissione, nonostante la Flaica/CUB avesse fatto richiesta ufficiale d'incontro per le audizioni riservate alle parti sociali, svoltesi fino poco prima delle elezioni europee di maggio 2019, la convocazione non è mai arrivata, anche se, certi delle nostre ragioni e quelle dei lavoratori che ci seguono e ci supportano in questa "battaglia" abbiamo comunque per via ufficiale inviato un documento/relazione ricco di perplessità e suggerimenti affinché si potesse formulare una legge il più vicino possibile al desiderio di milioni di lavoratori che si sono visti obbligare il lavoro domenicale.

Si è saputo nelle scorse settimane che tutto il lavoro svolto dalla commissione parlamentare "commercio ed aree produttive" non è giunto nessuna conclusione concreta per la stesura ufficiale di un Ddl e che sarà necessario un ulteriore approfondimento, perdonateci la nostra falsa modestia, ma ci piace pensare che a questa indecisione e titubanza abbiamo dato il nostro contributo instillando dubbi concreti  e perplessità reali in merito alle proposte già esistenti, e alla chiara possibilità di bypassare questa legge con la solita "non-chalance" all'italiana; al punto da convincere i membri della commissione a riconvocare le audizioni in sede di X Commissione.

Nel frattempo le principali associazioni della DMO hanno provveduto ad inviare, quali nostra controparte, studi e presentazioni (il sito web di Federdistribuzione ne è straripante) atte ad incriminare le chiusure domenicali come un bavaglio al libero commercio e guadagno sulle spalle dei lavoratori, millantando anche un fantomatico incremento salariale per gli occupati domanicali oltrechè, se regolamentate, sarebbero la causa di un' innumerevole perdita di posti di lavoro, senza nessun accenno, ovviamente, ai risvolti socio/culturali negativi che il decreto sulle liberalizzazioni selvagge contenute nel "SalvaItalia" ha causato al tessuto sociale/famigliare dei lavoratori della grande distribuzione, coinvolti in questo provvedimento.

Se poi leggiamo sui quotidiani notizie come queste: " I soldi di Esselunga in soccorso alla Lega? " onestamente diventa difficile anche per i tifosi di Salvini, che nel comparto del commercio vanta numerosi elettori, credere che alla fine in un partito le idee contano,  ma anche i soldi o i danee..., senza entrare nel merito per quanto ci rigurda il finaziamento illecito si o finanziamento illecito no, è il principo che ci interessa sottolineare: certo è che, se tu imprenditore contribuisci al mio "sostentamento", poi, forse avrei qualche problema in più a votare in parlamento leggi che ti penalizzano.

Ogniuno faccia le proprie riflessioni, l'importante è informarsi, possibilmente in autonomia, senza aspettare che la grande G ci proponga le notizie che secondo il nostro profilo o algoritmo personalizzato di Instagram, FB, Google, Snapchat, Whatsapp ecc. ci appaiono più gradite. 

CambiaLiberamente Staff